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Vercelli

"Calci, pugni, la testa contro il muro. Mi hanno salvata i miei bimbi"

L'appello di una donna dopo le violenze subite dal compagno tunisino

Violenza sulle donne

Picchiata per ore dal compagno, grazie ai suoi bambini è riuscita a scappare e ad arrivare in Italia dalla Tunisia.

È però venuta da sola, i figli ha dovuto lasciarli là. Lui, proprio per quelle violenze, era finito in carcere. «E nei giorni scorsi si è svolto il processo, quindi potrebbero averlo rilasciato… ho paura che torni in Italia e mi trovi. Non so come andrà a finire».

Chiara (nome di fantasia) ha ancora evidenti, sul collo, i segni di quel pestaggio: «Mi ha presa a calci e pugni, mi ha tirato per i capelli e mi ha fatto sbattere la testa contro il muro». La giovane donna adesso è ospite di un’amica: «Io voglio tornare a vivere qui – afferma – ma purtroppo non ho un lavoro e neppure una casa dove poter abitare in serenità e protetta con i miei figli, che adesso hanno tra gli 8 e i 13 anni. Ho già lavorato, a Vercelli, nel settore della ristorazione. Vi chiedo un aiuto…».

L'approfondimento sul numero de La Sesia in edicola venerdì 17 novembre

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