cerca

Piazza Cavour

Vercelli: le foto del flash mob contro la violenza sulle donne

“Libere di crescere, libere di sapere, libere di essere libere”

“Quando ci troviamo di fronte a una donna uccisa, alla vita spezzata di una giovane, a una persona umiliata verbalmente o nei gesti della vita di ogni giorno, in famiglia, nei luoghi di lavoro, a scuola, avvertiamo che dietro queste violenze c’è il fallimento di una società che non riesce a promuovere reali rapporti paritari tra donne e uomini. Bisogna trovare, come indica la Costituzione, un percorso, una via in cui le donne conquistino l’eguaglianza perché libere di crescere, libere di sapere, libere di essere libere”,

Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in questi giorni che, tra la morte di Giulia Cecchettin e la memoria delle vittime della violenza sulle donne, risultano molto tristi e gravosi per il nostro Paese. Quindi il suo pensiero è teso a spronare tutto il Paese affinché si esca dalle logiche di predominio, di patriarcato e di violenza sia essa fisica o morale, promuovendo quell’eguaglianza sostanziale che i nostri Padri costituenti hanno indicato. Anche Papa Francesco si è espresso in maniera netta e decisa indicando il cambiamento di rotta nella cultura e nell’azione di tutte le agenzie educative: “La violenza sulle donne è una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata alle radici. Queste radici crescono nel terreno del pregiudizio e dell’ingiustizia, vanno contrastate con un’azione educativa che ponga al centro la persona con la sua dignità.

Nella cornice di Piazza Cavour, sabato 25 novembre, in occasione della “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne” si è svolta la prima parte di un flash mob che si è concluso in Piazza Municipio con la partecipazione di tanti cittadini, molti giovani e famiglie intere. Tra i presenti anche alcuni volti noti della politica locale, sindacalisti e attivisti di alcune associazioni culturali a significare l’importanza del momento e la necessità di partecipare, di manifestare affinché la memoria possa costituire un impulso generativo di una cultura del rispetto delle donne, contro ogni forma di violenza. Questa giornata ricorre a pochi giorni dalla morte di Giulia Cecchettin che ha determinato un’onda emotiva molto forte e che aggiunge indignazione e sofferenza al dolore mai sopito per tutte le vittime di femminicidio.

In tutta Italia sono stati organizzati convegni, spettacoli, cortei, manifestazioni ed anche Vercelli ha risposto nella forma del flash mob, con l’intervento di alcuni cittadini che hanno dato lettura dei nomi di oltre cento vittime di femminicidio. Il tutto in un’atmosfera molto suggestiva, tra lampade rosse in mano ai manifestanti, a simboleggiare proprio le vittime, e l’allestimento degli allievi del Liceo artistico. Una coreografia molto simbolica ed intensa che ha messo in risalto anche il numero “1522”per le emergenze riguardanti proprio la violenza e le situazioni ad essa correlata ed il numero del Centro Eos Antiviolenza vercellese.

La manifestazione è stata organizzata da Coordinamento Provinciale Donne Anpi Vercelli, Amnesty International – Gruppo “Italia 93”  Vercelli, Emergency – Gruppo Vercelli, Cgil Vercelli e Valsesia, Cisl Piemonte Orientale, Uil Vercelli e Biella, – Spi Donne, Chiesa Evangelica Valdese Vercelli, Tam Tam Teatro.

Commenti

Condividi le tue opinioni su La Sesia

Caratteri rimanenti: 1500