Serie C girone A
di Alex Tacchini
13 Febbraio 2024 22:51
Una fase dell'incontro (foto di Stefano Zanello e cortesia Rai)
Martedì 13 febbraio 2024
Vicenza, stadio Comunale “Romeo Menti” - ore 20:30
L.R. VICENZA S.p.A (3-4-1-2): Confente; Cuomo, Golemic, Sandon; Talarico (90’ Lattanzio), Cavion (68’ Tronchin), Ronaldo, Costa (68’ Greco); Della Morte (78’ Delle Monache); Pellegrini (68’ Rolfini), Ferrari. A disp.: Gallo, Massolo, Fantoni, Proia, Rossi, Busato. All.: Stefano Vecchi.
FC PRO VERCELLI 1892 (4-3-3): Sassi; Frey, Parodi, Camigliano, Sarzi Puttini (64’ Iezzi); Iotti, Santoro, Pinzi (1’ st Kozlowski); Mustacchio (64’ Pannitteri), Rojas (64’ Nepi), Maggio (91’ Gheza). A disp.: Vaccarezza, Mastrantonio, Contaldo, Rutigliano, Casazza, Forte, Citi, Petrella. All.: Andrea Dossena.
Arbitro: Luca Cherchi di Carbonia (Antonino Junior Palla di Catania e Luca Capriuolo di Bari; IV: Maksym Frasynyak di Gallarate).
MARCATORI: 21’ pt Sandon (LV), 23’ pt Pellegrini (LV).
Ammoniti L.R.: 74’ Ronaldo, 88’ Ferrari, 89’ Golemic, 96’ Delle Monache.
Ammoniti Pro: 23’ pt Frey, 27’ pt Pinzi, 35’ pt Sarzi Puttini; 87’ Maggio.
Corner: 6-4.
NOTE - Serata dal tipico clima invernale (6°). Terreno in buone condizioni. Spett.: 12 i vercellesi al seguito. ‘Lane’ in divisa originale, Pro tutta in verde; trio arbitrale in giallo-nero. Prima dell'inizio della gara premiato l’ex Pro Matteo Della Morte come Mvp di gennaio. Rec.: 1’+6’.
Una gran voglia di vendicare la sconfitta inopinatamente patita al ‘Piola all’andata’ da parte dei padroni di casa (ko vissuto quasi come un affronto e che ne determinò una micro crisi in un gruppo dall’ampio budget e partito per vincere il campionato), la determinazione/quasi necessità di tornare a celebrare quei tre punti che in Casa Bianca sono ormai assenti dallo scorso 8 gennaio: questo il biglietto da visita di L.R. Vicenza-Pro Vercelli (team reduce da 3 segni “ics” consecutivi), sfida d’alto rango e di grande storia del calcio italiano. Tutto questo, nella bolgia del “Menti”, vera e propria tana di quelle maglie biancorosse che furono sì di Menti, Vinicio, Paolo Rossi, Baggio e Toni, ma anche di un certo vice-campeão mundial Ugo Ferrante da Vercelli (dal 1972 al ‘76). La gara, come da ampio pronostico, sarà nettamente appannaggio dei padroni di casa, apparsi superiori, senza però che la Pro abbia mai vissuto alcun timore reverenziale, al di là dello score finale (2-0) che non fa una grinza.
TATTICAMENTE, il ‘Lane’ ora di trainer Stefano Vecchi (privo di Laezza e De Col e con l’ex Fausto Rossi in panchina) vede Confente tra i pali; Cuomo, Golemic, Sandon sono il trio più arretrato; Talarico, Cavion, l’ex Ronaldo Pompeu da Silva (vinto il ballottaggio proprio con Rossi), e Costa i 4 a centrocampo, con il n.99, nonché ex Della Morte mezzapunta/trequartista (ha recuperato dopo i guai fisici e torna titolare), ad ispirare Pellegrini e Ferrari. Nel 4-3-3 dosseniano della Pro (senza Rodio, Haoudi, Emmanuello e Louati), davanti al portiere Sassi ci sono Frey (Iezzi in panchina), Parodi, Camigliano, Sarzi Puttini; Iotti, Santoro e il ‘deb’ dal primo minuto Pinzi in mediana; attacco senza centravanti puro con Mustacchio (ex, nonché capitano), Rojas (e non Nepi, castigador dell’andata, dal 1° minuto) e Maggio.
LA GARA. Al 2’ pt Della Morte (ispiratissimo, di un’altra categoria, e non solo lui) scocca il primo tiro di giornata: la deviazione della difesa bianca ne smorza la potenza, così Sassi può facilmente ‘abbrancare’. Il Vicenza è partito fortissimo. Sul primo corner Ferrari sbuccia la sfera, che però termina ancora nel secondo, improduttivo, angolo. Spicca, come all’andata, la differenza in centimetri e possenza (non certo in grinta) tra i due undici in campo, a favore di quello biancorosso. 10’ pt: il destro di Pellegrini termina alto oltre la linea trasversale. Un minuto dopo, è ancora Pellegrini tutto solo e in posizione di inizio area centrale (ma in probabile off-side) a sprecare alto. La Pro prova a respirare (12’ pt Mustacchio spara alle stelle), ma è chiaro che si dovrà soffrire e anche non poco. Della Morte è scatenato e i biancorossi non concedono un attimo di tregua a mediana e difesa bianche. Al 15’ pt è l’improvviso e velenoso Matteo Maggio (va via sulla fascia, si accentra e tenta il tiro respinto da Confente) a sfiorare la rete. Trattasi del primo squillo leonino. I Ragazzi lottano come leoni, Maggio e Pinzi tengono bene palla, Mustacchio fa da chioccia, la difesa è attentissima. Insomma. I Vercellesi sono in partita e pare (parevano) abbiano retto alla prevedibile sfuriata vicentina iniziale. E invece il Lane passa con la più classica delle azioni su schema dalla bandierina: su corner dalla destra di Ronaldo, ecco Thomas Sandon arrivare ed inserirsi tutto libero sul lato sinistro dell’area, così può incornare e battere a rete (corre il 21’ pt e lo score ora è 1-0). 100 secondi dopo (23’ pt) la difesa della Pro si fa trovare colpevolmente impreparata (e qui sta il busillis: calma, ragazzi, calma). Morale: Della Morte, scatenato sul fondo mancino per Costa che porge a Jacopo Pellegrini, immediato a perforare nuovamente Sassi: ora il Vicenza è sul 2-0 ed il piano del match si è già pericolosamente inclinato. La gara ed il vento sono cambiati. Invece la Pro potrebbe accorciare con al 30’ pt prima con Mustacchio ben imbeccato da Rojas e da una scivolata di Confente, poi sugli sviluppi dell’angolo dalla bordata dello stesso Rojas. Intanto, i cartellini gialli comminati dal signor Luca Cherchi di Carbonia ai bianchi sono già tre: Frey, Pinzi e Sarzi Puttini. Su calcio d’angolo, il colpo di testa di Ferrari colpisce il palo al 40’ pt. Insomma, è dura, durissima. Bella sfera in mezzo di Maggio per l’incornata alta di Rojas al 41’ pt. La Pro è viva, anche se a (gran) fatica. E dire che, appena ne hanno occasione, i Leoni aggrediscono e impostano in velocità, per poi però finire nelle implacabili maglie della difesa vicentina. Non resta che verificare se il Lanerossi riesca a conservare tale intensità anche nella ripresa.
RIPRESA. Si riparte e nella fila della Pro in luogo di Pinzi, ora (1’st) c’è Kozlowski. La squadra di Dossena, generosissima, ci crede davvero: parte a testa bassa e con belle trame (che ci sarebbe piaciuto osservare, qualche giorno fa, a Fiorenzuola). Mica è facile, però. La partita è logicamente diversa. La devono fare i vercellesi, se vogliono cambiare l’inerzia. E il Vicenza, sornione, sta a guadare. Come le sue stelle. Respira e gioca in contropiede. D’altronde le squadre allenate da Stefano Vecchi ‘ne sanno’ (e non è un caso se è lui, il mister ad aver condotto il FeralpiSalò alla sua prima storica promozione in Serie B lo scorso anno). È senza dubbio tra le candidate alla promozione in B, attraverso l’estenuante iter dei playoff. Al 65’ Dossena, come a poker, cambia tre carte: Pannitteri, Iezzi e Nepi “in”, per Mustacchio, Rojas e Sarzi Puttini. Due minuti dopo, Vecchi, sul versante opposto, fa altrettanto. A metà tempo (75’) Ronaldo (vecchia conoscenza dei tifosi dei blancos) si innervosice, fa innervosire, si becca prima un giusto giallo e quindi una mortifera (ma involontaria) pallonata su calcio di punizione di Pannitteri.
A manovrare è comunque la Pro. Faticosamente, certo, ma con grande personalità. Al 78’, tra gli applausi, Della Morte lascia spazio al 2005 Delle Monache (nuovo acquisto di gennaio alla corte di Vecchi). All’80’ il referee sembra graziare la Pro, allorchè Ferrari – controllato da Parodi in maniera assai pericolosa – cade in area (ma forse aveva commesso anch’egli fallo). Un colpo di testa di Nepi in torsione (88’), un po’ di nervosismo, tre gialli ai vicentini, gli ultimi due cambi, una chance di Ferrari (95’). Sono le istantanee finali di un match che si era in fondo già concluso dopo i primi venti minuti. Da un lato, il Vicenza (3° successo consecutivo) avvicina la Triestina. Dall’altro, se qualcuno a Vercelli può giustamente obiettare che “non siano certo queste le gare per far punti”, ora è dunque davvero giunto il momento di tornare a farli, quando si potrà e si dovrà. O anche, come ai bei tempi del girone di andata, anche “a sorpresa”.
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