Serie C girone A
di Alex Tacchini
21 Ottobre 2023 19:00
Una fase della gara (fotografie di Marco Lussoso)
Corre il minuto 55 di una gara (quella tra Pro Vercelli e Pergolettese) che corre sui binari della parità: da quel momento in poi dalla ruota del ‘Piola’ escono una traversa ed una splendida rete della ritrovata punta dei bianchi che consente alla squadra di Dossena di centrare la sua quarta vittoria consecutiva.
F.C. PRO VERCELLI 1892 (4-3-3): Sassi; Iezzi, Parodi, Camigliano, Rodio (87’ Sarzi Puttini); Iotti, Emmanuello (55’ Rutigliano), Spavone (82’ Contaldo); Condello (55’ Petrella), Nepi (55’ Comi), Mustacchio. A disp.: Rizzo, Valentini, Carosso, Gheza, Seck, Fiumanò, Forte, Niang, Pesce. All.: Andrea Dossena.
U.S. PERGOLETTESE 1932 (3-5-2): Soncin; Arini, Piccinini, Tonoli; Cerasani, Artioli, Aucelli (76’ Andreoli), Figoli (76’ Caccavo), Capoferri (85’ Bozzuto); Caia (62’ Mazzarani), Piu. A disp.: Cattaneo, Lambrughi, Bignami, Jaouhari. All.: Matteo Abbate.
Arbitro: Mauro Gangi Enna (Matteo Gentile di Isernia e Antonio Alessandrino di Bari; IV: Saverio Esposito di Ercolano).
MARCATORE: 73’ Comi (PVC).
Ammoniti Pergo: 67’ Cerasani, 69’ Mazzarani.
Corner: 4-4.
NOTE - Giornata a tratti con cielo velato, a tratti soleggiato (20°), terreno in manto sintetico in perfette condizioni. Spett.: 774 (586 abbonati, incasso: 5.297 euro). Pro in divisa tutta bianca (chissà poi perché), Pergo in tradizionale gialloblù a strisce. Terna arbitrale in nero. Rec.: 0’+6’.
Da un lato, la Pro. Una delle cinque squadre del Girone A di Serie C che abbiano incamerato più punti in casa nelle 8 giornate precedenti (10, le altre sono Mantova, Padova, L.R. Vicenza e proprio la squadra ospite e sfidante gialloblù). Dall’altro, la Pergolettese che fuori le mura amiche di punti ne ha sinora raggranellati appena 3, ma dalla sua vanta una difesa meno perforata (-6 gol, rispetto al -9 vercellese). Entrambe, così diverse, così uguali (sia come linea verde, match vinti nel 2023-24: 4, sia come dato storico di militanza in C2: ben 24 stagioni) puntano ad un posto al sole nei playoff a fine stagione (14 e 13 i punti in classifica). Più rognosa, con possesso palla e concreta nel gioco la Pergo, più spettacolare ed imprevedibile (ma ingenua) la squadra bianca. Insomma, gli ingredienti c’erano tutti per una gara tirata, abbottonata e alla pari.
TATTICAMENTE, Pro priva degli squalificati Santoro e Maggio. Lo schema è l’ormai classico 4-3-3 ‘dosseniano’: Sassi tra i pali (tutto di verde vestito), difesa da destra a sinistra con Iezzi (a destra), Parodi, Camigliano e Rodio (sull’out sinistro). Mediana con Emmanuello al centro, con il biondo uomo-ovunque Iotti e l’ex Napoli Spavone a supporto; attacco con Nepi puntero centrale, Mustacchio a destra e l’ex Frosinone Condello sulla mancina, a tentare di far male alla porta del portiere gialloblù Soncin. Gli ospiti guidati in panchina dell’ex Matteo Abbate, si schierano senza poter contare su Felicioli, Bariti (infortunati) e Guiu, appiedato dal GS. Il 3-5-1-1 cremasco retroguardia a tre con capitan Arini, Piccinini (21enne difensore centrale goleador originario di Scandiano, con 4 reti - record attuale in Italia nel suo ruolo - ed un assist) e Tonoli. Centrocampo a 5 con Cerasani e Capoferri sulle ali, con Artioli, Aucelli e Figoli flessibili al centro. Pacchetto offensivo a due (1-1) composto dall’ex Verona e Livorno Caia (e non Mazzarani) e il ritrovato Piu (alla sua prima da titolare dall’inizio dopo il lungo infortunio).
LA GARA. 3’ pt: cross di Iezzi per Nepi che va a terra in area e guarda l’arbitro che però dice di no. Si inizia così: Pro sì manovriera, ma imprecisa; Pergo chiusa (a tratti schiacciata) sorniona ad attendere l’errore e cercare di ripartire. 9’ pt: Rodio dalla destra per Mustacchio, tocco di testa impreciso ad uscire sul fondo. Gara non bella e sonnolenta (il primo corner è al 13’) nei primi 15’. Dato che così non si sfonda, allora i Leoni provano ad arretrare di qualche metro, per cerare poi l’imbucata in avanti. La prima emozione avviene così al 17’ pt: Pergo ad un passo al gol. Azione bella dalla sinistra, spizzata dalla destra, quindi finalizzata da Piccinini che batte a rete, ma il tiro è centrale e Sassi è bravo a farsi trovare pronto al blocco a terra. 19’ pt: la Pro risponde col fendente di Iotti, deviato in angolo da Soncin. 20’ pt: Rodio fa tutto bene, poi però spedisce la sfera in via Tripoli. In questa fase, il centrale basso cremasco ex Sassuolo Piccinini non manca di mettersi in luce con le sue incursioni offensive. Al 22’ pt la sensazione è che la Pro non abbia ancora carburato per meriti dell’avversario, complice anche una certa lentezza di manovra (e di idee). Al 24’ pt Mustacchio si divora un gol già fatto. Spavone per Condello, assist dalla mancina, palla che libera Mattia a centro area, ma il tiro è da dimenticare. Una delle chiavi potrebbe essere proprio la velocità dell’ex partenopeo. Intanto, però, è ancora la squadra di Abbate a provare a far male, con Piu, appostato e servito a due passi dalla porta, un po’ decentrato sulla sinistra, scocca un destro che passa tra le gambe del diretto francobollatore Parodi, ma è ben neutralizzato da Sassi che si prende i giusti applausi. La Bianca prova ad aumentare i giri alla mezz’ora, ma è solo una folata. Dossena, in panchina, non è soddisfatto e studia mosse alternative. Arriveranno, efficaci, in seguito. 38’ pt: break di Spavone che dal fondo prima manda fuori tempo Artioli, quindi ferma la palla sulla linea dell’out, la sfera assiste Iotti, il cui tiro stavolta è insidioso e fuori di poco. Sin qui, l’azione più efficace del team di casa.
RIPRESA. Stesso spartito, stessi duelli con fasce sigillate, ma anche stessi errori e lentezze da ambo i lati. Intanto, il pubblico del “Piola” invoca a gran voce l’ingresso di Comi (e non solo). 53’: Condello riesce ad inventare un cross rasoterra dalla mancina che attraversa l’area, capita veloce sui piedi di Nepi, la cui conclusione a rete non passa certo agli annali. Dossena ‘ascolta’ lo stadio (non è un caso: il “Piola”, di calcio, ne mastica da 110 anni) e ne cambia tre al 55’: Comi, Rutigliano e Petrella per Nepi, Emmanuello e Condello. La gara cambia subito di inerzia. Improvvisa fiammata al 57’: Iotti pennellata per la testa di Comi che – troppo decentrato sulla parte sinistra della porta – riesce comunque con bello stacco ad incornare la palla e a spedirla fortissima sulla linea trasversale. Si tratta dell’occasione da gol più nitida della Pro (e sin qui, del match). Sin qui, la sensazione è che - come solitamente avviene - solo un episodio isolato (cercato o trovato) possa sbloccare questo genere di sfide. 60’: Piu - pescato solingo “come un pioecc” (*) in area - solo in area mette i brividi al ‘Piola’, ma ne esce solo un angolo. 64’: Petrella ci prova, ma è acqua fresca. Al 65’ ancora nessun ammonito sul cartoncino del referee. Iezzi spazza via un pallone sanguinoso, si vive su folate improvvise, che comunque stanno aumentando via via di pericolosità. Il primo giallo arriva al 67’ ed è comminato a Cerasani per fallo su Rodio. 68’: Artioli da 30 metri ci prova, Sassi controlla. Su punizione al 70’, Iotti tocca per Rutigliano, il cui sinistro è forte ma sostanzialmente fuori fuoco. Al 73’ la partita finalmente si sblocca: Petrella su corner dalla mancina assiste per la testa di Comi che si inarca, stacca, colpisce la sfera. Ne esce una traiettoria forte e precisa che riesce a superare Soncin (gol! 1-0). Il “Piola”, ancora una volta, aveva ragione. 75’: proprio Gianmario (che non segnava dalla scorsa stagione) è toccato duro alla testa sulla metà campo e costretto ad uscire momentaneamente con la borsa del ghiaccio a lenire il dolore. Ora è logicamente la Pergo a riversarsi più in avanti, spesso in maniera scomposta, alla ricerca del pari. 80’: Mustacchio col suo pallonetto ravvicinato sfiora il raddoppio. 82’: Contaldo “in” per Spavone. 86’: il neo entrato Bozzuto imbecca bene Piu in area, sfera spezzata in corner. 89’: la deviazione di Caccavo non impensierisce Sassi.
EPILOGO. 90’: Petrella a colpo sicuro da centro area, Soncin si supera da vero gatto e riesce ad evitare quello che a tutti sembrava già il 2-0. I 5’ di recupero quindi, rimangono di quelli col batticuore. 91’: Artioli, la bomba dal limite, Sassi mette da grande in angolo e si merita applausi e brividi allegati. Sul cui sviluppo è ancora Artioli ad artigliare, ma senza fortuna. Comi e Mustaccho in questa fase sono mediani aggiunti. 93’: Piccinini-Caccavo, poi sfera a terra per Sassi. Petrella va a terra e il recupero sarà di un minuto in più. Mazzarani fa quello che vuole, ma il traversone è fuori. La Pro è stanca e sta facendo forse troppo giocare, ma di secondi ne mancano ancora 60, col cuore in gola. Lo score non muterà. Finisce così, con l’ex ‘Robbiano’ ad esultare: la Pro centra la sua quarta vittoria consecutiva e ora vede la vetta da più vicino, grazie alle 17 lunghezze. La Pergo non ha certo demeritato (ed un pari non avrebbe scandalizzato nessuno), ma una rete ed un legno a favore della Bianca hanno sancito come i tre punti siano di quelli più che meritati per i ragazzi di Dossena, bravi ad aver letto una gara ad alto indice di difficoltà e diversissima dalla precedenti di questo sempre più avvincente torneo.
(*) = per chi non conoscesse il vernacolo vercellese, “vesi sul men pioecc” (“essere solo come un pidocchio”) è colorita e usatissima espressione per indicare un particolare stato di solitudine, in tono talvolta ironico, ma anche drammatico.
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