Serie C girone A
di Alex Tacchini
24 Febbraio 2024 20:57
La squadra si confronta con i tifosi (foto di Stefano Zanello)
Sabato 24 febbraio 2024
Crema (CR), stadio “Giuseppe Voltini” di viale De Gasperi - ore 18:30
PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin; Arini, Piccinini, Tonoli; Bariti (88’ Bozzuto), Artioli, Andreoli (88’ Cerasani), Mazzarani (88’ Schiavini), Felicioli; Guiu Vilanova (75’ Jaouhari), Caia (79’ Piu). A disp.: Cattaneo, Dordoni, Lambrughi. All.: Giovanni Mussa.
PRO VERCELLI (3-4-3): Mastrantonio; Iezzi, Parodi, Camigliano (70’ Petrella), Sarzi Puttini; Iotti, Rutigliano (59’ Kozlowski), Rodio; Mustacchio (85’ Pannitteri), Nepi (59’ Rojas), Maggio (85’ Pinzi). A disp.: Ghisleri, Vaccarezza, Frey, Haoudi, Contaldo, Gheza, Casazza, Forte, Citi. All.: Andrea Dossena.
Arbitro: Giuseppe Maria Manzo di Torre Annunziata (Giampaolo Jorgji di Albano Laziale e Luigi Ingenitodi Piombino; IV: Bruno Spina di Barletta).
MARCATORI: 63’ su rigore Mazzarani (PER), 67’ Bariti (PER), 71’ Guiu Vilanova (PER).
RIGORI (–) PRO: 1.
Ammoniti Pergo: 21’ pt Guiu Vilanova, 21’ pt Bariti; 94’ Jaouhari.
Ammoniti Pro: 35’ pt Nepi, 44’ pt Iotti; 54’ Rutigliano, 84’ Sarzi Puttini, 92’ Petrella, 93’ Rojas.
Corner: 3-6.
NOTE - Suggestivo cielo rosato poco prima del fischio di inizio al “Voltini” (poi cala il buio): 9° di una giornata in cui ha piovuto, con lieve grandinata. Terreno soffice e in buone condizioni. 14 i tifosi vercellesi in curva. Pergo a striscie gialloblù, Pro in verde, terna arbitrale in nero arancio. Rec.: 1’+4’.
La 49° sfida nella storia tra Pergolettese e Pro Vercelli termina nel peggiore dei modi per le Bianche Casacche, in palese crisi nerissima, tattica, tecnica, mentale e anche (?) fisica, contro un avversario che pareva (pareva alla vigilia, non sul campo, soprattutto nei secondi 45’) alla portata. L’implacabile 3-0 inflitto ai Leoni dai padroni di casa fotografa perfettamente una ripresa tutta targata gialloblù, con gli uomini di Mussa bravi a far affiorare ogni crepa emersa nell’incerto scacchiere disegnato da Dossena. In via Massaua ora si tratta di pensare davvero tutti (società, squadra, spalti) alla salvezza, a raccogliere i cocci, a fare quadrato. La testa dei ragazzi è completamente da resettare al più presto. Occorre non fare polemica (per due mesi) e stringerci tutti a coorte (poi si vedrà). Perché se non c’è ancora latte versato su cui piangere (tranne quello di un mercato di gennaio che sarà citato a lungo come esempio negativo), poco ci manca.
TATTICAMENTE, la Pergo di coach Giovanni Mussa (a dir poco incerottata e ancora senza Figoli, nonché con appena 8 effettivi in panchina, tra cui Piu) adotta il 3-5-2: Soncin tra i pali, protetto da Tonoli, Arini e Piccinini. In mediana Bariti e Felicioli sulle ali, con Mazzarani, Artioli e Andreoli mezzeali. I due attaccanti sono Caia e Guiu Vilanova. Pro Vercelli senza i due infortunati Sassi e Haoudi (quest’ultimo in panchina, ma da non rischiare), lo squalificato Santoro (oltre ai due lungodegenti Louati ed Emmanuello) e allora mister Dossena usa un pizzico di fantasia, escogitando un 3-4-3 (che dati alla mano, non funzionerà): il giovane campione d’Europa U19 Davide Mastrantonio a difendere (jn completo bianco) i pali, Giulio Parodi a destra, Camigliano (centrale) e Sarzi Puttini (a sinistra) sono i tre moschettieri là dietro. Mediana assai mobile, nonché inedita con Rutigliano e roccia-Iotti (con 2.289 minuti sin qui disputati, è il Leone con più km in questa stagione) mezzeali, con Iezzi e Rodio esterni e spesso ‘coprenti’. Pacchetto offensivo di tutto rispetto, con capitan Mustacchio, Nepi e Maggio.
LA GARA. Inizio con slalom centrale e a testa bassa di Maggio, che si conquista così il primo calcio di punizione dopo appena 10 secondi. I Leoni partono in avanti. Il primo corner è “verde” (cioè vercellese) e al 7’ pt genera un certo pericolo a due passi dalla porta di Soncin. Sul versante opposto, lo schema su punzione porta Tonoli a sparare alto la sua conclusione. C’è più grinta che la fluidità di manovra di un tempo, nelle aggressive fila vercellesi e non è comunque poco. Quando Maggio illumina, poi, per la Pergo sono dolori potenziali. Rimarranno tali. 14’ pt: Caia controlla e gira in porta al volo, ma la conclusione è a lato. 15’ pt: sul secondo angolo, Mustacchio viene contrato all’ultimo, mentre stava caricando il suo destro al volo. Poco dopo, il Musta viene toccato duro da Felicioli (per il capitano, tutto ok). Col fluire dei minuti, i Leoni sembrano acquisire via via più dimestichezza col nuovo modulo, spesso impreziosito da giocate di fino. E la Pergo? Sta lì, chiusa, a coprire senza quasi mai guadagnare metri (ancora poco e si sveglierà eccome). 22’ pt: la squadra di Mussa chiede il rigore (che non c’è). A stretto giro di posta, arrivano invece due gialli a Guiu Vilanova e Bariti. La gara non è né emozionante, né ritmata, ma certamente combattuta. 31’ pt: Maggio viene abbattuto sulla trequarti, un minuto dopo arriva il 3° angolo per gli ospiti. La vera emozione, però, la creerebbe Bariti in contropiede, che però spreca tutto, dopo aver perforato sul tempo la difesa bianca. Pochi istanti dopo, la Pergo perviene concretamente al tiro ravvicinato con Artioli (Mastrantonio si supera), quindi Guiu, il cui tocco termina sul palo (ma in questo caso ci sarebbe stato off-side). Trattasi sicuramente della migliore azione da gol sin qui creata nel primo terzo di gara (e lo sarà per tutto il primo tempo). In questo caso, la Bianca ha dimostrato qualche preoccupante smagliatura in difesa. Ora è la Pergo a menare le danze (il suo primo angolo viene battuto al 42’ pt). Al 44’ pt Iotti, il Gattuso della Pro (oggi però troppo nervoso), si fa ammonire per fatto da terra (!). Il fatto è che il dialogo Iezzi-Mustacchio sulla destra e Maggio-Rodio sul versante opposto non funzionano ancora come dovrebbero. Proprio Iezzi al 46’ pt prova a beffare Soncin con un pallonetto (poi risultato troppo corto) da lunga distanza.
RIPRESA. Gioco spezzettato e intermittente caratterizzano le prime fasi. 5’ st: dal fondo, Tonoli porge un cioccolatino per Caia, che spreca in maniera clamorosa. I Ragazzi di Dossena non riescono a creare pericoli. A rispondere ci pensa Maggio con una botta fuori misura al 52’. Rutigliano (doppio fallo ravvicinato) viene graziato dal referee, che estrae solo il giallo. La punizione di Arioli (54’) viene deviata in angolo dal piede di Iotti. Mazzarani, sugli sviluppi del tiro da bandierina, impegna severamente Mastrantonio. Al 57’ l’inzuccata di Caia su cross di Bariti è fuori di poco. La Pergo ora è arrembante, ma al momento zero precisa. Al 59’ Dossena soffre, vede tutto e allora cambia: Rojas per Nepi e Kozlowski per Rutigliano. Al 62’ anche il punteggio cambia, ma nel peggiore dei modi. Mazzarani pesca Artioli in area e viene strattonato da Iotti: è penalty che viene trasformato dallo stesso Mazzarani (con tanto di elegante cucchiaio: 1-0). Ora starebbe alla Pro a non gettare l’ennesima gara al vento. E invece al 67’ la Pergo raddoppia: in contropiede, Guiu si autolancia con un colpo di tacco poi, pesca Bariti che si incunea nella solita voragine tra Camigliano e Rodio e batte Mastrantonio con un preciso diagonale (2-0). Ancora una volta non ci si è fermati a ragionare dopo essere andati sotto. Al 69’ Rojas sfiora il 2-1 (tesa centrale del cileno, con Soncin che mette in angolo). Dossena immette Petrella per Camigliano (con Rodio che scala in difesa, che diventa a 4). È però Guiu Vilanova al 71’ a segnare il 3-0 a decapitare una Pro in totale confusione (Mazzarani sradica dai piedi di Kozlowski il pallone e nei pressi dell'area serve l’attaccante gialloblù che fulmina Mastrantonio). La partita è ormai ampiamente pregiudicata e il secondo 3-0 consecutivo (nonché 11 reti subìte in 4 gare) incassato dai Ragazzi di Dossena lascia intravedere un finale di stagione davvero poco pronosticabile sino a meno di due mesi fa e che torna a far affiorare i fantasmi degli afosi incubi agostani. Così lontani, così vicini.
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