Serie C girone A
di Alex Tacchini
22 Dicembre 2023 18:36
Venerdì 22 dicembre 2023
Vercelli, Stadio “Silvio Piola” - ore 16:15
PRO VERCELLI-VIRTUS VERONA 0-0
FC PRO VERCELLI 1892 (4-3-3): Sassi; Iezzi (74’ Seck), Parodi, Camigliano, Sarzi Puttini (70’ Carosso); Haoudi (88’ Petrella), Santoro, Rutigliano (70’ Emmanuello); Mustacchio, Comi (70’ Nepi), Maggio. A disp.: Rizzo, Valentini, Da Pra, Gheza, Fiumanò, Contaldo, Niang, Condello, Pesce, Sibilio. All.: Andrea Dossena.
VIRTUS VERONA SRL 1921 (3-5-2): Sibi; Ruggero, Cabianca, Mazzolo (13’ st Danti); Daffara, Begheldo (73’ Toffanin), Mehic (13’ st Vesentini), Metlika, Manfrin (41’ st Ntube); Casarotto, Gomez (73’ Menato). A disp.: Zecchin, Voltan, Zarpellon, Ntube, Zigoni, Lodovici, Demirovic, Ambrosi. All.: Luigi Fresco.
Arbitro: Edoardo Gianquinto di Parma (Stefania Genoveffa Signorelli di Paola e Paolo Cozzuto di Formia; IV: Federico Tassano di Chiavari).
Ammoniti Pro: 56’ Camigliano, 89’ Maggio.
Ammoniti Virtus: 22’ pt Daffara; 69’ Begheldo, 90’ Menato.
Espulso Pro: il vice-trainer Olivi al 63’ per proteste.
Corner: 9-7.
NOTE - Giornata inizialmente soleggiata e inaspettatamente primaverile, con cielo terso, accarezzato dal Favonio (16°, poi 10°, a sole tramontato). Terreno in manto sintetico in ottime condizioni. Pro in classica divisa bianca e pantaloncini e calzettoni neri, Virtus in rossoblù e pantaloncini bianchi. Terna in azzurro-nero. Rec.: 1’+5’.
L’aveva detto chiaro e tondo, mister Dossena, in fase di preparazione di questa sfida, che la sosta natalizia arrivava “come oro” per la sua squadra. Quello che si è visto in campo in Pro-Virtus ne è stata in un certo senso, la logica conseguenza.
TATTICAMENTE, Bianche Casacche che – seppur alle prese con parecchie assenze per infortunio o presenze non al top di forma – riescono a scendere in campo con un 11 diverso da quello incerottatissimo visto ad Arzignano, a cui mister Dossena chiede di dare il tutto per tutto prima della sosta natalizia. Così, nel consueto 4-3-3, davanti a Sassi agiranno Iezzi (recuperato all’ultimo e con una autonomia tutta da verificare), Parodi, Camigliano e Sarzi Puttini (Iotti è squalificato). Santoro in cabina di regia, affiancato da Rutigliano e Haoudi. Comi centravanti, con Mustacchio e Maggio esterni d’attacco. La Virtus Verona del president-trainer-factotum Luigi “Gigi” Fresco, senza lo squalificato Faeso in difesa, gioca con un collaudato 3-5-2 che vede operare Sibi tra i pali, con Mazzolo, Ruggero e Cabianca e in difesa. Daffara e Manfrin sulle ali, con Begheldo, Mehic, Metlika mezzeali, con Demirovic in panchina. Pacchetto offensive compost dal duo Casarotto-Gomez. Il “cobra” Gianmarco Zigoni, l’ex di giornata (fu Bianca casacca nel 2012-13), parte dalla panchina.
LA GARA. Ad aprire le danze è il siluro (potente, ma alto) di Casarotto al 4’ pt. La Pro risponde creando un certo piacevole scompiglio grazie al cross dalla destra al 6’ pt di Haoudi, poi però l’azione sfuma in off-side. 12’ pt Iezzi svicola e cade in area finendo col braccio sul pallone. Il signor Edoardo Gianquinto di Parma giustamente non fa una piega (però poco dopo non concede ai bianchi un angolo palese). 17’ pt: Casarotto (migliore in campo nella prima frazione) conquista il primo corner della gara per i veronesi. Ne seguiranno altri tre a stretto giro di posta, non senza patemi per la retroguardia candida e sempre con Casarotto protagonista. Su colpo di testa di Gomez, Sassi respinge bene, ma sul tapin Cabianca spreca una occasione gigantesca. Su angolo (siamo sul versante opposto), il tocco di Sarzi Puttini è troppo blando. Corre il 31’ pt e di vere e proprie occasioni, la Pro (un po’ troppo leggerina e meno manovriera del solito) non ne ancora create. 37’ pt è il minuto della ciabattata di Manfrin (su calcio di punizione). 40’ pt: gran cross (dalla destra, ovviamente) di Mustacchio, su cui sul lato opposto dell’area si avventa Comi, che però manca l’aggancio con la sfera (che sarebbe probabilmente stato vincente) per un millimetro. 42’ pt: Haoudi, la sua staffilata è deviata in angolo. Sul quinto tiro dalla bandierina, però, la Pro si fa infilare da un contropiede che non ha avuto buon esito solo per la non precisione di tocco di palla dei rossoblù. Nel minuto di recupero, il lob da fuori area di Haoudi è troppo lontano dai pali per impensierire Sibi.
RIPRESA. La Virtus parte forte e costringe i Leoni a stazionare un po’ troppo nella propria area di rigore. Per buona sorte, la mira dei veronesi è ben lontana dalla precisione. La squadra di Dossena perviene al tiro al 51’ con Maggio, ma la conclusione del trottolino ex Fermana è troppo blanda. Al 52’ Comi va a terra, con palla lontana dall’azione, il referee fa l’indiano (e proseguirà nel percorso tracciato dali Apache sino a fine gara). Si vive di sprazzi, di potenziali errori, di individualità. Su una incuneata rossoblù in area, Sassi respinge, la sfera tocca il braccio di Parodi e anche in questo caso l’arbitro si gira dall’altra parte. La sensazione è che il primo che dovesse segnare poterebbe a casa i tre punti in palio. Non succederà. 55’: Rutigliano sbaglia mira. Poco dopo, si allunga vistosamente la maglia di Comi in area. La gara è alla pari, con movimenti tattici che cercano anche il cambiamento vincente, ma che puntualmente vengono ben neutralizzati (o, se volete, letti) dall’avversario. È al 66’ l’azione che vale il prezzo del biglietto: cross del solito Mustacchio (mvp dei Leoni) a cercare Comi, che aggancia con una mezza rovesciata spettacolare. La sfera, però, termina alta sopra la linea trasversale. Virtus che si chiude bene in difesa, Bianca che ci prova soprattutto con un Mustacchio tornato su livelli top. 75’: bene Maggio sulla mancina, Pro che ora accenna ad una maggiore pressione (o manovra). Due angoli su due tiri procurati dal subentrato Emmanuello. 83’: Cabianca fallisce un tocco sottoporta. Il referee non vede un allungamento di maglia (l’ennesimo) subita da Rutigliano, ma riesce ad ammonire Maggio per proteste. 90’: il siluro di Matlika non varia le sorti. 92’: la fagliolata sottoporta scaligera su angolo bianco, crea sì pericoli, ma non la rete attesa dalla sbandierante tifoseria della Ovest. 94’: la spizzata di Cabianca conferma la giornata sì per il difensore classe 99’ (ex Luparense, in Eccellenza) scoperto da Gigi Fresco.
Sarà l’ultima occasione della partita e di questo 2023. In fondo, con un punto sotto l’albero (data la spia della benzina accesa sul cruscotto dei Leoni) e una classifica così, un abbraccio forte forte a Babbo Natale (insieme ad una tazza di latte con biscotti allo zenzero e cannella) lo si può davvero dare da parte di tutti i tifosi della cara, vecchia Pro.
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