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Serie C girone A

Pro Vercelli beffata all'Euganeo

La squadra di Dossena punita dal Padova a 20 secondi dalla fine

Padova - Pro Vercelli

A punire la Pro nella prima parte di gara erano stati gli sviluppi di due calci di punizione del Padova (gran bella squadra, quella di Torrente) che tra il 20’ e il 25’ della prima frazione mandano a rete Varas (1-0) e Delli Carri (2-0): entrambi gli assist firmati da Radrezza – Il momentaneo 2-0 sembra aver già chiuso la gara, che però viene improvvisamente riaperta sul primo ed unico (sino a quel momento) tentativo vercellese verso la porta di Donnarumma – Così è il colpo di testa in torsione, di spalle di Sarzi Puttini al 35’ a siglare il prezioso 2-1 (sugli sviluppi di un corner trasformato da Haoudi) – Ripresa bella e combattuta, con la Pro spesso a testa alta in area a cercare il pari – Che arriva, meritato, all’88’ firmato da Comi, assistito da Haoudi – A beffare i ragazzi di Dossena è però l’incredibile 3-2 giunto a 20 secondi dalla fine con l’azione disperata dei padroni di casa finalizzata da Palombi al 95’ – Questa gara deve rappresentare una sorta di diploma per la squadra di Dossena, che dall’Euganeo sì non incamera punti, ma certamente una serie importante di dati e spunti positivi su cui basare il resto della propria stagione.

Foto: Gabriella Biasone e Stefano Zanello

 

Serie C Now 2023-24/Girone A: 14ª giornata

Domenica 19 novembre 2023

Padova, Stadio “Euganeo” - ore 14:00

PADOVA-PRO VERCELLI 3-2

PADOVA (3-5-2): Donnarumma; Delli Carri, Crescenzi, Perrotta (76’ Granata); Kirwan, Fusi (85’ Bianchi), Radrezza, Varas, Villa (67’ Favale); Bortolussi (67’ Palombi), Liguori (85’ De Marchi). A disp.: Zanellati, Mangiaracina, Leoni, Capelli, Calabrese, Cretella. All.: Vincenzo Torrente.

FC PRO VERCELLI 1892: Rizzo; Iezzi, Parodi, Camigliano, Sarzi Puttini; Iotti, Santoro, Haoudi (89’ Fiumanò); Rodio (80’ Condello), Nepi (61’ Comi), Maggio. A disp.: Ghisleri, Valentini, Carosso, Emmanuello, Gheza, Seck, Contaldo, Spavone, Rutigliano, Niang, Pesce, Sibilio. All.: Andrea Dossena.

Arbitro: Antonino Costanza di Agrigento (Giulia Tempestilli di Roma 2 e Simone Asciamprener Rainieri di Milano; IV: Edoardo Gianquinto di Parma).

MARCATORI: 20’ pt Varas (PD), 25’ pt Delli Carri (PD), 35’ pt Sarzi Puttini (PVC), 88’ Comi (PVC), 95’ Palombi (PD).

Ammoniti Padova: 43’ pt Delli Carri; 55’ Perrotta, 71’ mister Torrente, 75’ Fusi, 95’ Palombi.

Ammoniti Pro: 11’ pt Iotti.

Corner: 4-3.

NOTE - Giornata soleggiata, con temperature nella media stagionale (6-8°); terreno di gioco in buona condizioni. Spett.: 4.019 totali (1.755 paganti + 2.264 abbonati). Padova in bianco, Pro in nero, terna arbitrale in giallonero. In occasione della Giornata Mondiale delle Vittime della Strada 2023, su tutti i campi della Serie C NOW, prima del calcio d’inizio, osservato un minuto di raccoglimento. Rec.: 1’+5’.

 

L’unico club del Calcio Italiano Professionistico sinora rimasto imbattuto (e dal budget ben più pingue rispetto all’avversario) a caccia della lepre Mantova per il salto diretto in B, contro una giovine e sbarazzina squadra che si sta imponendo come sorpresa del girone (come trainer, gioco e uomini), ma reduce dalla peggior prestazione difensiva della stagione (e dall’andamento in trasferta decisamente migliorabile). Era il biglietto da visita di Padova-Pro Vercelli, tra i big-match della 14ª di andata, che non ha certo deluso le attese, seppur lasciando a bocca asciutta proprio sul più bello i supporter delle Bianche Casacche.

TATTICAMENTE, nelle fila biancoscudate (coach Torrente sposa il 3-5-2) Dezi è ko per influenza, Belli e Russini squalificati, mentre Kirwan - non convocato dalla Nuova Zelanda - è dunque presentissimo nell’11 titolare. L’ex Perrotta (che compare tra i candidati per la corsa al Leone d’Argento-Panathlon 2022-23, ndr) ha recuperato e prova tornare protagonista nella difesa dei padroni di casa. E allora: capitan Antonio Donnarumma (fratello di Gigio-Gianluigi) in porta; Delli Carri, Crescenzi e Perrotta sono i 3 dietro; Kirwan, Fusi (Cretella è in panchina), Varas (altro ex di giornata, 2 reti in 21 incontri in maglia bianca nella stagione 2019-20), Redrezza e Villa i 5 di mediana, con Liguori e Bortolussi a provare a far male là davanti. L’innovativo 11 bianco leonino di mister Dossena vede Matteo Rizzo tornare dal primo minuto tra i pali (Sassi è tra gli Azzurrini della U21); Iezzi, Parodi, Camigliano e Sarzi Puttini sono i protagonisti di una linea difensiva che ha molto da farsi perdonare dopo la nottata-no del derby. Mediana e attacco a sorpresa con Santoro playmaker, supportato da Iotti e Haoudi (e non Rutigliano). I tre frombolieri sono un Rodio coprente ‘inventato’ a destra (e non Condello), Nepi e Maggio, con Comi pronto a subentrare in panchina (e Mustacchio in tribuna per infortunio, così come il lungodegente Louati). Il 4-3-3, dunque, spesso si tramuta in un momentaneo 4-4-2 a copertura.

LA GARA. Tra il 3’ e il 4’ pt è il Padova a disegnare i primi pericoli, prima con Radrezza, quindi con Liguori (centrale e ben bloccato da Rizzo). Gara dai piedi buoni, che vede i Leoni giocare con una certa personalità e una imponente mole di duelli in mediana di notevole caratura tecnico-fisica, così come sulla trequarti difensiva vercellese. Al 18’ pt Maggio prova a capitalizzare un pallone che vaga nella difesa bianca dei veneti, ma la difesa di casa appare assai sigillata. Al 19’ pt la gara si accende per uno scambio Liguori-Haoudi. Ne seguente calcio di punizione, in cui Radrezza pesca intelligentemente Varas sul lato destro dell’area, il quale non si fa pregare a prendere in controtempo tutti e battere Rizzo con una gran botta (1-0). Il vantaggio accende il Padova, che fiuta di poter assestare la seconda rete della gara all’avversario. Due maglia bianche vanno giù in area al 22’ pt a cercar un penalty, ma il referee assegna fallo a favore dei piemontesi. Gara che si è innervosita. Sul secondo calcio di punizione-fotocopia, è il colpo di testa di Delli Carri al 25’ pt, ancora servito al bacio da Raddrezza a sancire il 2-0 per l’11 di Torrente, apparso superiore come concretezza e solidità in questi minuti centrali della prima frazione. Il doppio knock-out manderebbe in confusone chiunque e la Pro non ne è indenne. Rizzo si allunga a deviar la sfera su Delli Carri nel primo corner: corre il 28’ pt e il Padova gioca (per ora) che è una meraviglia, mentre i Leoni non possono far altro che leccarsi le ferite. Il guaio è che la Pro non abbia ancora neanche provato ad abbozzare un tiro verso la porta difesa da Donnarumma. Il primo angolo eusebiano è conquistato al 34’ pt. Viene trasformato da Haoudi, il quale disegna una palombella velenosa che cade al centro dell’area, intercettata dalla testa di Sarzi Puttini, che – spalle alla porta e forse con leggera deviazione di Kirwan o Perrotta – si gira e vede insaccarsi la sfera nell’angolino, dove Donnarumma non può nulla (2-1 al 35’ pt). A sorpresa (un tiro, un gol piemontese: ma il Padova sinora ne aveva subiti solo altri 2 in casa), la gara si è meravigliosamente riaperta. 38’ pt: Maggio per Rodio, palla sul fondo. Inerzia della sfida che ora ha ripreso maggiore equilibrio. È gara bella e ‘da altri tempi’: per chi c’era, assomiglia molto a quelle viste nella C unica degli Anni ’70. 40’ pt: Radrezza riprova lo scherzetto, stavolta servendo Kirwan su calcio di punizione, ma la sfera termina alta oltre la linea trasversale.

RIPRESA. Si riparte senza cambi: Sarzi Puttini si fa vedere con due incursioni nei primi minuti di frazione (sul secondo Donnarumma è costretto a smanacciare), poi è la fiondata centrale quasi rasoterra di Haoudi ad impegnare nuovamente Donnarumma a terra. Leoni scatenati e trasfigurati in questo avvio di tempo. Partita che si conferma intensa e godibilissima. 53’: Varas chiede il penalty per un tocco (quella di Torrente è la squadra con più rigori a favore del girone), ma  il signor Antonino Costanza di Agrigento è lì a due passi e lascia proseguire. 54’: Rodio per Iotti meraviglia, la cui bordata è deviate di unghia da Donnarumma. Pro vicinissima al pareggio. Lo stesso Iotti - salito in cattedra - ci mette una provvidenziale pezza in difesa due minuti dopo, su incursione ‘tre vs due’ di Liguori-Varas-Bortolussi. 57’: Raddrezza prova il tiro liftato strappa-applausi dal vertice dell’area destro, ma la sfera velleitaria termina alta. La Bianca (oggi nera) non molla e continua (ora sì) a far pervenire palloni in area offensiva. 61’: Comi entra per Nepi. 65’: Iezzi per Comi che in controbalzo virtuosistico da terra, spedisce la palla di pochssimo a lato. Ora la Pro gioca e si distende che è un  piacere per gli occhi. 68’: il calcio di punzione di Haoudi impegna Donnarumma in angolo. 69’: Comi lotta, mantiene la palla e si libera al tiro. La sfera però non ha la necessaria potenza per bucare la porta patavina. Nella fase centrale del secondo tempo è dunque la Pro (che sa anche mordere con falli intelligenti al momento giusto) ad avere nettamente il pallino del gioco. 73’: da corner, l’inzuccata di Perrotta è larga come mira. 75’: Fusi da tergo su Sarzi puttini, ammonite. 76’: Rizzo esce per rinviare, Fusi recupera palla e prova la rete “alla Dimarco”, che però non arriva. Ad alzarsi è anche la temperatura, con falli, tocchetti e falletti, soprattutto con Fusi, Liguori e Sarzi Puttini protagonisti, a spezzettare il gioco. All’80’ Dossena gioca la carta Condello per Rodio. Insomma: ‘chi non risica non rosica’. Padova sempre pericoloso, ma Pro che ora ha acquisito maggiore autostima in copertura. 84’: Fusi in evidenza, ma lo score per ora non varia. Muta invece all’88’ grazie al bel calcio di punizione per la Pro dalla destra, che vede nuovamente lo specialist Haoudi servire Comi in area. ‘Gianma’ è maestro nel saper controllare in un fazzoletto e battere Donnarumma per il 2-2 che a quell punto sembra rappresentare lo score finale. Meritatissimo per come le Bianche Casacche erano riuscite ad interpretare una gara difficilissima e in rimonta, su uno dei campi più difficili di tutta la Serie C. I complessivi 96 minuti sono stati infatti una vera lezione di calcio (grande l’uscita di Rizzo al 94’) e sembrerebbe un peccato se una delle due stupende contendenti non riuscisse a tornare a casa con qualcosa in tasca. Invece alla fine è solo il Padova ad esultare e veder premiato l’ultimo sussulto di tenacia, grazie l’azione disperata ma vincente al 95’ finalizzata da Palombi, che batte in diagonale l’esterefatto Rizzo per il 3-2 finale (rivedendo il tutto al ralenti, De Marchi per Kirwan che vede Varas, bravo a far filtrare per Palombi che si gira e trafigge). Si chiude così una partita che se da un lato proietta il Padova sempre più in alto (agganciato in vetta il Mantova, caduto al ‘Martelli’ col Trento, a quota 32), deve rappresentare però anche una sorta di importante diploma per la squadra di Dossena, che se dall’Euganeo torna senza aver incamerato punti, ha però acquisito una serie importante di dati e spunti positivi su cui basare il resto della propria stagione.

 

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