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Serie C

Coppa Italia: la Juventus Next Gen elimina la Pro

I Leoni sconfitti per 1-5 dai giovani bianconeri

Pro Vercelli Coppa Italia 2023

Coppa Italia di Serie C 2023-24

1° turno eliminatorio
Mercoledì 5 ottobre 2023
Stadio "Silvio Piola" - ore 18.30

PRO VERCELLI-JUVENTUS NG 1-5

FC PRO VERCELLI 1802 (3-5-2): Rizzo; Seck (68′ Iezzi), Fiumanò, Carosso; Rutigliano (68’ Mustacchio), Niang, Contaldo, Spavone, Gheza (85’ Sibilio); Pesce (68’ Petrella), Comi. A disp.: Sassi, Valentini, Parodi, Rodio, Emmanuello, Iotti, Forte, Santoro, Nepi. All.: Andrea Dossena.
JUVENTUS NEXT GEN: Scaglia, Maressa, Hasa (20' st Doratiotto), Nonge, Mbangula (35' st Turco), Ntenda (20' st Comenencia), Mancini (30' st Anghelè), Citi, Valdesi, Stivanello, Perotti (30' st Bassino). A disp: Daffara, Savona, Muharemovic, Cerri, Guerra, Damiani, Salifou, Turicchia. All.: Massimo Brambilla.

Arbitro: Jules Roland Andeng Tona Mbei di Cuneo (Davide Fedele di Lecce e Michele Fracchiolla di Bari; IV: Costanzo Cafaro di Alba-Bra).

MARCATORI: 8’ pt Gheza (P), 18’ pt Nonge (J), 42’ pt Mancini (J); 2’ st Nonge (J), 9’ st Mancini (J), 21’ st Mancini (J).
Ammoniti Juve NG: 34' st Mbangula, 39' st Comenencia.
Corner: 4-7.
NOTE - Serata calda (25°), cielo afoso; terreno in manto sintetico in perfette condizioni. Pro in 3ª divisa nera con inserti 'animalier' rossi e pantaloncini neri, Juve NG in bianco con fasce rosa tenue e inserti neri, terna arbitrale con completo nero e azzurro. Rec: 0’+3’.


In campo, ci sarebbe stato da vendicare il 2-7 inflitto in amichevole dalle giovani zebre ad una Pro incompleta ed in costruzione nel calcio agostano, score che fece (giustamente) preoccupare non poco in via Massaua. Impresa che è durata però solo un tempo.

TATTICAMENTE, per mister Dossena, la Coppa Italia di C è occasione ghiotta per 'rompere' la routine degli allenamenti e soprattutto testare all'opera molti giovani nella rosa (media 21 anni in campo) a scalpitare e la tenuta fisica di capitan Comi, in campo dal primo minuto. E allora, ecco che l'ex tecnico del Renate mette in campo una inedita difesa a tre che vede Matteo Rizzo tornare tra i pali e davanti a lui il trio Seck, Fiumanò e Carosso (da rivedere); mediana flessibile a 5 con Niang, Contaldo, Rutigliano, Spavone e Gheza; i due puntero sono Pesce e Comi. Juve NG col 3-5-2 di coach Brambilla (torna a giocare la Coppa Nazionale dopo aver perso lo scorso anno la finale contro il L.R. Vicenza), in cui le due punte sono Mbangula e uno scatenato Mancini (la media bianconera in campo è di 19,8 anni). 

LE AZIONI. 2' pt Mancini in rovesciata spettacolare (alta) non punisce una disattenzione di Rizzo; al 4' pt risponde Comi con un colpo di testa fuori di poco. 7' pt: Juve che fa il tiro al bersaglio in area, ma la sfera non entra. All'8' pt Filippo Gheza, sugli sviluppi di un angolo dalla destra, ti inventa il 'tiro del mercoledì di Coppa' e perfora Scaglia, invano proteso sulla sua mancina (1-0). 18' pt grande azione di Nonge che si beve Niang, si allarga abbondantemente sulla sinistra, da dove riesce a scoccare un eurogol che fa il paio con la prodezza di Gheza (1-1). 22' pt Spavone chiede il rigore, il signor Mbei di Cuneo dice platealmente di no. 24' pt Valdesi impegna Rizzo, bravo a mettere in angolo. Al 29' pt Mbangula si mangia una rete a tu per tu con Rizzo. Gara frizzante, come e più di un'amichevole sbarazzina. La Pro non riesce però di andare al riposo sul pareggio. Al 42′ pt è infatti Mancini (Tommaso, non Henry) a suonare le note della Pantera Rosa per gli ospiti, insaccando il momentaneo 1-2 juventino, approfittando della ingenua attesa di un fischio della retroguardia bianca, per un presunto fallo su Carosso nell’area opposta.

Se nella prima frazione i Leoni se la sono dunque giocata ad armi pari, nella ripresa affiora invece tutta un’altra gara, più cinica e spietata, con la Juve che con pochi tocchi e in altrettanti minuti chiude velocemente la pratica, facendo riaffiorare (solo parzialmente, questa era una ‘Pro2’, anzi ‘3’) i fantasmi di meno di due mesi fa in casa vercellese. Al 2’ st Nonge si incunea e va in doppietta per un 1-3 che sarà score tutto meno che definitivo. Al 9’ st, infatti, anche Mancini va in doppietta, trasforma dal dischetto il penalty (per fallo di Seck in area) che vale l’1-4 (il suo tiro, per poco non rompe la rete). La gara potrebbe chiudersi qui ed invece i giovani bianconeri continuano (giustamente a giocare): è il 66’ e Mancini, ancora lui, è abile ad insaccare l’1-5 (e la sua tripletta), approfittando di una maldestra ‘apparecchiata’ di Gheza. Pro sulle gambe, ora si tratta solo di non replicare la precedente debacle (al 34’ st, poi, il referee non dà una mano non assegnando un penalty apparso netto per irregolarità regolamentare su Comi in area, poi la zuccata di Fiumanò avrebbe meritato miglior sorte). Così sarà, ma anche stavolta, il divario tecnico e fisico (non tattico) tra le formazioni è apparso quantomeno palese. Di sicuro, c’è un dato: che il feeling tra il club vincitore di sette scudetti e la manifestazione coccardata non sia mai sbocciato in 131 anni di storia bianca.

 

 

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