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Vercelli celebra il "Giorno del ricordo"

Messa, deposizione di tre corone d'alloro e inaugurazione di una mostra

Il “Giorno del ricordo” delle vittime delle foibe e dell’esodo degli italianigiuliano-dalmati, obbligati a lasciare le loro case dopo la seconda guerra mondiale a causa delle persecuzioni da parte dei partigiani jugoslavi di Tito, è stato celebrato il 10 febbraio alla presenza di molte autorità civili e militari, insieme alle rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’arma.

La manifestazione si è svolta in tre momenti: la messa nella chiesa di San Paolo; la deposizione di tre corone ai piedi della lapide commemorativa posta sotto i portici del Comune; l’inaugurazione del percorso espositivo nel Salone Dugentesco.  Erano presenti il prefetto Lucio Parente, il sindaco Andrea Corsaro, il presidente della Provincia Davide Gilardino oltre ai vertici di tutte le forze armate territoriali. In apertura, la messa in suffragio delle vittime delle foibe è stata officiata da mons. Marco Arnolfo e da don Ettore Esposito. Il pensiero dell’Arcivescovo è andato sia alle sofferenze vissute dagli italiani per il dramma delle foibe e dell’esodo,sia alla disumanità prodotta dalle guerre passate e da quelle attuali. Rivolgendosi ai giovani presenti, rappresentanti di alcuni istituti scolastici cittadini, ha indicato una speranza affinché “possiate scrivere pagine di storia migliori di quelle che stiamo vivendo ispirate ai principi di pace, solidarietà e cooperazione tra i popoli”. 

Dopo la messa una rappresentanza di studenti dell’Istituto Lagrangia, insieme a quella degli studenti del Ciofs hanno deposto tre corone di fiori nei pressi della lapide che ricorda “le sofferenze patite dagli italiani Giuliano-Dalmati con la tragedia delle foibe e dell’esodo”.  La prima parte della mattinata si è conclusa sotto i portici del Comune con la benedizione delle corone, impartita da mons. Marco Arnolfo, e con le allocuzioni delle autorità presenti. Di seguito, come da programma, è stato inaugurato un percorso espositivo nel Salone Dugentesco curato dall’Amministrazione comunale di Vercelli, d’intesa con la Prefettura, e dal centro studi Piemontestoria. La mostra presenta alcuni cimeli, foto, libri, cartine geografiche edocumenti d’epoca, evocativi della tragedia delle foibe, e della situazione data dall’esodo degli italiani giuliano-dalmati dalle loro terre.

 

 

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