Vercelli e Chivasso
di Robertino Giardina
29 Settembre 2023 08:11
Nella giornata di giovedì 28 settembre sono stati celebrati i funerali di tre delle cinque vittime dell’incidente sul lavoro avvenuto sulla linea ferroviaria Torino-Brandizzo nella notte tra il 30 e il 31 agosto.
Tutta la comunità vercellese in questo momento di addio alle vittime si è stretta attorno ai parenti in un abbraccio spirituale di vicinanza e affetto. La giornata è stata quella della proclamazione del lutto regionale: “Un gesto simbolico, con il quale la Regione desidera esprimere il cordoglio e la vicinanza del Piemonte alle famiglie delle vittime e alle loro comunità per la grave tragedia che li ha colpiti”. Una decisione fortemente simbolica alla quale ha fatto seguito la presenza alle cerimonie funebri di alcuni rappresentanti delle Istituzioni politiche regionali e locali.
Nella chiesa di Sant’Antonio, nel quartiere “Isola” di Vercelli, è stato celebrato il funerale di Giuseppe Saverio Lombardo. La chiesa era gremita di parenti ed amici che hanno dato l’ultimo saluto a Giuseppe, il più anziano del gruppo degli operai. Nell’omelia di don Massimo Bracchi alcuni passaggi significativi hanno evidenziato la gravità dell’incidente: “Quello che è accaduto è una sventura che ha toccato il cuore e la vita di tutti gli italiani, e di tutte le persone a loro care. Loro continuano a volervi bene, ora sono tutti in cammino verso la luce, verso la pace”. Poi don Massimo ha ricordato la figura di Giuseppe “persona buona, dagli occhi limpidi. Però doveva essere un guerriero: perché aveva intrapreso questo lavoro rischioso, combatteva per la sua famiglia. Adesso non deve più lottare, adesso deve vedere sempre meglio la luce verso la quale sono tutti e cinque incamminati, quella luce che dà serenità e pace”. Tra le autorità civili e militari erano presenti il presidente della Regione Alberto Cirio, il sindaco Andrea Corsaro, il presidente della Provincia Davide Gilardino e la vice Prefetto Cristina Lanini.
Nel pomeriggio di giovedì, nel Duomo di Vercelli la comunità si è stretta attorno al feretro e ai familiari di Michael Zanera. Tanti gli amici, i parenti e i cittadini che hanno voluto partecipare al cordoglio per una strage che resterà nella storia del nostro paese. “Sarai per sempre nei nostri cuori: non ti dimenticheremo mai” è stato il messaggio di amore impresso nello striscione posto sul sagrato del Duomo che ha accolto la salma di Michael. Anche in questa occasione le autorità civili e militari hanno voluto far sentire la loro vicinanza; tra esse erano presenti l’assessore regionale Marco Gabusi, il sindaco Andrea Corsaro, il vice presidente della Provincia Alessandro Montella e la vice Prefetto Cristina Lanini. Michael era originario dell’Isola, ma si era trasferito da poco a Borgo Vercelli, cittadina rappresentata dal sindaco Mario Demagistri. Le esequie sono state officiate da don Roberto Tornielli e don Andrea Passera. Quest’ultimo nel diffondere un messaggio di speranza per tutti ha indicato nella Croce l’unica via per superare questo momento, quella stessa Croce che Michael aveva visto nei bagliori di una saldatura e documentato in un post pubblicato sui social. Così nelle parole di don Andrea: “La Croce ci permette di sperare che per Michael non sia tutto finito così! Ma grazie alla Croce di Cristo possiamo sperare che Michael risorga e venga accolto dalla misericordia di Dio in paradiso, nella vita eterna. La Croce ci dice che l’ultima parola non è mai della morte, del buio, della disperazione, ma sempre della vita, della speranza, della luce”. L’uscita del feretro è stata contornata dal lancio di palloncini tra un lungo e commovente applauso, con in sottofondo la canzone di Eros Ramazzotti “E’ per te”.
Una ferma richiesta di giustizia arriva dalle parole di don Davide Smiderle, parroco del Duomo di Chivasso dove ha avuto luogo il funerale di Giuseppe Aversa: «Un’immane tragedia per la quale c’è l’obbligo assoluto di fare chiarezza sulle responsabilità». Il funerale di Giuseppe è stato officiato tra la commozione ed il cordoglio di una comunità sgomenta per quanto accaduto. Il Duomo ha raccolto tantissimi amici e cittadini comuni che, insieme alle autorità militari e politiche, hanno portato il loro affetto ai parenti di Giuseppe; questi erano riconoscibili tra la folla per la maglietta con la foto di Giuseppe sotto la scritta “Sempre nel cuore”. Tra i presenti Gianluca Gavazza vicepresidente del Consiglio regionale e l'assessore regionale Fabrizio Ricca con i sindaci di Chivasso e Borgo d’Ale. L’indignazione che ha accompagnato questa terribile strage ha preso forma in un manifesto posto dietro la bara: "No, non si può morire così nel 2023. Prego per questi cinque ragazzi che sono morti sul posto di lavoro in un modo atroce. Orribile! Sono vicino ai familiari delle vittime, chi ha sbagliato deve pagare. Il mondo del lavoro oggi è uno schifo. Tutto per ridurre i costi e per il Dio denaro giocano con la vita delle persone. È ora di dire basta, non deve più succedere". Un pensiero a firma di “un ex dipendente Fiat” con il quale si è voluto esprimere non solo sdegno, ma anche la richiesta che incidenti sul lavoro come questi non si ripetano mai più.
Nel fine settimana sono previsti i funerali degli operai Kevin e Giuseppe. L’ultimo saluto a Kevin Laganà verrà dato nel Duomo di Vercelli con il funerale previsto alle ore 9:30 di sabato 29 settembre, mentre le esequie di Giuseppe Sorvillo saranno celebrate alle ore 11 di venerdì 29 settembre nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Brandizzo.
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