Serie C girone A
di Alex Tacchini
28 Gennaio 2024 20:57
Una fase della gara (foto di Stefano Zanello)
Domenica 28 gennaio 2024
Sesto San Giovanni (MI), stadio “Ernesto Breda” - ore 18:30
SSD PRO SESTO 1913 (3-5-2): Del Frate; Marianucci, Poggesi (68’ Mapelli), Luca Iotti; Toninelli, Bussaglia (68’ Florio), Gattoni, Maurizii, Santarpia; Bruschi (91’ Toci), Sereni (78’ Kristoffersen). A disp.: Formosa, Bagheria, Basili, D’Alessio, Ferro, Giorgeschi. All.: Massimo Paci.
FC PRO VERCELLI 1892 (4-3-3): Sassi; Frey (60’ Nepi), Citi (60’ Parodi), Camigliano, Sarzi Puttini; Ilario Iotti, Santoro, Haoudi; Mustacchio, Pannitteri (72’ Petrella), Maggio. A disp.: Vaccarezza, Mastrantonio, Carosso, Casazza, Contaldo, Rutigliano, Forte, Pesce, Vaccarezza. All.: Andrea Dossena.
Arbitro: Gabriele Scatena di Avezzano (Giacomo Monaco di Termoli e Marco Croce di Nocera Inferiore; IV: Clemente Cortese di Bologna).
Ammoniti Pro Sesto: 23’ pt Bruschi, 27’ pt mister Paci, 37’ pt Poggesi.
Ammoniti Pro Vercelli: 18’ pt Haoudi; 93’ Maggio.
Corner: 1-7.
NOTE - Serata dal classico clima invernale, freddo e umido (2°). Terreno in pessime condizioni. Pro Sesto in completo nero, Pro Vercelli tutta in bianco. Terna arbitrale in azzurro-nero. In tribuna, una trentina di supporter vercellesi. Prima del match, minuto di silenzio in ricordo di Gigi Riva. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”: queste parole di Primo Levi la Lega Pro celebra il Giorno della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto, apparse sui led luminosi di tutti i campi della Serie C NOW al fischio di inizio (avvenuto alle 18:32), al minuto 27 del primo tempo e, infine, in due occasioni della ripresa. Rec.: 0’+5’.
Dopo due sconfitte, inaspettate, consecutive e per giunta tra le mura amiche (e la miseria di 4 punti nelle ultime 5 partite), la Pro Vercelli di coach Dossena (5ª in classifica) era giocoforza chiamata ad una pronta risposta contro una delle squadre più deluse (non segna da 8 gare, non vince da altrettante) di questo torneo di Serie C/A 2023-24, non a caso occupante la penultima piazza: la Pro Sesto. La risposta non arriverà, così come nessun tiro in porta verso i legni sestesi.
TATTICAMENTE, la Pro di casa vede infatti il debutto sulla panchina del trainer che un anno fa sedeva su quella di via Massaua: Massimo Paci (che ha appena rilevato il collega Francesco Parravicini). Come modulo, il tecnico di Fermo sceglie un 3-5-2 abbottonatissimo e concentrato, con Del Frate tra i pali, Poggesi, Marianucci, e Luca Iotti terzetto difensivo; mediana con Toninelli, Bussaglia, Gattoni, Santarpia e Maurizii. Pacchetto offensivo con Niccolò Bruschi e Sereni. Nella Pro vercellese, alle prese (come tutti) con innesti e partenze di mercato cosiddetto ‘di riparazione’, anche se i tifosi dei Leoni sperano non sia di…diminuzione (ha da poco salutato Valentini, accasatosi al Crotone, club che corteggia anche Gianmario Comi; mentre è arrivato il portiere classe 2004 Davide Mastrantonio dalla Roma), Iezzi e lo stesso Comi sono squalificati, mentre Rodio e Louati, infortunati. E allora, mister Andrea Dossena opta per 11 non privo di novità. Con Sassi in porta, Frey (a destra), Citi e Camigliano (centrali) e Sarzi Puttini (sulla mancina) sono i 4 dietro; mediana ormai collaudata con Ilario Iotti, Santoro e Haoudi; attacco con Mustacchio (stavolta più centrale), Pannitteri (non Nepi, in panchina) e Maggio (sempre in fascia sinistra). In distinta c’è il rientrante Parodi.
LA GARA. Inizio (e non solo l’inizio) un po’ imballato da parte di entrambe con la Pro di casa più abbottonata e la Pro Bianca che manovra con più di qualche problema nel controllo della sfera (anche a causa del terreno apparso a dir poco gibboso). Al 3’ pt il bel cross conquistato in extremis dalla sinistra di Sarzi si tramuta in un assist per il portiere sestese Del Frate. La sensazione è che l’11 di Dossena, percependo forse una sorta di (presunta) superiorità tecnica nei confronti dell’avversario, non voglia però contemporaneamente incorrere nell’errore di scoprirsi troppo o di sottovalutare la squadra di Paci. Al 7’ pt Maggio va a terra in area e invoca invano il rigore. Al 10’ pt la prima azione gol è firmata Pro Sesto, col tiro in porta centrale da cross mancino di Bruschi, che invoca un tocco di mano. Gara che, nel primo quarto d’ora, è stata tutto tranne che spettacolare. Il primo angolo è bianco ed è concesso proprio al 15’ pt. Al 17’ pt Santarpia e Haoudi hanno qualcosa da dirsi, pochi secondi dopo è proprio Haoudi a beccarsi il primo giallo di giornata. La ragnatela tessuta da Paci per ora riesce ad imbrigliare le trame leonine. Al 22’ pt il traversone di Maurizii per Bruschi, crea apprensione nella fila bicciolane, ma il centrovanti sestese non riesce ad assesstare un tiro vincente. Di tiri, la Pro Bianca, invece, non ne ancora scoccati. Maggio è ben controllato, Mustacchio non ha ancora acceso il turbo, Pannitteri lotta, ma si vede poco, Santoro (oggi meglio in copertura, che in creazione) e Haoudi (spesso avulso) non hanno ancora pennellato una delle loro consuete illuminazioni. Tra i più in forma le due ali basse, Sarzi e Frey, con le loro volenterose sgambate sulle fasce. Sul versante opposto, la Pro Sesto appare più veloce nel trovarsi pronta a creare pericoli sull’out di sinistra. Così avviene al 27’ pt con il colpo di testa ravvicinato di Santarpia. Al 29’ pt Citi, ingannato da un rimpallo, perde palla in un duello con Bruschi: si crea così un’azione, che però poi sfuma la sua velenosità. Alla mezz’ora è dunque “tre pericoli a zero” a favore dei sestesi, con lo score però sigillato a reti inviolate. Non può certo bastare un cross di Frey al 32’ pt per soddisfare i palati sapienti e pazienti degli aficionado della squadra Bianca. La trama Pannitteri-Mustacchio (33’ pt) conduce al primo abbozzo di azione vera, ancorchè viziata da off-side. In questa fase è proprio Mustacchio a vestire la mattonella della punta centrale. Se possible, col fluire dei minuti, la sfida assume contorni ancor più soporiferi, interrotti solo da qualche isolato tentative di lampo del glorioso team piemontese. 42’ pt: Mustacchio, lanciato a rete tenta lo scavetto, ma era anche in questo caso in fuorigioco. 45’ pt: la stessa ala di Chiari tenta poi l’inzuccata su angolo, con sfera però abbondantemente alta, vero la curva del “Breda”. La prima, deludente, frazione termina qui.
RIPRESA. Si riparte senza cambi nelle due contendenti. Al 6’ st una insidiosa ‘fagiolata’ (non a caso, il Carnevale è iniziato al 28 gennaio e terminerà il 13 febbraio) nell’area vercellese viene sbrogliata in qualche modo dei centrali vercellesi. Certo che i tempi della impeccabile pelouse del “Breda” sono un lontano ricordo. Difficile davvero giocare bene su un terreno di gioco così “patatoso”. Al 9’ st Citi si fa male ed è necessario l’intervento dello staff medico della Pro Vercelli (poi rientra subito). La falsariga è la stessa del primo tempo: squadre che ci provano, ma di fatto, si annullano. Al 58’ Sereni si divora l’occasione sin qui più netta: Bruschi lo pesca a centroarea, tutto solo, ma la conclusione è altissima. Sarà quindi solo una fiammata (se avverrà) a cambiare l’inerzia di questa partita così soporifera. Al 60’ coach Dossena prova allora a rimescolare le carte: dentro Nepi e Parodi, per Citi e Frey. Proprio Nepi diventa punta unica, con più di un trequartista a supportarlo. A creare è invece sempre e solo la Pro Sesto, sempre sulla mancina, con i reiterate duetti Bruschi-Maurizii-Bussaglia. Santoro al tiro, poi Pannitteri che tira, poi sulla sfera si avventa Mustacchio, ma tutto sarebbe stato vano ancora una volta per off-side. Insomma, una gara da “vecchia C2” (e pure di quelle di bassa classifica). Di quelle da ricordare e ricordarsi per chi accenni a storcere il naso ai giorni nostri, dato che si veleggia in zona playoff di Terza Serie. Il ghiotto corner trasformato dai Leoni al 71’ sarebbe anche di quelli da insaccare, ma nessun giocatore bianco riesce purtroppo ad intercettare. Al 72’ è Pannitteri a salutare, per l’ingresso in campo di Petrella. Intanto, se da un lato Maurizii continua imperterrito a crossare (ma i compagni non riescono mai ad approfittarne), dall’altro è l’imprecisione/frettolosità dei tocchi a regnare sovrana in casa bicciolana. Dal 78’ è il danese Kristoffersen a rilevare Sereni nelle fila sestesi. A quindici minuti dalla fine, si guarda l’orologio dai cristalli liquidi ghiacciati per contare quanti minuti manchino dal fischio finale: troppi e intirizziti. Ci sarebbe infatti ancora tempo per creare tutto ed il contrario di tutto. E invece. Neppure sui calci d’angolo i Leoni riescono ad indossare un vestito vagamente minaccioso. Nel finale è comunque la squadra ospite a crederci di più. Proprio un cross di Maggio all’88’ e uno di Mustacchio poco dopo, attraversano l’area senza fortuna. A sfiorare maggiormente la marcatura è invece la Pro Sesto col missile di Bruschi all’89’ che impegna in distensione Sassi, a mettere in angolo, il primo (pensate!) a beneficio dell’11 di Paci. Nel recupero, saltate le marcature, le due challenger provano comunque il colpaccio a testa bassa. Ci credono, corrono, su ogni pallone, sono generose. Un fallo (con giallo) di Maggio crea un calcio di punzione a dir poco affollato al 93’, ma un fallo in attacco fa sfumare il tutto.
Finisce così, senza farsi male (e con nessun tiro dei Leoni statisticamente conteggiabile nello specchio della porta difesa da Del Frate). D’altronde, il viso scuro di mister Dossena a fine gara è l’esatta sintesi di una delle partite più deludenti della sua gestione da quando è alla guida della Pro Vercelli.
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