VERCELLI
di Michela Costa
5 Agosto 2023 10:16
“Io bevo romagnolo” (#iobevoromagnolo) è il titolo della campagna che la comunità Slow Food Italia ha lanciato in collaborazione con l’associazione Tempi di Recupero di Faenza al fine di supportare la ripresa delle cantine della Romagna, colpite da ingenti danni a causa della catastrofica alluvione di alcune settimane fa.
Qui nel Vercellese, la Condotta Slow Food di Vercelli, assieme al Gas di Vercelli che ha sostenuto l’iniziativa stanziando 2.000 euro, ha acquistato circa 600 bottiglie di vino romagnolo da distribuire sul nostro territorio.
Alla conferenza stampa organizzata da Slow Food Vercelli alla Salsamenteria di via dei Mercati, per presentare la campagna “Io bevo romagnolo”, è stato offerto un aperitivo con mescita di vini provenienti dalla “Tenuta Santa Lucia”, un’azienda agricola che si trova a Mercato Saraceno (provincia di Forlì-Cesena), nel cuore della Romagna.
Il rosso Sangiovese di nome “Taibo” e il bianco, “Albarara”, di vitigno Albana prodotti da questa azienda sono state le bottiglie degustate.
La titolare di “Salsamenteria di via dei Mercati”, Laura Marotta, ha annunciato che la collaborazione con la Tenuta Santa Lucia continuerà, e che questi nomi entreranno nella lista dei vini di Salsamenteria per almeno tutta l’estate. Ci potremo quindi aspettare altri aperitivi accompagnati da buonissimi vini romagnoli. «L’intento del nostro locale è quello di presentare non solo il prodotto a chilometro zero, ma anche prodotti tipici di altre località, sempre nell’ottica dello Slow Food» ha affermato Marotta.
«Sarebbe bello se anche altri locali avessero voglia di aderire a questa proposta – ha dichiarato Sara Rocutto, sommelier di Slow Food Vercelli che nell’ambito di quest’iniziativa s’è occupata di individuare la cantina a cui rivolgersi – L’invito che vogliamo fare è quello di guardare ai prodotti di quel territorio approfittando dell’estate, che è la stagione in cui questi vini si prestano molto di più all’assaggio (perché i vini rossi di quella zona possono essere bevuti freschi e sono molto piacevoli). L’essere solidali è anche un’occasione per ampliare i nostri orizzonti, in questo caso enologici, conoscendo prodotti nuovi».
«Slow Food come sempre presta attenzione alle piccole realtà, a quei piccoli produttori che se un anno perdono il raccolto, l’anno successivo magari si ritrovano in difficoltà. E lo fa attraverso campagne sia nazionali che locali (La nostra Condotta di Vercelli, ad esempio, a fine settembre farà una festa durante la quale verranno proposti i vini di questa cantina romagnola). Il messaggio che ci sentiamo di dare a tutti i ristoratori è quello di prestare maggiore attenzione ai piccoli produttori vinicoli, anziché comprare il prodotto standardizzato delle grandi imprese che non si sa come, riescono sempre ad avere lo stesso volume di produzione ogni anno» ha asserito il presidente di Slow Food Vercelli Massimo Bignardi.
Aiutare i piccoli produttori quindi, nell’ottica dello slogan “Buono, pulito e giusto” è la filosofia di Slow Food, come spiega Rosangela Fornaro, tesoriera di Slow Food Vercelli: «Buono in quanto deve essere piacevole da mangiare; pulito perché non deve avere additivi chimici e l’acqua di irrigazione non deve essere inquinata (anche se non si richiede che sia bio), e giusto in quanto deve anche dare una giusta remunerazione a chi lo produce, rispettando un’equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera di produzione».
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