Serie C girone A
di Alex Tacchini
24 Settembre 2023 22:57
Una fase dell'incontro (foto di Stefano Zanello)
Domenica 24 settembre 2023
Caravaggio (BG), stadio Comunale - ore 20:45
ATALANTA BERGAMASCA CALCIO U23 (3-4-1-2): Vismara; Solcia, Bonfanti, Bernasconi; Palestra (80’ Mora), Sidibe (56’ Chiwisa), Awua, Ceresoli; Mallamo (88’ Pagani); Di Serio (88’ Italeng), De Nipoti (56’ Cortinovis). A disp.: Gelmi, Avogadri, Berto, Mendicino, Capone, Roaldsoy, Colombo. All.: Francesco Modesto, squalificato (in panchina: Giuseppe Biava).
FC PRO VERCELLI 1892 (4-3-3): Sassi; Iezzi, Parodi, Camigliano, Sarzi Puttini (57’ Rodio); Iotti (67’ Comi), Santoro, Contaldo (57’ Emmanuello); Condello (57’ Niang), Nepi, Maggio. A disp.: Valentini, M. Rizzo, Carosso, Haoudi, Gheza, Fiumanò, Rutigliano, Sibilio, Forte, Seck, Pesce. All.: Andrea Dossena.
Arbitro: Cristiano Ursini di Pescara (Lorenzo Chillemi di Barcellona Pozzo di Gotto e Thomas Storgato di Castelfranco Veneto; IV: Giovanni Matteo di Sala Consilina).
MARCATORI: 4’ pt Bernasconi (AT), 41’ pt Mallamo (AT).
Ammoniti Atal.: 17’ pt Sidibe, 20’ pt Mallamo; 80’ Cortinovis, 84’ Vismara.
Ammoniti Pro: 52’ Santoro.
Corner: 2-7.
NOTE - Serata con temperatura gradevole (20°). Terreno in buone condizioni. Atalanta in maglia originale nerazzurra, Pro tutta in bianco. Terna arbitrale in arancionero. Prima del match, minuto di raccoglimento in onore dell’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, scomparso il 22 settembre 2023. Rec.: 1’+ 5’.
Come in tutte le ‘prime volte’ (mai Pro e la neonata Atalanta U23 si erano potute trovare di fronte: la formazione Under 23 degli orobici ha infatti appena fatto capolino nel girone A della Serie C, determinando - tra l’altro - lo spostamento della Juventus Next Gen nel girone B) si espone tradizionalmente il fiocco fuori dalla porta. La speranza dei tifosi dei Leoni logicamente era che la coccarda non fosse nerazzurra, e invece. Si gioca al “Comunale” di Caravaggio (BG), dove l’Atalanta U23 si è trasferita dopo aver disputato le prime partite a Gorgonzola.
TATTICAMENTE, nella squadra del direttore sportivo Fabio Gatti, ex centrocampista di Serie A, privo dell’ex capitano dei bianchi Masi (squalificato dopo il rosso nell’ultima partita contro il Renate), il secondo grande ex di giornata ovvero mister Francesco Modesto (…’rumorosamente’ in tribuna perché squalificato: al suo posto, il vice Biava), nel suo 3-4-1-2, davanti al portiere Vismara posiziona Solcia, Bonfanti e Bernasconi; Sidibe e il terzo ‘ex leone’ Awua agiscono in mediana, con Palestra (gran primo tempo) e Ceresoli sulle fasce. Capitan Mallamo trequartista, alle spalle di De Nipoti e Di Serio (e non Italeng, rimasto in panca). In casa Pro (che dopo la prima vittoria stagionale in casa contro il Lumezzane non è più riuscita a trovare i 3 punti) coach Dossena, davanti a Sassi schiera Iezzi, Parodi, Camigliano e Sarzi Puttini (alla sua seconda da titolare); mediana con Iotti, Santoro e a sorpresa Contaldo (non Haoudi, che ha accusato problemi in fase di riscaldamento, o Emmanuello); Condello, Nepi e Maggio sono i tre puntero (Mustacchio, Petrella Louati e sono fermi ai box per problemi fisici, con Spavone assente per squalifica, dopo il rosso con la Pro Sesto).
LE AZIONI. Si inizia (a Caravaggio) facendo un enorme in bocca al lupo al trainer della Pergolettese Matteo Abbate (già bianca casacca nella stagione 2012-13) prontamente assistito col defribillatore dal personale medico dello stadio di Vicenza lì a due passi, dopo essersi improvvisamente accasciato a terra mentre - al 36’ pt - protestava vibratamente col IV uomo durante il match con il Lanerossi. Trasportato dopo almeno tre minuti di forte apprensione all’ospedale dal Menti di Vicenza, le sue condizioni – costantemente monitorate - sembrano essere sotto controllo. Tornando al “Comunale” della cittadina bergamasca, si mette però subito male per le bianche casacche, quando il destro angolato di Lorenzo Bernasconi (proprio il sostituto di Masi), a chiudere un triangolo con un siluro forte preciso in diagonale, trafora improvvisamente Sassi (1-0). La circostanza costringe i Ragazzi di Dossena a vedere di che pasta siano fatti, quando la strada si fa in salita. Al 9’ pt bella (e doppia) iniziativa dei nerazzurri in pressione sulla destra, prima con l’esterno di mediana di spinta Marco Palestra (che in fascia fa quello che vuole: ci sbilanciamo, il ragazzo farà strada) e poi con Solcia. Stessa solfa nei minuti successivi, dove la squadra di Modesto sta letteralmente insegnando calcio. La giovane Dea sopravanza come ritmo, fisico (soprattutto in altezza), tecnica e tattica. Insomma, un bel guazzabuglio per i vercellesi. 13’ pt: Sidibe si mangia il possibile 2-0 (e si ripeterà 100 secondi dopo), al termine di uno schema che inizia a rappresentare un incubo per la retroguardia bianca, davvero in enorme affanno. La Pro si fa vedere per la prima volta al quarto d’ora con una azione isolata di Matteo Maggio dalla mancina, anche se il tuo tiro dal limite è respinto lateralmente da Vismara. Poi – due minuti dopo (17’ pt) - ancora Maggio libera Contaldo al tiro dal limite, però rimpallato. Al 17’ pt rifila un pestone a Iotti e viene ammonito; stessa sorte poco dopo per capitan Mallamo. Se risposta doveva esserci, c’è stata. 22’ pt: Di Serio, imbeccato da Sidibe, viene chiuso benissimo da Camigliano.
La Pro – ed è un aspetto fondamentale – riesce a ragionare, provando (merito di Dossena) a leggere la gara (assist in avanti più a palla alta, dato che i duelli non vengono spesso vinti), soprattutto in mediana. 26’ pt: il mancino di Bonfanti viene respinto dalla difesa candida, sugli sviluppi del primo corner di serata. 28’ pt: i Leoni creano buon scompiglio in area orobica, ma alla fine Maggio (nettamente una spanna sopra ai compagni) viene contrato sul più bello. 29’ pt: De Nipoti tiro a giro, però alto. Gara bella, godibile, sincera e anche un po’ ingenua. 33’ pt: grande azione personale firma Di Serio che si beve tutta la difesa e perviene al tiro: fuori mira. Se non fosse che sono i nostri avversari, è un piacere per gli occhi vedere giocare la squadra di Modesto. La Pro però ce la mette tutta e il colpo di testa di Nepi (centrale), assistito da Condello al 35’ pt ne rappresenta una dimostrazione. È in avanti, che l’11 vercellese soffre di più. Il primo corner dalla Pro viene concesso al 37’ pt, replicato poco dopo senza però alcun esito. Gli ospiti collezionano qualche calcio di punizione nella fase finale di frazione, nulla più. 41’ pt: è Mallamo su calcio di punzione da lunga distanza sulla destra a battere per la seconda volta Sassi (non immune da colpe: la sfera attraversa l’area, senza che alcun giocatore riesca ad intervenire) ed ora è 2-0 (meritato) per i nerazzurri. 43’ pt: Sibile, missile centrale, Sassi blocca. Ora la Bianca accusa il colpo e non vede l’ora del duplice fischio per provare a riordinare le idee durante il break.
Ripresa. Non ci sono sostituzioni, l’unica è sperare che il gran ritmo atalantino venga prima o poi a calare di batterie (ma non succederà). 3’ st: Maggio (bravissimo a dannarsi l’anima, ma troppo prevedibile, cercare sempre lui) per la testa di Contaldo, la cui incornata non impensierisce Vismara. I Ragazzi in bianco hanno iniziato con gran voglia, ma di pericoli per la porta nerazzurra, neppure l’ombra. Al 57’ i due trainer cambiano e iniettano forze fresche: Chiwisa e Cortinovis per l’Atalanta, Rodio (per Sarzi), Niang (per Condello) ed Emmanuello (per Contaldo) nella Pro Vercelli. Dal 67’ Comi rileva Iotti. Improvvisa fiammata atalantina al 70’: Cortinovis assist Solcia, la cui bordata va a conficcarsi sul palo alla destra di Sassi, che viene salvato per pochi millimetri. 72’: in mediana Rodio rischia il giallo su Mallamo, il referee fa finta di nulla. 74’: Matteo Maggio si meriterebbe di più, dopo che – liberatosi – lascia scoccare una botta, fuori di poco. 78’: Santoro, spalle alla porta, ci prova in semirovesciata, sugli sviluppi di un corner. 83’: Maggio per Emmanuello, la spizzata di testa è alta. 84’: bella combinazione Comi-Nepi, la palla partorisce solo il 7° angolo (improduttivo). Finisce così, all’inglese per i padroni di casa, con il gesto del “giù il cappello” ad una delle società più virtuose in campo calcistico europeo. Alla Pro non resta che ingoiare ed imparare. Una cosa è certa: Stasera, a Caravaggio, sono riapparsi (a tratti) i fantasmi emersi nel precampionato. In attesa di recuperare gli infortunati, occorre svegliarsi in tutti i sensi, prima possibile.
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