Cisl Piemonte orientale
20 Novembre 2023 10:39
Il manifesto creato da allievi e allieve di Villata
Gentile direttore, sull'onda delle emozioni suscitate dall'ultimo terribile episodio di femminicidio, come coordinamento politiche di genere della Fnp (Federazione nazionale pensionati) Cisl Piemonte Orientale abbiamo condiviso alcune riflessioni.
PER GIULIA, E PER TUTTI NOI.
L’omicidio della giovane Giulia, accanto al quale ricordiamo l’agguato mortale alla dottoressa calabrese delle ultime ore, ci fa riflettere sul fatto che ormai, nella società in cui viviamo, il femminicidio non è più un’emergenza, ma è diventato un fenomeno strutturale che dobbiamo affrontare, e combattere, quotidianamente, perché il rischio è, purtroppo, di assuefarci a queste tragedie
E non bastano leggi ad hoc, nei confronti delle quali le istituzioni si dichiarano spesso impotenti. Emblematico il caso dell’omicida scarcerato dopo 6 anni perché obeso e grande fumatore, perché nel carcere in cui era detenuto (cui sarebbe spettato il compito rieducativo) non poteva seguire una dieta adeguata; un caso del genere sarebbe addirittura grottesco, se dietro non ci fosse la tragedia della famiglia della convivente ammazzata.
Di fronte al dramma di Giulia e di tutte le altre donne di ogni provenienza ed età non possiamo non porci degli interrogativi:
• perché i giovani (e meno giovani) oggi non sanno più tollerare i fallimenti e le frustrazioni, ed un “No” diventa un motore scatenante violenza, in molti casi premeditata;
• perché le ragazze, che statisticamente hanno risultati scolastici più brillanti di quelli dei ragazzi, e le donne, che sono impegnate su più fronti in occupazioni lavorative e di cura, costituiscono drammaticamente l’anello debole della catena sociale, e si trovano esposte più facilmente di quanto non si pensi, ad atti di discriminazione, maltrattamenti e violenza, perpetrati proprio da chi sta, o è stato più vicino a loro;
• perché non siamo più capaci di educare al rispetto del prossimo, che presuppone un andare verso l’altro, uscendo dalla propria autoreferenzialità, che viene alimentata anche dall’uso estremo dei social media;
• cosa possiamo fare per stabilire un patto intergenerazionale che, attraverso azioni individuali e collettive, sostenga questi giovani così fragili e portatori di un disagio difficile da individuare, e aiuti le ragazze a riconoscere precocemente i segnali di pericolo negli atteggiamenti di chi sta loro intorno?
Papa Francesco ha detto che in ogni famiglia dovrebbero essere usate tre parole: “per favore”, “grazie “ e “scusa”. Forse potremmo cominciare proprio da qui.
Il coordinamento politiche di genere
della Fnp Cisl Piemonte Orientale
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