Cgil, Cisl e Uil
di Redazione La Sesia
5 Settembre 2023 09:54
Un momento dell'incontro con Prefetto di Vercelli
Dopo l'incontro di ieri, lunedì 4 settembre, a Vercelli in Prefettura tra istituzioni e sindacati, al termine del corteo silenzioso organizzato da Cgil, Cisl e Uil per i morti di Brandizzo, arrivano i primi commenti.
"Convergiamo tutti sulla necessità di intervenire in modo ancora più incisivo e puntuale: solo se c'è pieno rispetto dei diritti e dei doveri, c'è sicurezza sul lavoro - interviene l'assessore al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino - Diventa fondamentale ragionare sul concetto di partecipazione: siamo in linea con il Governo nel ribadire che non servono norme aggiuntive, ma acquisire una maggiore consapevolezza dell'importanza di quelle già esistenti e potenziare il più possibile i controlli ispettivi come sta avvenendo con i nuovi ispettori assunti e ad oggi in fase di formazione. In Regione prosegue il lavoro congiunto con i sindacati e Istituzioni sul tema della sicurezza, che in autunno vedranno due nuovi incontri già fissati. In sede di Conferenza Stato/Regioni - ha aggiunto Chiorino - sarà ufficializzato il protocollo con Inail Nazionale per rafforzare la formazione di chi lavorerà nei cantieri Pnrr attraverso fondi destinati alle Regioni. Ciò dimostra la grande attenzione del Governo investendo sulla formazione a partire dai grandi cantieri dotando le Regioni di risorse importanti. Non ci conforta in questo tragico momento, ma bene l'arrivo di nuovo personale in forza all'Ispettorato del Lavoro che sarà destinato sul territorio nazionale, Piemonte compreso. Le norme ci sono - ha concluso Chiorino - come le sanzioni per chi non rispetta le regole: bisogna rafforzare la cultura della sicurezza".
Il vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniele Valle ha presenziato alla manifestazione dei sindacati a Vercelli e partecipato all’incontro col Prefetto, i rappresentanti dei lavoratori e l’assessore Elena Chiorino: “Brandizzo come la ThyssenKrupp e la gru di via Genova”. "Occorre che la politica tutta e le istituzioni diano risposte immediate e concrete al silenzioso grido di dolore lanciato dal mondo del lavoro al corteo di Vercelli. Bisogna fermare la strage. Non possiamo accettare che in sette mesi in Italia siano morte 559 persone, 38 in Piemonte. C’è un problema sicurezza nei cantieri, nei trasporti, nella logistica: la magistratura accerterà le responsabilità ma emerge già con evidenza che quello che è successo è conseguenza di una prassi consolidata di questo settore - evidenzia Valle - Lasciare fare e fare in fretta, in un ambito di subappalti, di precarietà, di bassi salari. Il binario 1 della stazione di Brandizzo è come lo stabilimento ThyssenKrupp di corso Regina Margherita o il cantiere di via Genova dove due anni fa crollò una gru: luoghi simbolo, che devono essere di monito a tutti noi, perché non si può più perdere tempo. Un Paese civile non accetta come normale che si possa morire lavorando, che si possa morire facendo uno stage in azienda, che si possa morire a causa di treni che viaggiano su binari unici senza sistemi di comunicazione adeguati e senza sicurezza". Prosegue Valle: "Non possiamo limitarci alle parole di rito: la Regione ha competenze dirette sull'attività ispettiva sui luoghi di lavoro e sul controllo dei piani di prevenzione e sicurezza, oltre che sul trasporto pubblico locale. I grandi incidenti come quello di Brandizzo e poi negli ultimi anni Thyssen, via Genova, Mottarone e Mulino Cordero, ci impegnano come Regione Piemonte ad assumere una forte azione di natura preventiva e culturale, ma anche di verifica rigorosa. È una responsabilità a cui come istituzione non possiamo sottrarci".
Aggiunge il segretario generale Cisl Piemonte, Luca Caretti: "Dal tavolo in Prefettura, a Vercelli, è emersa una novità importante: la volontà di istituzioni e parti sociali di collaborare sempre di più sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La sicurezza è tema trasversale che riguarda tutti. Dopo i tavoli prefettizi di Torino e Vercelli sul tema chiediamo di estendere questo metodo di confronto a livello regionale e su tutti i territori provinciali. Salute e sicurezza sono fondamentali, oltre che per tutelare la vita delle persone, anche per dare un’immagine di sistema territoriale competitivo ed efficiente. In una fase in cui la giunta regionale si sta impegnando a rilanciare il Piemonte, pure sul piano turistico, casi come Brandizzo e la funivia del Mottarone generano una percezione negativa del nostro sistema regionale”.
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