Serie C girone A
di Alex Tacchini
24 Ottobre 2023 23:21
Il saluto ai tifosi (fotografie di Gabriella Biasone e Stefano Zanello)
Mantova superiore (e sprecone), ma Pro Vercelli che al “Martelli” lotta sino all’ultima goccia di sudore – In avvio, il tocco di braccio di Camigliano in area non viene valutato penalty dal referee - Un legno per parte (Burrai e Iotti), il rigore (ma il fallo sembrava fuori) parato da Sassi sempre su Burrai – A decidere è la ‘botta’ da fuori di di Mattia Muroni al 57’ – Poi al 61’ Camigliano si fa espellere per doppia ammonizione e la gara per le Bianche Casacche si fa ancor più in salita – I Virgiliani però non ne approfittano e rischiano così il pari sull’occasionissima in contropiede solitario di Mustacchio nel finale.
MANTOVA 1911 (4-3-3): Festa; Brignani, Suagher, Cavalli, Celesia; Muroni (90’ Galuppini), Burrai, Wieser (70’ Trimboli); Bragantini (90’ Fedel), Giacomelli (80’ Fiori), Mensah (80’ Monachello). A disp.: Sonzogni, Redolfi, Bani, Radaelli, Napoli, Panizzi, Argint, Castellani. All.: Davide Possanzini (squalificato, in panchina Andrea Massolini).
FC PRO VERCELLI 1892 (4-3-3): Sassi; Iezzi, Fiumanò (57’ Parodi), Camigliano, Rodio; Iotti, Santoro, Spavone (64’ Sarzi Puttini); Condello, Comi (64’ Nepi), Mustacchio. A disp.: Valentini, Rizzo, Emmanuello, Carosso, Contaldo, Gheza, Rutigliano, Sibilio, Niang, Forte, Seck, Pesce. All. Andrea Dossena.
Arbitro: Fabrizio Ramondino di Palermo (Matteo Paggiola di Legnago e Paolo Tomasi di Schio; IV: Fabio Rinaldi di Novi Ligure).
MARCATORE: 57’ Muroni (M).
Ammoniti Mantova: 19’ Mensah; 71’ Burrai, 91’ Celesia.
Ammoniti Pro: 27’ pt Iotti, 32’ pt Camigliano (1), 34’ pt Santoro; 61’ Camigliano (2).
Espulsi Pro: 61’ Camigliano per doppia ammonizione.
Corner: 5-0.
RIGORI (-) PARATI: Sassi (P) al 52’ su Burrai (M).
NOTE - Serata umida, ma non fredda (15°). Terreno in perfette condizioni. Pro in all-white, Mantova tutto rosso, terna arbitrale in giallo-nero. Rec.: 1’+5’.
Era sicuramente uno scontro di lusso, storico (quanti ricordi con l’Ozo e il “piccolo Brasile”) e alta classifica, quello infrasettimanale tra virgiliani e Leoni, perché al “Martelli” a sfidarsi sono Mantova, attualmente secondo in classifica (insieme alla Triestina) con una sola lunghezza di ritardo dal Padova capolista e Pro Vercelli, terza insieme a Triestina e Virtus Verona. Graduatoria certamente ancora assai fluida, però è comunque un bene che i giovani bianchi bagnati dal Sesia si trovino lassù, in attesa di una probabile rimonta in cotante zone (almeno) del L.R. Vicenza. Ne uscirà alla fine vittorioso il Mantova, che domina ben al di là dello score finale di misura, ma che – sprecando una mole di reti impressionante – ha tenuto viva una generosa Pro (con un uomo in meno) ed il match sino al 95’.
TATTICAMENTE, la squadra di casa, che non ha in panchina il suo mister Davide Possanzini perchè squalificato per condotta negativa nel post partita di Mantova-Novara (in sua vece, il vice Andrea Massolini), si posiziona in un 4-3-3 da assoluto turnover (in campo, contemporaneamente Celesia, Mensah, Wieser, Brignani, Cavalli, Bragantini e Giacomelli, match winner con il Novara di tre giorni or sono) con Festa tra i pali, con Brignani, Suagher, Cavalli, Celesia (e non l’acciaccato Panizzi, in panchina) nel pacchetto a 4 difensivo. Mediana a tre con Muroni, Burrai e Wieser; le tre punte sono Bragantini, Giacomelli e Mensah. Gli ex Redolfi e Bani partono dalla panchina, così come Fiori, Radaelli, Trimboli e Monachello. La squadra di Dossena - priva di Maggio per squalifica, Petrella, Louati e Haoudi per infortunio - schiera Sassi portiere nel 4-3-3 speculare a quello virgiliano. Difesa confermata con Iezzi, Fiumanò, Camigliano e Rodio. Centrocampo con il rientrante Santoro playmaker, con accanto Iotti e Spavone. Novità in attacco, con Comi per la prima volta dall’inizio, insieme alle due ali Mustacchio a destra e Condello sulla mancina.
LA GARA. Inizio di grande studio e rispetto reciproco, al piccolo trotto, quasi a far melina. Al 6’ pt la prima querelle, col Mantova che invoca (a ragione) il penalty per un palese tocco di braccio in area di Camigliano su cross dalla destra di Bragantini. Il referee, invece, opta per l’involontarietà e indica il calcio d’angolo della gara (si accende un breve capannello di protesta). Sugli sviluppi del quale, Sassi è costretto ad accartocciarsi sulla sfera. A fine gara (“…che la vostra squadra abbia vinto, perso o pareggiato”) occorre dunque ricordarci di offire un bello Stock 84 caldo caldo al signor Fabrizio Ramondino di Palermo. All’11’ pt la traversa “trema ancora”, quella colta dalla notevole bomba scagliata da appena fuori area da Burrai (con la palla che termina toma toma, cacchia cacchia tra le braccia di Sassi). È comunque sempre il Mantova a tentare di rendersi più pericoloso, mentre la Pro prova a capire come andare e scardinare. Lo fa al 14’ pt, quando il rasoterra di Iotti è potente, ma non sufficentemente preciso (di pochi centrimetri alla sinistra di Festa, però) per terminare in rete. Sfida sostanzalmente lenta, abbottonata, un po’ da fine Anni ’70, quando i segni X valevano di più, che vive di improvise fiammate (bei tempi, ai seru pùsè giùu, ma la Pro l’era tra i Diletant). Tipo quella al 22’ pt: bella iniziativa di Iezzi sul fondo per Condello, il tiro, da centroarea, cadendo a terra, è ribattuto: Pro pericolosa. Ora tocca al Mantova a provarci e lo fa al 24’ pt con il fendente da fuori, specialità di casa Burrai. Sassi (in giornata di grazia) però c’è e fa buona guardia. 25’ pt: il diagonale di Mensah (dopo azione ben orchestrata, palla al piede, a pochi metri sa Sassi) mette i brividi, ma c’era un fallo in area su Comi. Altro che pareggio da ambo i lati gradito: ora è solo questione di tempo e si ha la sensazione che il match si sbloccherà. I Leoni, in mediana, soffrono un po’ troppo, consentendo un po’ troppo i diretti colleghi di gestire ed imbastire, trovandosi spesso in un batter d’occhio a ridosso dall’area. 30’ pt: è sempre Burrai (migliore in campo di questo primo terzo di gara), stavolta su calcio di punizione (per fallo di Iotti, ammonito) a rendersi insidioso. La replica si registra due minuti dopo, con Giacomelli: stessa mattonella dal vertice dell’area Bianca sterna, stesso esito nullo (alto di un soffio). Seguono due azioni culminate con altrettanti colpi di testa di Suagher e Celesia. Il Mantova difende benissimo, spinge e costruisce con fantasia e naturalezza (ne sono esempio i due gialli a Camigliano e Santoro), Pro sicuramente concentrata, ma un po’ troppo statica per impensierire davvero i padroni di casa. 44’ pt: azionissima virgiliana a pochi secondi dal fischio della fine del primo tempo, con dribbling in area, tiro rimpallati e botta da fuori. Lo score però non varia e si va al riposo con la certezza che Dossena debba per forza cercare di tirar fuori dal cilindro qualche coniglio per evitare una seconda frazione da un pugno di mosche in mano.
RIPRESA e la Pro – se possibile - balla fatalmente ancor di più. Al 3’ st Mensah in luce, ma Camigliano devia in angolo. 51’: arriva il calcio di rigore per il Mantova negato in avvio. Sugli sviluppi di un corner, Bragantini viene atterrato da Santoro al limite dell’area (sembrava fuori), l’arbitro indica il dischetto, ma un superSassi ipnotizza Burrai, riuscendo altresì a neutralizzare la successiva conclusione sulla ribattuta. Ora è solo e soltanto Mantova, con Mensah che, scatenato, al 53’ si ritrova il pallone in area dopo un intervento di Sassi e ci prova con il destro, il pallone termina alto sopra la linea trasversale. Pericolosissimo il tocco a rete di Bragantini al 56’, palla in angolo. La Pro rischia davvero tantissimo. Sullo sviluppo, la gara cambia risultato. È Mattia Muroni (troppo libero) ad inserirsi centralmente dal limite e a trovare il corridoio giusto su cui Sassi, coperto, nulla può (1-0). Corre il 57’ e il risultato è giusto. 58’: la Pro risponde immediatamente con la clamorosa traversa colta di Iotti. Tutt’altra gara, dunque, nella ripresa. La partita, la squadra Bianca, la perde probabilmente al 61’, quando Camigliano già ammonito e colpevolmente non sostituito, riceve il secondo giallo e si dirige anzitempo negli spogliatoi, lasciando i suoi in 10. Stavolta, mister Dossena è stato lento “alla Paci” a leggere la situazione. Al 64’ Comi (generoso, ma non ancora al top) lascia spazio a Nepi. Dentro anche Sarzi Puttini (per Spavone, così ci si copre di più in mediana) e Parodi (per Fiumanò). 69’: Sassi (migliore in campo per gli ospiti) si supera ulteriormente cancellando un gol fatto su tiro a tu per tu di Bragantini. Il Mantova domina e il risultato non è corretto, ma i biancorossi non riusciranno a raddoppiare. Sassi è costretto ancora una volta ad uscire su Mensah al 74’. No, non è gran giornata per la squadra vercellese, che - sì mai doma - gioca, lotta con generosità, fa quel che può, ma si deve sportivamente inchinare a quella che, dopo stasera e non a caso, è la neo capolista (avendo il Padova impattato 0-0 col Renate). 79’: stessa sinfonia biancorossa, con Sassi in uscita disperata ma efficace su Mensah. All’84’ Mustacchio potrebbe poi fare il dolcetto-scherzetto clamoroso in contropiede solitario, ma alla fine si allunga il pallone quel tanto che basta per consentire l’uscita disperata di Festa, che nell’occasione accusa una botta. Paradossalmente, i Leoni appaiono certamente più insidiosi ora, che sono sotto e con un uomo in meno (al 91’ con un calcio di punizione bianco che crea un certo scompiglio in area). Il big match termina sull’1-0: lascia ai posteri la squadra vincente di Possanzini ad indossare la maglia di nuova numero uno del Girone A con 23 punti e - sul versante opposto - la certezza che la squadra di Dossena (nonostante la giovane età e reduce da 4 vittorie consecutive) ormai sia matura e da applausi, qualsiasi sia l’esito finale.
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