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Vercelli: inaugurato "Circular wood", impianto di riciclo del legno

Costato 58 milioni di euro dà lavoro a 40 persone

Circular Wood, uno degli impianti di riciclaggio del legno più importanti del nostro territorio è stato inaugurato oggi venerdì 23 giugno, nella zona industriale di Vercelli, alla presenza delle autorità civili e militari cittadine, di Mons. Marco Arnolfo arcivescovo di Vercelli e del  Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.  Tra gli altri erano presenti il prefetto Lucio Parente, il sindaco Andrea Corsaro, il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti,  l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati, il presidente del consorzio “Rilegno” Nicola Semeraro. Per ASM Vercelli sono intervenuti il presidente Angelo D’Addesio e per il Gruppo Iren il presidente Luca Dal Fabbro e l’Ad di Iren Ambiente Eugenio Bartolini. La cerimonia inaugurale è stata coordinata dalla giornalista, capo redattrice locale della “Stampa”, Roberta Martini, che ha intervistato le autorità intervenute.

Negli interventi delle autorità e dei dirigenti sono emerse le caratteristiche di questo impianto che rappresentano anche alcune tematiche legate alla sostenibilità ambientale sul nostro territorio: “Economia circolare, riciclo della materia prima ‘secondaria’ (legno), parco fotovoltaico di prossima costruzione, utilizzo dell’acqua piovana nel ciclo produttivo, filtri antipolvere, attenzione per la qualità dell’ambiente circostante e per la sicurezza dei lavoratori”.

I numeri di “Circular Wood” sono notevoli: “Un esempio virtuoso di innovazione ed economia circolare che permette di salvaguardare 115.000 alberi ogni anno”. La costruzione dell’opera è costata 58 milioni di euro ed il cantiere ha coinvolto oltre 150 lavoratori. Gli addetti impiegati nella fabbrica sono in tutto 40, oltre a quelli dell’indotto; il ciclo produttivo è in grado di processare “110.000 tonnellate di rifiuti all’anno”.

Il presidente Iren Luca Dal Fabbro ha indicato in questo impianto: “l'esempio di un nuovo modo di fare capitalismo che non è un capitalismo di sfruttamento, industriale,  di inquinamento, ma di recupero e creazione di valore dagli scarti. Infatti, - la vera ‘miniera d'oro’ che abbiamo in Italia non è costituita dalle produzioni intensive ma è proprio il recupero di quello che noi consumiamo, come avviene in questo impianto di nuova generazione che utilizza un materiale povero che andava in discarica o che veniva bruciato nei termovalorizzatori e che oggi invece riprende vita in un ciclo continuo”. Sull’aspetto della sostenibilità riferita all’ambiente circostante ha dichiarato che: “a livello ambientale abbiamo prestato la massima attenzione. Pensate che sono stati investiti 2 milioni e mezzo solo per evitare che gli odori potessero diffondersi nell'aria”.  Nelle conclusioni la volontà di allacciare un rapporto con i cittadini basato sul dialogo: “abbiamo una caratteristica molto importante di essere nel territorio, vivere nel territorio e quindi noi vogliamo essere buoni cittadini, il che significa che vogliamo essere meno invasivi possibili, il più dialoganti con il territorio. Questo vale per ovviamente i rifiuti e vale per tanti altri settori come l'acqua, l'energia, l'ambiente in generale”. 

Il presidente di Asm Vercelli Angelo D’Addesio si è soffermato sul carattere ‘manufatturiero’ dell’azienda che rappresenta una ripartenza per un territorio oramai quasi deindustrializzato: “finalmente nel panorama industriale vercellese si realizza un'impresa manifatturiera. In questo modo noi riprendiamo una tradizione industriale che a partire dalla metà degli anni ‘70 del secolo scorso si era progressivamente assottigliata. L'auspicio mio personale è che questo insediamento possa costituire un volano per la manifattura su questo territorio”.

La soddisfazione per questa struttura di non facile realizzazione in Italia, dove spesso una certa cultura ha frenato tali iniziative, è stata espressa dall’assessore Matteo Marnati: “spesso nel nostro paese ci sono i “comitati del no”, quando si riesce a inaugurare un impianto di questo genere la contentezza è doppia”. Poi si è soffermato sul piano regionale di gestione dei rifiuti urbani con i suoi obiettivi che ,puntando all’80% della raccolta differenziata, dovrebbero valorizzare le ‘miniere urbane’. Infine ha elogiato città come Vercelli e Novara che, sul piano della raccolta differenziata, danno “lustro a livello nazionale e non solo regionale”.

Il sindaco Corsaro ha manifestato nettamente la sua gioia: “questa giornata costituisce un momento di festa per la città di Vercelli (…). Questo impianto è la dimostrazione, la prova della maestria di chi l'ha pensato, progettato, realizzato, delle maestranze, di chi ha lavorato per questa opera. E’ un impianto all'avanguardia basato sull'economia circolare e quindi è innovativo”.  Poi l’evidenza di una caratteristica proiettata sul futuro, sui giovani: “l’impianto prevede una parte didattica dedicata alle scuole, ai giovani. Esiste quindi la possibilità di far comprendere quanto questa idea di economia circolare sia all'avanguardia e sostanzialmente necessaria”.  L’opera è il frutto di una “politica da seguire e messa in atto dal Ministro Pichetto Fratin con il  nostro Governo per avere una serie di aiuti da mettere in campo al fine di procurare vantaggi all'ambiente creando posti di lavoro”.

Infine è arrivata anche la risposta ad alcune polemiche pregresse: “non posso non citare come anch'io sia stato osteggiato con ignoranza e ottusità. Ignoranza di coloro che non conoscono la validità e l’importanza di questi progetti”. Poi facendo riferimento al Piano Kipar si è rivolto a coloro che “facendo gli ambientalisti a intermittenza, in modo contraddittorio firmano contro i progetti di rigenerazione urbana perché vogliono i parcheggi in centro”. Il  piano “taglierà pochi parcheggi, tra l’altro recuperabili nelle vicinanze, per fare posto ad alberi e verde”.

L’indipendenza economica e finanziaria dalle aziende estere è certamente un obiettivo che riguarda questo genere di attività. Così Nicola Semeraro, presidente del consorzio “Rilegno” ha posto l’accento sui “i numeri delle raccolte del legno – che - in Italia sono impressionanti. Giusto per darvi un'idea noi in 25 anni abbiamo immesso qualcosa come 63 milioni di tonnellate di legno di pellet, di imballaggi e abbiamo raccolto, insieme a strutture come Iren e tutte le piattaforme che il consorzio dispone in Italia, circa 434 milioni di tonnellate di scarti. Quindi il fatto di poter aprire impianti di questa natura è molto positivo ed il mio augurio è che se ne aprano altri”.

Eugenio Bertolini, Ad di Iren Ambiente,  ha ringraziato tutti per la realizzazione di questo impianto, unico per la volumetria di legno trattato, ed ha annunciato la costruzione di un'altra linea di riciclo, nella parte meridionale della Toscana, che dovrebbe servire il centro Italia.

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha posto l’attenzione sui temi del cambiamento climatico, sull’uso dei combustibili fossili e sulle misure discusse a livello nazionale ed europeo che dovrebbero contemperare gli aspetti della salvaguardia dell’ambiente con quelli dell’economia e dell’occupazione. Sul fronte della captazione, un possibile rimedio ai cambiamenti climatici viene dalle aree boschive che “sono cresciute in modo consistente e c’è un percorso di manutenzione del sistema con l’obiettivo di aumentare le piante e generare posti di lavoro. La nuova sfida di un paese che ha genialità è raggiungere l’obiettivo di piantumare 6 milioni di alberi entro il 2026. Dobbiamo creare un sistema che ci permetta di avere captazione di Co2 e nuove condizioni di ricchezza per il territorio. La vostra è una start up innovativa e bella per il nostro territorio che va moltiplicata a livello Paese”.

 

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