Asl Vercelli e associazione SiRene
di Redazione La Sesia
5 Marzo 2024 11:38
Lo staff di Nefrologia dell'Asl Vercelli
Il 14 marzo ricorre la Giornata nazionale del rene: l’Asl e l’associazione SiRene propongono alcune iniziative di prevenzione e sensibilizzazione sulle malattie renali, in programma fra il 12 e il 15 marzo.
Il 12 marzo a Gattinara e il 15 a Vercelli, durante le giornate di mercato, rispettivamente in piazza Italia ed in piazza Cavour sono previsti i banchetti informativi sulle malattie renali a cui sarà possibile prenotare un esame gratuito delle urine (non è necessaria alcuna impegnativa).
Grazie alla collaborazione del Comune di Vercelli e di Gattinara, i Palazzi comunali delle due località saranno illuminati nelle serate dal 13 al 15 marzo di rosso (colore simbolo della manifestazione) e con il logo della giornata mondiale del rene.
Inoltre il 19 marzo sarà inaugurata una nuova panchina di colore rosso a memoria di Mirella Cafasso, paziente dializzata scomparsa alcuni anni fa, simbolo dell’Associazione SiRene e della sensibilizzazione delle malattie renali che sarà collocata negli spazi in largo Giusti a Vercelli.
“Obiettivo di queste iniziative – spiega il dottor Oliviero Filiberti, direttore della SC Nefrologia e dialisi e presidente dell’associazione SiRene – è sensibilizzare e fare prevenzione sulle malattie renali. Negli anni scorsi avevamo avuto circa 200 contatti tramite i punti informativi, ci auguriamo di continuare ad avere un buon riscontro anche quest’anno. Le malattie renali sono in aumento, perché è aumentata la durata di vita media della popolazione. Le statistiche ci dicono che a livello mondiale il 10% della popolazione ha insufficienza renale di vario grado, percentuale che in Italia è pari al 7%. La prima causa di insufficienza renale è il diabete mellito di tipo II. Per prevenire le patologie renali – aggiunge – è importante seguire le famose ‘8 regole d’oro’”.
L’avvicinarsi della Giornata nazionale del rene offre anche l’occasione per fare il punto sull’attività svolta dalla Nefrologia e dialisi dell’Asl Vc. La Struttura complessa di Nefrologia e Dialisi di Vercelli è il centro di riferimento per i pazienti della Asl affetti da insufficienza renale cronica in trattamento dialitico sostitutivo e conservativo e per i pazienti portatori di trapianto renale. La struttura svolge la propria attività nei presidi ospedalieri di Vercelli, Borgosesia e nelle case della salute di Santhià e Gattinara. La Nefrologia ha 4 letti di degenza ubicati nel dipartimento medico dell’ospedale di Vercelli al primo piano, accede al servizio di day service, day hospital e day surgery in cui viene svolta la maggior parte dell’attività di chirurgia nefrologica per la creazione di accessi vascolari a scopo emodialitico e posizionamento di catetere peritoneali. L’attività dialitica di emodialisi e di dialisi peritoneale si svolge non solo al Sant’Andrea, ma sono attivi anche due Centri dialisi ad Assistenza Limitata a Gattinara e Santhià entrambi sede di ambulatorio nefrologico.
L’attività ambulatoriale è così suddivisa:
ll reparto segue un totale di 120 pazienti in emodialisi: 60 effettuano la terapia nella sede di Vercelli dotata di un’area apposita con 21 postazioni (nella foto qui sotto); altri 60 fanno riferimento ai CAL (Centri assistenza limitata) di Gattinara e Santhià. “Con queste persone si instaurano rapporti di lunga durata, vista la continuità e la regolarità con cui devono sottoporsi alle terapie, in sedute che durano dalle 3 alle 4 ore e mezza per volta – spiega il dottor Filiberti – Ci sono alcuni pazienti che sono in trattamento da oltre 30 anni”. Agli emodializzati si aggiungono altri 15 pazienti in dialisi peritoneale domiciliare e altri 70 pazienti portatori di trapianto di rene.
L’organico della SC di Nefrologia e dialisi dell’Asl Vc è composto da 6 medici, due caposala, una condivisa con la neurologia, 17 infermieri a Vercelli, 4 a Santhià, 8 a Gattinara e 4 dedicati alla dialisi peritoneale e ai trapiantati e 2 impiegati amministrativi e 9 personale di supporto.
A loro si aggiunge poi una psicologa: “Si tratta della dottoressa Stefania Caneparo, libera professionista che aiuta i pazienti nefropatici e i loro familiari e che si occupa anche della valutazione del decadimento cognitivo dei pazienti in dialisi. Questa figura – sottolinea Filiberti - è presente grazie al sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Vercelli, che già negli anni scorsi ci aveva finanziato degli interventi sotto forma di borsa di studio e che desideriamo ringraziare per la vicinanza e il sostegno concreto che ci offre”.
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