Serie C
di Alex Tacchini
10 Settembre 2023 21:14
La formazione della Pro (Foto: Stefano Zanello e Gabriella Biasone)
Serie C Now 2023-24/Girone A: 2ª giornata
Stadio “Città di Meda-Mino Favini” (Meda - MB)
Domenica 10 settembre 2023, ore 18:30
RENATE (4-3-3): Fallani; Amadio (59’ Nicolini) Auriletto, Possenti, Bracaglia; Garetto (59’ Baldassin), Esposito (57’ Gasperi), Currarino (74’ Procaccio); Rolando, Sartore (80’ Tremolada), Sorrentino. A disp.: Ombra, Alcibiade, Mondonico, Ciarmoli, Gobbo, Bianchimano. All.: Massimo Pavanel.
PRO VERCELLI (4-3-3): Rizzo; Iezzi, Fiumanò, Camigliano, Rodio; Iotti (79’ Louati), Emmanuello, Santoro (54’ Haoudi); Petrella (54’ Condello), Nepi (79’ Comi), Maggio (88’ Carosso). A disp.: Valentini, Spavone, Contaldo, Gheza, Rutigliano, Niang, Parodi, Seck, Pesce, Sarzi Puttini. All.: Andrea Dossena. Arbitro: Andrea Zoppi di Firenze (Andrea Rizzello di Casarano e Carlo De Luca di Merano; IV: Michele Delrio di Reggio Emilia).
MARCATORI: 60’ Condello (P), 92’ Baldassin (RE). Ammoniti Pro: 22’ pt Santoro; 62’ Fiumanò. Corner: 7-3. NOTE - Pomeriggio caldo e afoso, con cielo sereno e soleggiato (29°); terreno in perfette condizioni. Renate in nerazzurro, Pro in total white. Debutto in maglia candida per Haoudi e Condello. Rec.: 0’+6’.
Col Renate (due legni e cinque azioni da rete nette) la Pro “balla”, passa inaspettatamente in vantaggio al 60’ grazie ad un tocco del neoentrato Condello, sembra resistere ma alla fine l’1-1 firmato Baldassin al 92’ è certamente di quelli d’oro per la giovane squadra di Andrea Dossena, che - oltre a muovere la classifica - dal “Città di Meda-Mino Favini” ha incamerato una serie di dati da rielaborare, in stile formula 1, durante la settimana.
TATTICAMENTE, reduce dal successo esterno esterno col Fiorenzuola il Renate di mister Massimo Pavanel si dispone con un 4-3-3 analogo a quello vercellese dell’ex Dossena, con l’ex Mattia Rolando, con Sartore, e Sorrentino in fase offensiva. Nel pacchetto arretrato, c’è l’altra ex bianca casacca Auriletto, a far reparto con Amadio, Possenti e Bracaglia, a proteggere la porta di Fallani (il terzo ex Leone, Alcibiade, parte in panchina). In casa nerazzurra si contano le assenze: l’attaccante Maletić, Bosisio e Munaretti in difesa ed i lungodegenti Anghileri e Ghezzi. L’11 bianco (con Dossena che debutta in panca, perché era squalificato lunedì sera scorso), vede debuttare la nuova (bellissima) casacca bianca (e pantaloncini white) targata Zeus, vede tre novità rispetto all’11 vittorioso sul Lumezzane. Tra i pali c’è Matteo Rizzo (Sassi è convocato in Nazionale U21). Il giovane portiere verbanese proprio oggi compie 19 primavere: di fronte a lui, la linea bassa a 4 confermata: Iezzi, Fiumanò, Camigliano e Rodio. In mediana, Santoro compare al posto di Louati, che si accomoda in panchina come Comi e Haoudi. Mustacchio, infortunato, dopo essere stato toccato duro col Lumezzane, rimane bloccato ai box: al suo posto, ci si affida alle accelerazioni di Petrella. L’attacco a tre è dunque Petrella-Nepi (ex Pantera renatese)-Maggio (a duellare col suo ‘francobollatore’ Amadio).
LE AZIONI. La gara parte molto tattica e combattuta. Il primo corner è vercellese e viene battuto al 10’ pt. Un minuto dopo, all’11 pt, Petrella sventaglia al bacio per la testa di Nepi: l’insidiosa spizzata dell’ex nerazzurro termina però alta di un soffio. Col fluire dei minuti, la squadra bianca sembra poter assumere il pallino del gioco, benché dopo un quarto d’ora la gara sia catalogabile come di quelle sostanzialmente “chiuse” e dai ritmi blandi, con i due trainer a sgolarsi per dare più forza ai propri “11”. Al 22’ pt Santoro si becca un giallo per fallo sullo sgusciante Rolando in fascia destra. 23’ pt: Renate vicino alla marcatura con Sartore che dall’out di destra assiste per Garetto, che di testa batte a rete, ma Rizzo blocca a terra sicuro, distendendosi sulla propria destra (si tratta di una azione praticamente in fotocopia a quella conclusa da Nepi in precedenza). 26’ pt: occasione gigantesca per Currarino, bravo ad intercettare la sfera sugli sviluppi del primo corner delle Pantere e a lasciar partire una bomba in diagonale che – a Rizzo battuto – si spegne a meno di mezzo metro dal palo mancino della porta eusebiana. Ora sono i padroni di casa ad essere più efficaci, con Rolando che sembra quello di quando era in versione “in spolvero” dalla parti di via Massaua. 29’ pt: Sorrentino approfitta di un buco difensivo della Pro, impegnata in attacco, si invola verso Rizzo, ma la conclusione è troppo laterale e da dimenticare. In 10’ i Leoni hanno rischiato di capitolare per tre volte: la spia rossa è già comparsa, minacciosa, sul cruscotto di mister Dossena, anche perché la manovra dei suoi ragazzi appare meno fluida rispetto a quella – a tratti spettacolare – manifestata durante la prima giornata. 32’ pt: gol annullato su tiro post serpentina di Rolando, perché il tocco decisivo di Currarino era in offside. La retroguardia bianca, però, si era fatta nuovamente uccellare (ora è dominio nerazzurro, dato il poker di azionissime), mentre di tiri verso i legni difesi da Fallani, neppure l’ombra. 39’ pt: partendo alla sinistra, Maggio fa tutto bene, s’invola, scarta, entra in area, ma non trova né lo spazio per il tiro, né l’attimo o l’ossigeno per sfornare un assist ad un compagno. Si vive di individualità, insomma. Il che è l’esatto opposto del ‘credo’ Dosseniano. Incredibile al 40’ e al 41’ pt quando, sugli sviluppi di un corner dalla mancina, la palla sembra entrare in porta (male Rizzo in uscita), ma alla fine Possenti prima (bravissimo Nepi, che sulla linea di porta, di testa, toglie letteralmente la sfera dalle ragnatele) e Garetto poi (sul corner-replicato), non trovano la rete di un soffio (e con Nepi ancora immolato in provvidenziale versione uomo-ovunque). 43’ pt: altro pericolosissimo mischione in area vercellese, su sviluppi del 4° corner casalingo, ma Rizzo si ritrova la sfera tra i guantoni e lo score può rimanere intonso. Insomma, si è ballato eccome, prima di andare a sorseggiare un thè rigorosamente freddo.
Ripresa. I due 11 sono gli stessi e non è necessariamente un bene in casa bianca. Infatti la gara ricomincia con lo stesso tema: è la squadra di Pavanel a comandare. Lo score potrebbe cambiare al 51’: magistrale imbucata sulla sinistra in area di Esposito per Bracaglia che lascia partire una bomba. La palla va però ad infrangersi sulla traversa, salvando la porta bianca. Coach Dossena corre allora ai ripari al 54’: Haoudi e Condello ‘in’ per Santoro e Petrella. 57’ Esposito si fa male ed è costretto ad uscire a beneficio di Gasperi. Dopo un’ora di gioco è dunque ancora 0-0, ma trattasi ampiamente di punteggio bugiardo. Il calcio, però, non smette di sorprendere: proprio nei primi secondi del 60’ è il neo entrato classe 2004 Simone Condello (al debutto tra i Professionisti, oltre che con la maglia della Pro) a ribadire una sfera conquistata da un guizzo di Maggio sulla mancina (la palla sembrava destinata ad uscire, Auriletto compreso), con errata uscita di Fallani. L’attaccante ex giovanili di Frosinone, Juve e Milan si trova la palla tra i piedi (la prima del match!) e può insaccare per l’incredibile 0-1 per la Pro. La gara ovviamente, cambia. Con i giovani leoni galvanizzati ed ora nettamente più pericolosi, mentre è il Renate – innervosito – ad essere costretto ad inseguire. 67’: sinfonia Maggio-Rodio e palla in diagonale out di un pelo, deviato in angolo da Fallani. 71’: protesta vanamente il Renate per un presunto fallo sul laterale mancino Bracaglia in area su traversone (su angolo) di Rolando. 73’: iniziativa verso la porta di Maggio, che – ormai è chiaro - si candida al ruolo di “Vergara più concreto” del 2023-24.
L’attacco Condello-Nepi-Maggio, non è male. La squadra bianca dà la sensazione di non aver vergogna di chiudersi, così come saper ripartire, quando non si trovi nella possibilità di gestire maggiormente palla. In mediana, Haudi conferisce geometrie e ipotesi di imbucate maggiori. Al 77’ si balla: palo di Auriletto (secondo legno di giornata) ed eccezionale paratona di Rizzo su bolide (e non è un eufemismo) di Bracaglia. Renate ora scatenato: la squadra di casa sente di meritarsi il pareggio che, anzi, sarebbe vissuto come risultato bugiardo. Dall’80’ sono in campo Louati per Iezzi e Comi per Nepi. 82’: la conclusione a giro di Maggio non gira abbastanza, ma intanto si respira. 84’: davanti alla porta, in controtempo Sorrentino si mangia la rete del potenziali 1-1, togliendola al compagno Tremolada. 86’: Sorrentino, mischia in area, altro pericolo scabroso per la Pro, con la ditta Fiuamnò-Rizzo che alla fine ci mettono una pezza (e ringraziano lo Stellone). La gara è da batticuore, bellissima perché siamo in vantaggio e si resiste con le unghie e coi denti, senza però dare mai la sensazione di abbassarsi troppo, cercando, viceversa, di continuare a giocare. All’88’ Dossena fa respirare Maggio, inserendo il parietà Carosso. La scelta è di quelle sagge, a dimostrazione di come il trainer della Bianca sia bravo a leggere i momenti (ma non servirà). Cross di Sorrentino per Bracaglia (sul quale la difesa vercellese non ci ha capito nulla) su angolo, con sfera che termina nuovamente alta. Si entra nei sei minuti di recupero e ci si attende un assalto a Fort Apache. Al 91’ la conclusione da 20 metri di Procaccio termina neanche di 30 cm oltre alla linea trasversale. Dalla tribuna, i tifosi delle Pantere non mancano di sottolineare la… fortuna sfacciata della squadra ospite. Che però ha terminato di prodigare i suoi pur copiosi servigi. Alla fine al 92’ il Renate pareggia meritatamente e lo fa con l’esperienza di Luca Baldassin, illuminato da Bracaglia (1-1). 95’: Rizzo neutralizza in due tempi su Possenti, Rolando non ha mira al 96’. Finisce così, con gli ingressi dalle panchine ad aver fatto la differenza. Di sicuro, un punto d’oro per una Pro che da questa gara avrà sicuramente molto da imparare, nel male e nel bene.
Foto: Stefano Zanello e Gabriella Biasone
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