Serie C girone A
di Alex Tacchini
10 Febbraio 2024 21:00
Il saluto delle squadre (foto di Stefano Zanello)
Sabato 10 febbraio 2024
Fiorenzuola d’Arda (PC), stadio Comunale “Attilio Adolfo Pavesi” - ore 18:30
U.S. FIORENZUOLA 1922 (4-2-3-1): Sorzi; Sussi, Potop, Cremonesi, Brogni (61’ Maffei); Di Gesù (14’ pt Oneto), Mora; D’Amico (61’ Seck), Gonzi, Morello (76’ Reali); Ceravolo (76’ Popovic). A disp.: Bertozzi, Roteglia, Gentile, Nelli, Bondioli, Alberti, Di Quinzio, Musatti, Anelli. All.: Luca Tabbiani.
F.C. PRO VERCELLI 1892 (4-3-3): Sassi; Iezzi (55’ Sarzi Puttini), Parodi, Camigliano, Frey (74’ Pinzi); Iotti, Santoro, Rutigliano (74’ Kozlowski); Pannitteri (55’ Mustacchio), Nepi (67’ Rojas), Maggio. A disp.: Vaccarezza, Mastrantonio, Contaldo, Gheza, Casazza, Forte, Citi, Petrella. All.: Andrea Dossena.
Arbitro: Felipe Salvatore Viapiana di Catanzaro (Marco Munitello di Gradisca d’Isonzo e Stefano Peletti di Crema; Dylan Marin di Portogruaro).
MARCATORI: 27’ pt Ceravolo (F), 36’ pt Rutigliano (P); 68’ Ceravolo (F), 78’ Santoro (P), 80’ Mustacchio (P), 82’ Cremonesi (F).
Ammoniti Fiore: 17’ pt Sussi; 9’ st D’Amico, 62’ Potop, 96’ Mora.
Ammoniti Pro: 29’ pt Iezzi.
Corner: 5-8.
NOTE - Clima freddo perché ventoso (11°), leggermente e finemente piovoso. Terreno soffice, ma in condizioni comunque buone. Fiore tutta in rosso, Pro tutta in green, terna arbitrale in giallo e nero. Spett.: 23 i vercellesi al seguito. Rec.: 3’+6’.
La Pro Vercelli rischia davvero tutto quello che si poteva rischiare nel match del “Pavesi” (matto 3-3 col Fiorenzuola) che doveva rappresentare sulla carta un testa-coda, ma che nei fatti si è rivelato quasi come scalare una sorta di piccolo Tourmalet. Che il ‘Fiore’ fosse in fiducia lo si poteva sapere (e che il 2024 per la squadra di Dossena non stesse confermando il gagliardo tratto di stagione), altrettanto. Ma ha fatto abbastanza male, punteggio a parte, assistere ad un match in cui i dettami tattici (schemi, ordine, velocità, controllo, aggressione) impartiti nei mesi precedenti dall’ex tecnico del Renate ai suoi Ragazzi, siano improvvisamente evaporati come neve al sole. Un punto che è stato comunque bene intascare, ma di quelli paradossalmente d’oro e questo non è certamente un bel segnale. Chapeau, invece per la squadra di casa, che ha saputo disputare una partita commovente e assai efficace, pur nelle sue naturali sbavature di dna stagionale.
TATTICAMENTE, i rossoneri di mister Luca Tabbiani da Genova, di vecchio e affettuoso corso sulla panca del “Fiore” (non ha a disposizione l’attaccante Bocic, squalificato), galvanizzati dalla vittoria di Trento (comunque in serie positiva da 4 turni), sono disposti in campo con un 4-2-3-1 con Sorzi tra i pali; difesa a 4 con Sussi, Potop, Cremonesi, Brogni; i due di mediana arretrata sono Di Gesù e Mora; D’Amico, Gonzi, Morello i “trequartisti flessibili” (a turno seconda punta), a supporto della teorica unica punta Ceravolo. Nella Pro di Dossena (4-3-3) più di una novità (Rodio e Haoudi sono infortunati, così come Emmanuello e Louati): Sassi è in porta (ma la combinerà grossa); la linea difensiva è composta da Iezzi (dirottato sulla mancina), Parodi e Camigliano centrali, Frey (e non Sarzi) a spingere sulla destra; mediana con roccia-Iotti, ‘play’ Santoro, volontà-Rutigliano; Pannitteri (fa riposare inizialmente Mustacchio sull’out destro), “mille polmoni” Nepi e trottolino Maggio è il tridente offensivo. Per i Leoni, appena 2 punti negli ultimi 4 confronti.

LA GARA. Grande è la discesa di Maggio al 2’ pt che dal limite dell’area sinistro lascia scoccare un bolide, parato in due tempi dal portiere di casa Sorzi (poi subisce fallo). 3’ pt: Frey dalla destra per la testolina di Maggio, sfera controllabile. È una Pro che vorrebbe mettere subito le cose in chiaro. 4’ pt: l’insidioso cross di Pannitteri viene messo in corner da Mora. All’8’ pt il bel tiro di Iotti viene deviato nel 3° angolo. I rossoneri non riescono a contenere il controllo palla e le iniziative dei Leoni. Al 10’ pt Di Gesù e Maggio hanno uno scontro di gioco in cui il mediano di casa ha la peggio (dorante alla spalla, sarà costretto poco dopo ad uscire). 12’ pt: bel dialogo (con elegante finta in impostazione) Santoro-Iotti-Pannitteri, che lascia scoccare un missile, deviato in estensione da Sorzi in corner (il 4° a favore dei Leoni). Il Fiore si fa vedere per la prima volta al quarto d’ora con una azione elaborata sulla destra e (quasi) finalizzata da Gonzi. Ora i Ragazzi di Dossena ragionano di più e aggrediscono di meno. Intanto Maggio sta facendo impazzire il diretto francobollatore Sussi, che si becca il primo giallo di giornata per estensione della casacca color Palmeiras. Al 19’ pt Morello si libera benissimo dal vertice sinistro e scocca un tiro liftato che poteva davvero far male. Sull’angolo (20’ pt) il colpo di testa di Gonzi termina fuori mira di pochissimo. Come dire, le due migliori chance per sbloccare lo score le ha avute la squadra sin qui col minor tasso di possesso palla. Ora la Pro arretra il proprio baricentro, col Fiore che ha acquisito maggiore consapevolezza. Oneto ispira con un lancio capolavoro Brogni, il cui controllo e tiro sono decisamente da dimenticare (e da benedire per i supporter piemontesi). Il gol è però nell’aria e a segnarlo è al 27’ pt bomber Ceravolo, che approfitta alla perfezione di pasticciaccio brutto della Pro (troppa “aria”) in mediana, con tanto di folle uscita inutile di Sassi che – alla trequarti - cicca clamorosamente la palla sulla punta rossonera a cui si spalanca quindi una prateria e può appoggiare la sfera, pur da una certa distanza, verso la porta vercellese (1-0). 30’ pt: il tiro-cross di Morello, sempre dalla sinistra, non fa che corroborare quanto il secondo quarto d’ora sia stato tutto di marca piacentina. Una Pro in semi-confusione rischia di subire il raddoppio lasciando andare troppo agevolmente al tiro D’Amico (bravissimo anche ad ispirare). Fortuna che Sassi riesca a farsi (parzialmente) perdonare, soffocando il rasoterra. Logico che Dossena in panchina non possa essere assolutamente contento nel vedere i suoi ragazzi giocare così allungata e subire così tanto dalla terz’ultima della classe. La squadra di Tabbiani lavora ai fianchi l’avversario soprattutto sulla fascia destra della Pro (logicamente mancina per chi attacca). I Ragazzi, evidentemente percepiscono l’acido lattico del proprio trainer così, poco dopo (36’ pt), la bella e fulminea volée bassa in mischia di Rutigliano, su assist di Pannitteri, riporta il match sui binari della parità, con Sorzi che nulla può e poteva (1-1). Che Maggio sia poi tornato quello imprendibile di qualche settimana fa lo si evince anche al 42’ pt, quanto il furetto ex Fermana ti inventa un tiro all’olandese che fa distendere disperatamente Sorzi in tutta la sua longitudine, a mettere disperatamente in angolo. Nei 3’ di recupero, prima Mora cerca di creare scompiglio in area, poi la Pro ne spreca l’azione in ripartenza. Pannitteri prova poi a sorprendere dalla distanza il custode dei pali rossoneri.
RIPRESA. Nessun cambio tra i 22 in campo. Al 2’ st la staffilata da 30 metri di Gonzi potrebbe aver miglior fortuna. Si vede chiaramente che i Leoni vogliano andare all’attacco a cercare i tre punti, ma la loro disposizione in campo non appare quella sinfonica e coordinata che ha saputo raccogliere i tanti apprezzamenti sin da inizio stagione. Chiaro che le nuove pedine da un lato approntino freschezza ma non possano aver ancora interiorizzato i dettami dosseniani. Non è un caso se Gonzi conquisti il primo angolo della ripresa al 7’ st, sul quale il colpo di testa di Botop poteva far davvero male. Insomma. È una Pro volenterosa, ma un po’ arruffona (e in un certo senso troppo leggerina) quella che gioca al “Pavesi”. Non è un caso se i Leoncini sia quasi costretti a giocare in contropiede (!) ed è in occasione di un di essi che Maggio costringe D’Amico al secondo giallo comminato al team di casa. Dossena vede tutto e dal 55’ immette Sarzi Puttini (che va nella sua casella abituale mancina) e Mustacchio per Iezzi e Pannitteri. Ora Frey agisce sulla destra. Al 58’ il referee grazia D’Amico (non a caso, immediatamente sostituito), autore di un fallo fotocopia in mediana su Maggio. Il giallo arriva invece a Potop, per fallo su Mustacchio. Le due conclusioni di Frey (63’) e Mora (65’) su fronti opposti, non cambiano lo score. È come se mancasse (più di) qualcosa nella manovra dei Leoni: inesperienza? Lucidità? Posizione? Robustezza, forse. Non certo la gamba o la volontà, né la concentrazione. Con l’ingresso di Rojas per Nepi al 67’ (per un impalpabile Nepi) Dossena si gioca tutti i suoi jolly. Peccato che Fabio Ceravolo pennelli un’azione fantastica sulla destra, che in slalom perfetto destro-sinistro prima si beve Sarzi e quindi batte Sassi con una stoccata nell’angolino alla sua destra (2-1 al 68’ e tutto da rifare per la Pro). 70’: è ancora Ceravolo, ora in chiara trance agonistica, a tentare di beffare Sassi con un pallonetto sostanzialmente velleitario. La Pro non ha ancora reagito al (secondo) colpevole svantaggio. Un braccio largo di Sarzi non viene valutato falloso su Morello al 73’. È Iotti a scalare in difesa con i cambi Pinzi/Frey e Kozlowski/Rutigliano. La Pro si fa (parzialmente perdonare) solo al 78’ quando di testa Santoro riesce a capitalizzare alla grande il traversone dalla mancina di Sarzi Puttini, azzeccando un implacabile pallonetto (2-2). È quindi Mustacchio, un minuto e mezzo dopo (80’), da posizione ravvicinata, a raccogliere una pallone vagante e insaccarlo, abbattendo senza pietà i sogni di successo del team di casa (2-3). In poche mosse, le Bianche Casacche stanno dando incredibilmente scacco (quasi) matto ad un Fiorenzuola che non si meriterebbe certo di uscire sconfitto da questo match sino a qualche momento prima del doppio ko ben condotto. Infatti, c’è quel “quasi”, a farla da padrona. Meritatamente, in mischia, il Fiore acciuffa il 3-3 all’82’. Sugli sviluppi di un angolo è capitan Cremonesi a centrare la deviazione vincente in pieno mischione d’area. Sarà anche un 3-3 roboante, ma è figlio di due squadre sì generose, ma alquanto arruffone. Insomma, tutto meno che un bel vedere del bel calcio. Incredibile poi l’errore madornale di Seck che tutto solo si fa deviare in angolo quello che era ben più di un gioco da ragazzi e che avrebbe potuto assegnare i tre punti. Corre l’87’. Sul corner susseguente, i giocatori rossoneri invocano un calcio di rigore per tocco di Pinzi, che però non arriva. E la Pro? Lasciando troppo (e sistematicamente) arrivare in area un avversario che lotta per la salvezza, ha denotato sin dall’inizio più di una pecca in una prestazione ben lontana dall’essere da sufficienza piena in pagella. Inguardabile infatti sarà la fase finale di questo match, in cui gli ospiti – scesi in campo con ben altri propositi – hanno nuovamente e reiteratamente rischiato la debàcle, lasciando operare gli avanti rossi in più di un frangente.
Meglio girare al più presto pagina: …hai visto mai che al “Menti”?
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