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Consiglio dei ministri

Piemonte: scongiurato il blocco degli Euro 5 diesel

L'annuncio del ministro Pichetto Fratin

Gilberto Pichetto Fratin

Gilberto Pichetto Fratin

Approvato in Consiglio dei ministri il decreto che scongiura di fatto il blocco della circolazione in Piemonte per i veicoli Diesel Euro 5.

Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin: erano 76 i Comuni interessati in Piemonte, tra cui Vercelli e Borgosesia. "L’obiettivo più importante da raggiungere, nel più breve tempo possibile, era quello di scongiurare il blocco dei veicoli Diesel Euro 5 in Piemonte a partire dal 15 di settembre. Ci siamo riusciti ma la soluzione non era semplice e il risultato per nulla scontato", ha dichiarato Pichetto.

"Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri impegna le Regioni del bacino padano - Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto - ad aggiornare i propri piani per la qualità dell’aria permettendo di valorizzare le tante misure ambientali messe in campo nel biennio 2021-2023 alternative al blocco dei veicoli. Ne consegue che le auto e i mezzi diesel Euro 5 potranno continuare a circolare in Piemonte, cosi come nelle altre Regioni del bacino padano, fino all’autunno 2025", è l'annuncio della Regione.

«Siamo riconoscenti al ministro Pichetto, che ha coordinato il complesso lavoro tecnico che ha portato a questo decreto, e all'intero governo, a cominciare dai ministri Salvini e Fitto, per l'intervento immediato a supporto di famiglie e imprese del Piemonte – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - Il lavoro di squadra ha consentito di raggiungere questo risultato perché da sola la Regione non aveva il potere di agire: era necessaria una legge da parte del governo che è prontamente intervenuto, con questo decreto, confermando la sua attenzione e vicinanza al Piemonte".

"Questo risultato – prosegue il presidente – è il frutto del lungo e complesso lavoro, fatto sotto la guida del ministero dell’Ambiente, dai tecnici della direzione regionale e Arpa, che ha permesso di valorizzare gli effetti delle tante misure messe in campo in questi anni - grazie agli investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr – in particolare quelle di efficientamento energetico, dal momento che l’inquinamento non è generato solo dal traffico veicolare. Azioni che continueremo a potenziare perché l’attenzione della Regione resta massima per la tutela dell’ambiente e della salute – conclude – Abbiamo triplicato le risorse previste per il miglioramento della qualità dell’aria e a breve lanceremo un altro pacchetto di misure per sostenere le famiglie nell’acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale e aiutare le imprese a sostituire i mezzi più inquinanti».

L’assessore all’ambiente Matteo Marnati illustra i provvedimenti già messi in campo per ridurre le emissioni inquinanti e anticipa alcune misure che saranno messe in campo nelle prossime settimane. «Abbiamo già rottamato 704 autobus del trasporto pubblico con nuovi mezzi a basse emissioni e altri 749 saranno sostituiti entro il 2024 – spiega l’assessore Marnati – e abbiamo prorogato gli incentivi regionali per la sostituzione di stufe e impianti di riscaldamento inquinanti su cui abbiamo investito complessivamente 9 milioni di euro. A questo si aggiungono gli interventi del superbonus 110 per cento che contribuiscono alla riduzione delle emissioni generate dagli edifici. Ora, come richiesto dal governo, siamo pronti per rivedere il piano tutela dell'aria del 2019 – conclude l’assessore - per integrarlo con misure alternative e più efficaci al blocco dei diesel Euro 5».

"Con il decreto ministeriale che sventa di fatto il blocco degli euro 5 diesel si pone un limite temporale al nonsense e si intraprende un percorso di buonsenso - commenta Gian Carlo Locarni, responsabile ambiente Lega Salvini Piemonte - Percorso che deve trovare il suo compimento con le elezioni europee del prossimo anno, non tanto per mera rivalsa politica ma per un cambio di visione comunitaria sulle tematiche ambientali. Relegando quell’ortodossia ambientalista ad un ruolo di semplice spettatrice e ponendo le basi per quell’ambientalismo pragmatico e ragionevole che dia si risposte in termini di salvaguardia ambientale ma senza minare la stabilità socio economica dei cittadini. Anteponendo per l’appunto la ragionevolezza con una visione globale e non riducendo l’Europa ad una macchietta che di fatto si auto fustiga con norme lesive a se stessa. Ritengo che l’unità d’intenti europea vada perseguita ma senza abdicare tout court alla salvaguardia del sistema Paese e di tutti gli stati membri e conseguentemente della nostra bellissima regione Piemonte".

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