Serie C girone A
di Alex Tacchini
5 Marzo 2024 20:50
Martedì 4 marzo 2024
Busto Arsizio (VA), stadio “Carlo Speroni” - ore 18:30
AURORA PRO PATRIA 1919 Srl (3-4-2-1): Mangano; Minelli, Moretti, Saporetti; Somma (69’ Christophe Renault), Ferri, Nicco (78’ Fietta), Ndrecka; Pitou (69’ Marano), Castelli (61’ Citterio)¸ Curatolo (78’ Bertoni). A disp.: Rovida, Bongini, Vaghi, Bashi, Piran, Ghioldi, Parker. All.: Riccardo Colombo.
FC PRO VERCELLI 1892 (4-3-3): Mastrantonio; Rodio, Iezzi (69’ Frey), Camigliano, Sarzi Puttini; Iotti (55’ Pinzi), Santoro, Haoudi (79’ Contaldo); Pannitteri (69’ Petrella), Rojas, Maggio (55’ Nepi). A disp.: Vaccarezza, Citi, Rutigliano, Forte, Kozlowski, Gheza, Sibilio, Casazza. All.: Andrea Dossena.
MARCATORI: 3’ pt Castelli (PP); 1’ st Castelli (PP), 83’ Petrella (PV).
Arbitro: Gioele Iacobellis di Pisa (Matteo Paggiola di Legnago e Carlo De Luca di Merano; IV: Michele Buzzone di Enna).
Ammoniti Pro Patria: 8’ pt Ndrecka, 33’ pt Saporetti; 60’ Nicco.
Ammoniti Pro Vercelli: 4’ pt Sarzi Puttini, 43’ pt Rodio; 72’ Camigliano, 77’ Santoro.
Corner: 2-4.
NOTE - Giornata dal cielo bigio, con pioggia battente, ma non freddissima (12°). Terreno dunque assai allentato già di suo e peggiorato dalle precipitazioni. Pro Patria in biancoblù classico a strisce orizzontali, Leoni in maglia verde; terna in giallo e nero. Una ventina i tifosi vercellesi sugli spalti. Rec.: 0’+5’.
Una classica della Serie A che fu (8 ruggenti sfide in tutto, tra il 1929 ed il 1933, cioè gli inizi) e - nei sessanta anni successivi - di Serie C: il derby tra le due Pro dalle maglie bellissime e che fanno battere il cuore nel 2024 è giunta alla sua 75ª uscita, la 39.a allo “Speroni” (i 63 match di campionato, questo incluso, e i 12 di Coppa Italia ne fanno la sfida più giocata dai bianchi, dopo quelle con le altre tre del Quadrilatero, più la Biellese) e ha in più la curiosità di essere stati entrambi i club impreziositi dallo Scudetto Dilettanti (vinto nel 1993-94 dai Leoni, nel 2017-18 dai Tigrotti). Nell’infrasettimanale di stasera è però tempo di salvezza e per il romanticismo, lo spazio è come sempre ridotto a zero assoluto (o quasi). Anche perché sugli spalti, non c’è quasi nessuno, anche causa maltempo. Ad aggiudicarselo, del tutto meritatamente, è la squadra di casa, capace di fare male approfittando del pressapochismo iniziale - al limite dell’inspiegabile - dei ragazzi di Dossena: il 2-1 finale è infatti più che radiografia esatta di una tenzone, che sarebbe potuta anche finire in misura più rotonda per i bustocchi.
TATTICAMENTE, da un lato padroni di casa senza lo squalificato Stanzoni, Leoni senza gli ‘appiedati’ Parodi e Mustacchio. Mister Colombo dipana il suo 3-4-2-1 con Mangano; Minelli, Moretti, Saporetti; mediana con Somma ala destra, Ferri, Nicco, Ndrecka; in avanti, Pitou e Castelli giocano leggermente dietro a Curatolo. Risponde Dossena (4-3-3) con Mastrantonio in porta e tutto di bianco vestito (a differenza dei compagni, tutti ‘verdoni’); difesa con Iezzi, Camigliano, Sarzi Puttini (e non Citi nelle vesti di centrale) e Rodio sull’out sinistro; i tre della mediana sono Iotti, Santoro e Haoudi; attacco con Pannitteri a fare le veci di Mustacchio sulla dritta, Rojas libero di svariare e Maggio.
LA GARA. I Tigrotti colpiscono subito a freddo (3’ pt), col diagonale vincente di Castelli, servito largo a destra da Saporetti, che aveva conquistato palla su errore di Rojas (1-0). Peggiore inizio, per il team di Dossena, non poteva esserci. Al 4’ pt Sarzi è poi costretto al fallo su Curatolo e viene ammonito. Sugli sviluppi del calcio di punzione dal limite, Somma e Pitou creano un’ altra azione pericolosa. Intanto Dossena è letteralmente fuori dai gangheri coi suoi (e ne ha ben donde). Alla faccia del “necessario approccio giusto al match”, tanto invocato alla vigilia. Il giallo a Ndrecka all’8’ pt per fallo su Pannitteri è il primo vagito leonino. Il bel colpo di testa di Rodio sugli sviluppi del calcio di punizione costringe Mangano all’angolo. La spizzata di testa di Pitou all’11’ pt è senza la necessaria mira. Uno dei temi di questa Pro (Vercelli) è il constatare come la mediana qualora i meccanismi non funzionino a dovere, copra assai meno rispetto alla prima parte di stagione, specie a difesa non titolare schierata. Ad esempio, Rodio che si sgancia in avanti è sì generoso, ma lascia spesso sguarnita la propria porzione di campo di competenza difensiva. In avanti, poi, al di là della performance odierna del tutto impalpabile di Rojas, è chiara l’assenza di centimetri, nonché di un puntero vero e proprio che crei quella necessaria sensazione di pericolo costante alla difesa avversaria. Aggiungete qualche sbavatura tecnica e di controllo, dovuta anche da un terreno di gioco non all’altezza (ed una panchina a dir poco corta), ed il gioco (negativo) è fatto. 13’ pt: Castelli si beve ancora Sarzi e perviene al tiro, con Mastrantonio che si allunga e neutralizza. Poco dopo, è Curatolo a sfiorare il 2-0, con un destro che fa la barba al palo. Alla Pro - che come detto, persevera nella sua imprecisione a centrocampo - non riesce di non far andare al tiro gli avversari. 15’ pt: il rasoterra di Haoudi dalla lunga distanza (bloccato da Mangano) fa comunque capire come sia il pacchetto arretrato il potenziale tallone d’Achille dei biancoblù. La gara rimane aperta (e vorremmo vedere, siamo al 20’ pt!) e giocata in maniera offensiva da entrambe le compagini. Maggio crea al 26’ pt, ma è un’azione solitaria. Perché con i suoi ragazzi brevilinei e talentuosi, la Pro verde saprebbe anche giocare assai bene. Ad esempio, le due azioni terminate col doppio fendente insidioso di Pannitteri (tra i più volitivi dei suoi) al 27’ pt e al 34’ pt ne rappresentano esempio cristallino. Nella sua fase centrale, i bustocchi sembrano allentare la vigorosa spinta iniziale, con i Leoni che sembrano assestarsi e capire di più il gioco (e la pelouse) dei padroni di casa. Certo che Curatolo, là davanti, è sempre da…curare e comunque Castelli non sembra in quelle giornate benedette dalla precisione necessaria. Il cross-diagonale di Haoudi per Rojas, si conclude con una spizzata che avrebbe anche potuto riportare lo score sulla parità. Ora gli ospiti sembrano più efficaci. Permane, amara, la sensazione da inizio 2024 che contro la Pro Vercelli di questo periodo, quasi tutte le squadre sfidanti appaiano come dei piccoli Real Madrid.
RIPRESA. Inizio, se possibile, ancora peggiore di quello della prima frazione. Perché stavolta ci sono voluti meno di 50 secondi per far sì che la Pro Patria segni il raddoppio. I Leoni sbagliano i primi due appoggi effettuati con sciatteria e si fanno trovare ancora una volta impreparati: il settore difesa-mediana piemontese è burro bagnato, così Nicco può assistere Castelli che con un preciso pallonetto riesce a fare il bis alle spalle di Mastrantonio (2-0 e notte fonda per i ragazzi di Dossena). Immaginiamo che la rabbia di chi scrive sia la stessa per molti, di fede bicciolana, che stiano leggendo questo pezzo. “Potrebbe andar peggio”, avrebbe obiettato un certo Igor: “Potrebbe piovere”. Peccato lo stia facendo in pratica dal primo minuto in casa bianca. Ora agli ospiti non resta che dare il tutto per tutto e sbilanciarsi. Intanto, al 54’ il diagonale di Curatolo è a lato di centimetri. Anche i cambi di Dossena, sotto certi aspetti, sorprendono: al 55’ entrano Pinzi e Nepi, per Maggio e Iotti. Corre il 64’ e Haoudi impegna finalmente severamente Mangano, costretto all’angolo. Poco dopo, Pitou risponde sul versante opposto, sparando però alle stelle. Certo che tra falli, giocate che non si chiudono e doppio, meritato svantaggio in atto, è comunque una giornata da dimenticare per la squadra eusebiana. In area i bustocchi fanno quello che vogliono ed è solo la mancanza di potenza al tiro di Curatolo (libero in area come un fringuello inzuppato) ad impedire la terza rete tigrotta. Idem, sul lato sinistro, per l’occasione capitata sui piedi a Ndrecka (68’). Il neo entrato Frey crea scompiglio in area (71’). Il bello di questo sport, come è noto, è che ci sarebbero anche le teoriche possibilità di fare un gol e poi tentarle tutte sino alla fine, della fine, della fine. La benedetta azione da gol arriva, firmata di testa da Petrella all’83’, che punisce la prima vera disattenzione difensiva casalinga di Ndrecka, su cross di Rodio (2-1 e gara riaperta). All’88’ Citterio manca l’obiettivo grande, la Pro invece dovrebbe far arrivare la sfera a tutti i costi dalle parti di Mangano e sperare nei 5 cortissimi, per chi deve recuperare uno svantaggio, minuti di recupero. Che alla fine fluiscono, senza invece colpo ferire. Ha dunque vinto la Pro Patria, che festeggia. La Pro bianca, è invece…verde: per la rabbia e anche per la tanta, tanta preoccupazione per il finale inatteso e drammatico di questo campionato.
IL DATO. 1,8 gol a partita subiti nelle ultime 10 gare (-18, a fronte dei 7 segnati, con un parziale di -11 in differenza reti dai primi di gennaio) è un dato che dovrebbe far correre immediatamente ai ripari chiunque. Perchè qui, la volontà, la grinta, l’abnegazione potrebbero centrare ben poco. Occorre tattica (difensiva e difensivistica: Dossena se vuole, ne ha tutte le possibilità), mentalità operaia e – ci permettiamo di ventilare - qualche innesto a libro paga per gli ultimi due mesi. Tra gli svincolati, ci sarà pure qualche vecchia volpe che si stia allenando come si deve. Che dalle parti di via Massaua si guardi bene in tasca se convenga investire un pochinino ora, prima che sia troppo tardi e perdere Categoria e Professionismo.
Riflettiamo allora tutti insieme e che ognuno si prenda le proprie responsabilità.
MEGLIO ALLORA GIRARE PAGINA. Intanto, per chi ha la Pro nel cuore - sia la sorte avversa o no - è quasi tempo di derby. E, puntuale come da 25 anni, il Club Forza Pro organizza la trasferta di sabato 16 marzo a Novara, in occasione del derby delle risaie: ritrovo fissato per le ore 19,30 in via XX Settembre, di fronte all’ingresso di Parco Camana, con partenza entro le 19,45 e quota di partecipazione fissata in 5 euro. Le prenotazioni saranno raccolte sia al consueto banchetto informativo allestito presso l’ingresso Gradinata Nord dello stadi e Da Tommy, in via San Paolo n. 8 a Vercelli, oppure telefonando allo 0161.258323 (giovedì pomeriggio chiuso).
(foto di Stefano Zanello)
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PIERLUIGI
CAVALLONE
14:02, 06 Marzo 2024
Anno horribilis
Veramente è già il secondo di anno horribilis
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