Serie C girone A
di Alex Tacchini
4 Novembre 2023 18:44
Il saluto ai tifosi (foto di Stefano Zanello)
Alla Pro Vercelli non riesce l’impresa di espugnare il “Sandrini” di Legnago – Alla rete di Mustacchio alla mezz’ora del primo tempo, il Salus ha risposto al 51’ con l’1-1 di Van Ransbeeck: lo score non cambierà più.
Sabato 4 novembre 2023
Legnago (VR), Stadio comunale “Mario Sandrini”, ore 16:15
LEGNAGO SALUS (3-4-1-2): Fortin; Motoc, Sbampato, Zanandrea; Muteba, Diaby (83’ Franzolini), Viero (69’ Casarotti), Mazzali (80’ Ruggeri); Van Ransbeeck; Giani (80’ Tabue), Rocco. A disp.: Businarolo, Tosi, Travaglini, Sambou, Sternieri, Rodella. All.: Massimo Donati.
PRO VERCELLI (4-3-3): Sassi; Iezzi (81’ Sarzi Puttini), Parodi, Camigliano, Rodio; Iotti, Santoro, Spavone (72’ Rutigliano); Mustacchio, Nepi (72’ Comi), Condello. A disp.: Rizzo, Valentini, Carosso, Emmanuello, Gheza, Seck, Contaldo, Forte, Niang, Pesce. All.: Andrea Dossena.
Arbitro: Adolfo Baratta di Rossano (Antonino Junior Palla di Catania e Michele Rispoli di Locri; IV: David Kovacevic di Arco Riva).
MARCATORI: 31’ pt Mustacchio (P); 51’ Van Ransbeeck (LS).
Ammoniti Legnago S.: 35’ pt Giani; 5’ st Muteba, 11’ st Diaby, 76’ Sbampato, 87’ Ruggeri, 94’ Franzolini, 97’ Van Ransbeeck.
Ammoniti Pro Vercelli: 16’ pt Santoro; 87’ Mustacchio.
Espulso Legnago S.: 40’ pt un componente la panchina del Salus per proteste.
Corner: 1-3.
NOTE - Giornata fredda e umida (12°), con cielo velato, poi tramutatosi in notturna. Terreno in buone condizioni. Su tutti i campi, osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime della alluvione in Toscana. Legnago in biancoazzurro, Pro in all black. Terna arbitrale in giallo nero. Rec.: 3’+7’.
Il buon Clint Eastwood avrebbe introdotto (e chiosato) il match tra Legnago e Pro Vercelli così: “…Quando un ex giocatore del Liverpool incontra un ex del Celtic, potrebbe scaturire un pareggio”. È in buona sostanza quello che è avvenuto alla 12ª giornata del Girone A di Serie C 2023-24, tra Legnago e Pro Vercelli, con le due compagini che alla fine hanno incamerato un punto che se da un lato non fa una grinza, lascia invece più di qualche rimpianto sul torpedone di ritorno verso Vercelli. TATTICAMENTE, nella distinta dei bianchi vercellesi mancano ancora Haoudi, Louati, Petrella e Fiumanò (per infortunio), a cui però si aggiunge all’ultimo anche Maggio (contusione rimediata nell’ultimo allenamento), mentre Camigliano ritorna abile ed arruolabile al centro della difesa a 4, dopo il turno di stop. E allora, l’ex mediano dei Reds (che ora allena la Pro) Andrea Dossena nel suo 4-3-3 schiera Sassi tra i pali. Difesa con Iezzi e Rodio esterni bassi, Parodi e Camigliano corazzieri centrali; mediana composta dall’uomo-ovunque Ilario Iotti, Santoro (play elegante) ed il generoso Spavone (preferito a Rutigliano); Mustacchio sornione ed insidioso, Nepi (a prendersi falli, lividi e gomitate) e trottolino Condello (a fare il vice-Maggio) sono i tre davanti. I padroni di casa del Salus (vincitore del Girone C di Serie D della scorsa stagione, me attualmente reduci da 3 sconfitte consecutive negli ultimi 3 turni) allenati dal trainer e… collega classe 1981 Massimo Donati (l’ex centrocampista di Atalanta, Milan, Parma, Torino, Samp e Celtic è infatti stato anche opinionista e commentatore tecnico per la piattaforma DAZN), vogliono smaltire prima possibile le tossine dell’ultimo turno (gol decisivo subito all’ultimo secondo su contestatissimo rigore contro la Pergolettese), ma non possono contare sugli infortunati Martic, Mbakogu, Zanetti, Baradji, Pelegatti, Hadaji e Buric e lo squalificato Noce. Svidercoschi (sinora 3 reti all’attivo) è dato non al massimo della forma. Il dato statistico parla di due attacchi entrambi da 16 reti nelle precedenti 11 giornate, di cui 5 messe a segno da capitan Daniele Rocco nelle fila dei veneti. E allora, nell’altrettanto (come i rivali) rimaneggiatissimo 3-4-1-2 (fisicamente assai prestante) Mattia Fortin è il portiere; Motoc, Sbampato (all’esordio stagionale), Zanandrea in difesa; Muteba, Diaby, Viero, Mazzali sono i 4 di mediana; Van Ransbeeck trequartista dietro alle due temibili punte Giani (più sulla destra) e Rocco (in mancina). 13 in tutto, dunque, gli assenti della partita nelle due formazioni. Mica poco.
LA GARA. L’incursione di Rocco viene subito murata dalla difesa ospite dopo 40 secondi. L’avvio è senza dubbio di quelli senza attese. Al 3’ pt ancora Rocco va sul fondo sulla mancina e crossa, ma Sassi esce in presa alta. Il primo angolo viene concesso al 5’ pt ed è di marca bianca, neutralizzato però dal ‘testone’ di Sbampato. La sensazione è che la squadra di Dossena voglia interpretarla da grande, senza strafare, né alcuna presunzione; molto concentrato e aggressivo è l’11 di casa. 8’ pt: Condello cross per Parodi che però scivola al momento della spizzata (in posizione favorevole) di testa, così la sfera – seppur toccata - termina sul fondo. La fase è di quelle in cui i Leoni iniziano a lottare su ogni palla, spesso vincendo duelli. Al 15’ pt Nepi conquista un fallo dal limite. Calcio di punizione centrale, con barriera foltissima su cui i due tiri consecutivi di Iotti si infrangono. Sul contropiede, Santoro è costretto al fallo tattico (e a subire relativo cartellino giallo), su Giani lanciato in attacco. 17’ pt: il n.10 Rocco si conferma per ora uomo migliore dei suoi, col tiro che impegna Sassi che si distende, para ma non trattiene, si accende un flipper pericolosissimo in area bianca, da cui però la Pro esce indenne non senza patemi. Il bello è che le due compagini riescano a raggiungere le aree avversarie molto velocemente, così poco dopo è la Pro a trovarsi di nuovo in avanti. Peccato che tra il 18’ e il 23’ in tre azioni, manchi la sufficiente precisione per poter far sbocciare qualche pericolo dalle parti di Fortin. Al 31’ pt la gara si sblocca ed è Mustacchio a segnare di testa la sua 5.a rete stagionale, capitalizzando il traversone al bacio di Rodio dalla mancina, con i padroni di casa a protestare per un lieve tocco del ‘Musta’ sulla schiena di Mazzali (0-1). I bianchi (oggi neri) giocano eleganti e a memoria, sebbene talvolta accusino le incursioni di risposta dei biancazzurri veronesi. Così Giani toccato in area da Iotti (in aggancio da tergo) chiede il rigore al 39’ pt, ma il referee prima nega il penalty (valutando l’intervento sul pallone) e quindi estrae il cartellino rosso per un componente la panchina del Salus. La Pro corre altri rischi tremendi di pareggio in questa fase, tipo l’azione terminata con Giani (Camigliano si immola sulla sfera) e Diaby (pallone sciaguratamente alto) al 43’ pt. Il signor Adolfo Baratta di Rossano lascia giocare, arbitrando all’inglese su ambo i versanti. 47’ pt: splendida azione Spavone-Nepi con l’attaccante dal codino che spara però fuori di pochissimo di prima intenzione rasoterra.
LA RIPRESA si apre con le mani nei capelli nella minuta ma sempre presente e generosa torcida di tifosi eusebiani del Club ForsaPro accorsi al “Mario Sandrini”: al 2’ st Nepi si divora sciaguratamente lo 0-2 quando si trova servito da Condello che – bravissimo – aveva fatto il break alla difesa momentaneamente disattenta della squadra del presidente Davide Venturato. La botta del centravanti vercellese – una sorta di rigore in movimento, col portiere battuto, già a terra - termina però incredibilmente fuori. Poteva essere il colpo del ko, invece apre ed aprirà enormi squarci di ripianto in casa piemontese. 5’ st Muteba falcia Santoro e si becca il giallo. Un minuto dopo (51’), il Salus pareggia. Botta da fuori di Giani, Sassi neutralizza distendendosi, ma sulla ribattuta c’è il tocco vincente di testa del belga classe 1994 Kenneth Van Ransbeeck (1-1 e ancora una volta, vale l’inesorabile legge del ‘gol sbagliato, gol subìto’). Ora la Pro si infiamma e attacca alla ricerca del vantaggio test’è perduto. Ne segue piuttosto una fase di gioco confuso e combattuto. 64’: la torre di Parodi non crea pericoli. Pregevole invece al 66’ il tiro liftato di destro che impegna Fortin. 72’: Dossena inietta forze fresche, con Rutigliano e Comi “in”, per Spavone e Nepi. È iniziato l’ultimo quarto d’ora del match, quello in cui un secolo fa capitan Ardissone e compagni si rimboccavano le maniche (venti anni prima di Valentino Mazzola nel suo Grande Torino) e iniziavano a far valere la superiorità fisica agli avversari. È il piano, mica poi tanto velato, anche dei ragazzi del 2023-24 di Dossena. Ora la sfera sembrerebbe iniziare a veleggiare con più frequenza dalle parti dei legni di casa, ma è solo una speranza. All’81’ la difesa bianca vede uscire Iezzi per Sarzi Puttini che si accomoda sull’out basso sinistro, con Rodio dirottato su quello speculare destro. La squadra ospite non trova le necessarie distensioni a cui ci aveva abituato (in alcune delle) gare precedenti, anche perché i biancocelesti si chiudono bene a riccio, senza rischiare praticamente nulla. Il piano leonino dunque non riesce ed è piuttosto il Legnago a tenere costantemente sotto scacco l’11 bianco. Restano così i sei minuti di recupero (dai ritmi però assai bassi) per tentare di scompaginare l’inerzia di questo match più deludente, che bello. Un traversone attraversa l’area biancazzurra senza trovare nessuna deviazione. Il Legnago stringe i denti. Il calcio di punizione al 95’ è l’ultima chance bicciolana. Iotti, per Rutigliano, è corner. Sulla trasformazione di Iotti, che tenta il gol direttamente dalla bandierina, Fortin va a terra, sul nulla di fatto di una sfera che per poco ‘non entrava’. L’ultimo lancio in avanti è allora di Sassi, con la sfera che termina tra le braccia del collega di casa. Finisce così, con un pareggio ineccepibile sul piano sportivo e che consente alla Pro Vercelli (così come agli avversari) di muovere – seppur di poco – la classifica. Dice il saggio: “…Chi si contenta gode, ma chi non si fosse mangiato delle occasioni gigantesche, avrebbe goduto ancora di più”.
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