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Questura

Vercelli: arrestato per droga un militare della "Scalise"

L'operazione della Squadra mobile

Arrestato per droga un militare della "Scalise".

La Squadra mobile di Vercelli ha portato a termine una complessa attività investigativa volta al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, che si è conclusa con l’esecuzione della misura cautelare in carcere a carico di un trentanovenne di origini pugliesi, militare dell’Esercito Italiano in servizio alla Caserma “Scalise” di Vercelli.

Il militare già dallo scorso maggio era sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia giudiziaria a seguito dell’arresto in flagranza per una singola cessione di stupefacente, dopo che era stato colto mentre cedeva ad una donna tre dosi di cocaina. Tale episodio è risultato essere solo uno di una lunga serie di cessioni di stupefacente che l'uomo aveva eseguito, che hanno trovato riscontro nel corso dell'indagine, coordinata dal Sostituto procuratore Rosamaria Iera.

Pertanto, alla luce delle numerose cessioni di sostanza stupefacente attribuite al militare (più di 40 accertate nel corso dell’operazione), nei giorni scorsi l’uomo è stato nuovamente arrestato in applicazione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari Cristina Barillari e, al termine delle formalità di rito, portato alla locale Casa Circondariale. Le indagini hanno consentito agli agenti della Questura far emergere una fiorente attività di spaccio da parte dell’arrestato il quale, forte del suo status di appartenente alle Forze Armate, aveva quasi monopolizzato il rifornimento di cocaina del capoluogo vercellese.

"Alla luce di questa sua presunta impunità, l’uomo aveva dato vita ad una articolata rete di rapporti clientelari nell’ambito dei quali avvenivano le cessioni - spiegano dalla Questura - Il militare era riuscito a consolidare nel tempo il legame con i clienti provvedendo a rifornirli abitualmente anche, verosimilmente, rassicurati da quanto lui dichiarava in merito alla propria impunità poiché, a suo dire, conosciuto e rispettato dalle Forze dell’Ordine e pertanto al riparo da ogni sospetto sui suoi traffici illeciti. Non solo la sistematicità degli episodi ma anche i luoghi ove si consumavano le cessioni erano sintomatici della spregiudicatezza dell’arrestato, che non ha esitato a porre in essere parte dei propri traffici anche all’interno della Caserma presso la quale prestava servizio e cedendo varie volte la sostanza stupefacente anche a suoi commilitoni".

Sono in corso da parte della Squadra mobile di Vercelli ulteriori accertamenti finalizzati a rivelare le eventuali responsabilità di altre persone coinvolte nel traffico di sostanza stupefacente a Vercelli. 

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