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Incidente

Treno travolge 5 operai sulla Torino-Milano: morti quattro vercellesi

Gli operai lavoravano per una ditta di Borgo Vercelli

Incidente Brandizzo

L'intervento dei soccorsi alla stazione di Brandizzo (foto "La Voce di Chivasso")

Tragico incidente lungo la linea ferroviaria Torino-Milano, all'altezza di Brandizzo: cinque persone hanno perso la vita, tra cui quattro vercellesi.

Dalle prime ricostruzioni i cinque operai, che lavoravano per la ditta Sigifer di Borgo Vercelli, sono stati travolti da un treno arrivato a 160 chilometri l'ora mentre stavano eseguendo lavori di manutenzione su alcuni binari nei pressi della stazione.

Le vittime sono Kevin Laganà, 22 anni, di Vercelli; Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli; Giuseppe Sorbillo, 43, di Brandizzo; Giuseppe Saverio Lombardo, 52 anni, di Vercelli; Giuseppe Aversa, 49, residente a Borgo d'Ale. Due loro colleghi sono rimasti illesi, in quanto sono stati solo sfiorati dal treno.

La Procura di Ivrea ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio plurimo colposi contro ignoti. 

La circolazione è ancora sospesa tra Settimo e Chivasso, in corso gli accertamenti dell'Autorità Giudiziaria.

Trenitalia fa sapere (aggiornamento ore 12) che treni Intercity e Regionali possono subire ritardi, cancellazioni e limitazioni di percorso. Attivo il servizio sostitutivo con bus tra Torino e Chivasso.

Il treno IC 511 Torino Porta Nuova (8:35) - Salerno (21.24) oggi ha origine da Milano Rogoredo alle ore 10:49. I passeggeri in partenza da Torino Porta Nuova possono utilizzare il treno FR 9311 Torino Porta Nuova (8:40) - Napoli Centrale (15:03) fino a Milano Rogoredo, dove trovano proseguimento con il treno IC 511.

Il treno ICN 754 Lecce (20:25) - Torino Porta Nuova (10:10) oggi termina la corsa a Milano Centrale alle ore 8:20. I passeggeri possono proseguire il viaggio con il treno FR 9508 Roma Termini (6:00) - Torino Porta Nuova (11:05). 

Il treno ICN 796 Salerno (20:52) - Torino Porta Nuova (10:40) oggi termina la corsa a Milano Porta Garibaldi alle ore 8:30. I passeggeri possono proseguire il viaggio con il treno FR 9712 Trieste Centrale (6:00) - Torino Porta Nuova (11:00).

Il treno ICN 798 Salerno (20:38) - Torino Porta Nuova (10:55) oggi termina la corsa a Milano Porta Garibaldi alle ore 9:00.
I passeggeri diretti a:
• Torino Porta Susa e Torino Porta Nuova possono proseguire il viaggio con il treno FR 9712 Trieste Centrale (6:00) - Torino Porta Nuova (11:00);
• diretti a Novara e Vercelli possono proseguire il viaggio con i primi treni utili a cura del personale di Assistenza clienti di Trenitalia.

Clicca qui per ulteriori aggiornamenti sulla viabilità.

(Si ringrazia per le foto "La Voce di Chivasso)

L'intervento dei sindacati

Sul fatto intervengono unitariamente i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal: "Il nostro primo pensiero va alle alle famiglie e ai colleghi dei cinque operai investi da un treno a Torino, a cui esprimiamo la nostra vicinanza e offriamo tutto il nostro sostegno di fronte a una vera e propria strage sul lavoro", affermano. "Quello di Torino - proseguono le organizzazioni sindacali- non si può derubricare a un incidente ma è qualcosa di più complesso, legato alle procedure di manutenzione e all'esigenza di garantire il servizio ferroviario quando gli operai intervengono sulla rete e infrastruttura ferroviaria. Per questo chiediamo da subito un confronto a Rfi legato alla sicurezza sul lavoro e alla necessità di assicurare del servizio e la necessaria manutenzione. Rapidamente va accertata la dinamica degli eventi per individuare gli errori nelle procedure e provvedere perché questo non avvenga mai più".
 
"Il lavoro va sempre garantito  in sicurezza - dichiarano infine Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal - e deve essere al centro dei provvedimenti del Governo, delle norme di Ansifa e soprattutto nelle procedure di controllo delle ditte appaltatrici e gestione delle interruzioni ferroviarie da parte di Rfi. Considerato il grave e perpetuo pregiudizio per la sicurezza della salute dei lavoratori in atto nel settore della manutenzione delle Infrastrutture ferroviarie, si proclama lo sciopero di 4 ore nella giornata di domani 1° settembre 2023 dei dipendenti della Società RFI S.P.A. addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione alle Infrastrutture. Scioperano le ultime 4 ore della prestazione giornaliera i lavoratori impegnati nella prestazione giornaliera di domani 1° settembre e quelli inseriti nel turno notturno della prossima notte 31/01 settembre 2023. Verranno garantiti i servizi di reperibilità – per pronto intervento in caso di guasti agli impianti", fanno sapere i sindacati.

"Cinque operai sono deceduti, ennesime vittime della continua strage di lavoratori e lavoratrici che ormai ha assunto proporzioni intollerabili", è il commento della Cgil Vercelli Valsesia, Cisl Piemonte orientale e Uil Vercelli Biella. "Ancora una volta ci troviamo a denunciare un’organizzazione del lavoro troppo approssimativa in termini di sicurezza e prevenzione del rischio e ci interroghiamo sulla ragione per cui quella linea ferroviaria soggetta a manutenzione fosse operativa durante le attività - proseguono i sindacati vercellesi - Ancora una volta sono coinvolti lavoratori in appalto, ancora una volta delle persone sono morte per guadagnarsi da vivere. Da tempo Cgil, Cisl e Uil chiedono maggiori controlli, non è più tempo di scuse e di ritardi, le Autorità devono assumersi la responsabilità di intervenire ed investire in materia di sicurezza sul lavoro; vanno rafforzate le norme oggi presenti ed aumentate le sanzioni per le violazioni". 

“Non vogliamo più trovarci di fronte a simili tragedie, chiediamo giustizia, controlli, sanzioni. Non si deve morire di lavoro - aggiungono i segretari territoriali Valter Bossoni, Elena Ugazio e Maria Cristina Mosca - Kevin Laganà 22 anni, Michael Zanera 34 anni, Giuseppe Sorvillo 43 anni, Giuseppe Saverio Lombardo 53 anni, Giuseppe Aversa 49 anni, non sono cinque nomi, erano cinque uomini, cinque persone, cinque lavoratori che non hanno fatto ritorno a casa, alle loro famiglie. Nell’attesa di valutare le iniziative sul territorio Cgil, Cisl e Uil esprimono il più profondo cordoglio alle famiglie delle vittime".

Le parole del presidente Cirio

"Ho voluto essere subito qua, non appena ho saputo, innanzitutto per esprimere il dolore. È una tragedia enorme, che colpisce tutta la comunità piemontese. Abbiamo cinque persone che hanno perso la vita, tutti e cinque piemontesi. Parliamo soprattutto di un fatto che è inaccettabile, perché non si può perdere la vita al lavoro": è quanto ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio dopo essersi recato a Brandizzo, dove cinque operai sono morti nella notte travolti da un treno.
"Se io penso a quelle famiglie, a quei papà, mamme e figli che hanno visto uscire di casa la persona che amavano di più, il loro papà, il loro fratello per andare al lavoro, l'idea che una persona possa non ritornare perché sul posto di lavoro ha perso la vita è totalmente inaccettabile - ha proseguito Cirio - So che la magistratura da questa notte sta facendo bene il suo lavoro, e siccome Rfi ha dato la disponibilità ad accertare tutte le responsabilità e la dinamica precisa di un fatto che al momento trova difficile spiegazione. Ma non c'è mai nessuna spiegazione che ridà i cari alle famiglie, qualcosa che la società civile non deve e non può accettare". L'assessore al Lavoro Elena Chiorino ha parlato di “una tragedia che lascia sgomenti. Alle famiglie dei cinque operai che hanno perso la vita nell’incidente il mio più profondo cordoglio. È devastante sapere di aver perso i propri cari mentre svolgevano il loro lavoro. Il mio pensiero va anche ai feriti e a tutte le persone coinvolte”.

Le parole del sindaco Andrea Corsaro

"Siamo sgomenti e attoniti per la disgrazia di Brandizzo. L'intera comunità vercellese si stringe alle famiglie delle vittime in questo doloroso momento. Occorre che tutti ci impegniamo di più nel combattere la tragedia degli infortuni sul lavoro". Sono le parole del sindaco di Vercelli Andrea Corsaro.

Altri approfondimenti sul numero de La Sesia in edicola venerdì 1° settembre

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