Sezione “M.O.V.M. G. Paggi”
di Robertino Giardina
19 Giugno 2023 10:28
Nella mattinata di domenica 18 giugno i fanti piumati vercellesi hanno dato vita alle solenni cerimonie per il Centenario della fondazione della sezione “M.O.V.M. G. Paggi” diretta dal presidente Franco Talpo. La data ha coinciso con la fondazione del Corpo dei Bersaglieri e con i 105 anni dalla morte di Giuseppe Paggi, avvenuta sul Piave proprio il 18 giugno 1918.
“Sono certo che la cerimonia odierna non è soltanto un mero atto formale, ma l’impegno di tutti noi a mantenere alti i valori e gli ideali del nostro glorioso corpo e della nostra associazione che ha nella fedeltà alla Patria ed alle Istituzioni e nella custodia gelosa dell’immenso patrimonio di eroismo e di dedizione delle fiamme cremisi i suoi irrinunciabili punti di riferimento che voi oggi rinnovate per la centesima volta. Un traguardo di cui dovete essere orgogliosi come io sono orgoglioso di voi (…)”. Il Generale Ottavio Renzi, presidente nazionale dell’Anb, con questo messaggio ha voluto esprimere la sua vicinanza ai Bersaglieri di Vercelli e rivolgere un “grato saluto alle autorità civili, militari e religiose fra le quali il sindaco Andrea Corsaro e il presidente della Provincia Davide Gilardino per il loro generoso ed essenziale sostegno alla manifestazione, ai rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’armi, alle associazioni di volontariato, alle rappresentanze delle forze armate e dei Corpi armati dello Stato e a tutti i cittadini presenti con i consueti sentimenti di affetto e ammirazione”.
La nota pervenuta è stata letta dal bersagliere Paolo Porreca all’inizio del cerimoniale che ha previsto l’alzabandiera e gli onori al monumento del Corpo nel “Giardino dei Bersaglieri” (Largo Giusti). Domenica 18 giugno le piume dei nostri bersaglieri schierati in piazza si sono unite ai tanti colori dei labari e delle bandiere delle associazioni combattentistiche e d’armi intervenute. Tra essi anche molte rappresentanze di bersaglieri provenienti dalle città capoluogo piemontesi e dai paesi della nostra provincia. Tutti i presenti successivamente si sono recati in piazza Cesare Battisti accompagnati dalla fanfara Valdossola insieme alla banda musicale “Luigi Arditi” di Crescentino che si è esibita magistralmente e, per l’occasione, ha intonato la “Carettiana”, inno del Terzo Reggimento” in onore del Colonnello M.O.V.M Aminto Caretto che a Crescentino ebbe i suoi natali. In questa piazza sono stati resi gli onori ai caduti con la deposizione di una corona da parte del Sindaco e del Presidente Gilardino insieme al Generale Benito Pochesci e al presidente regionale Francesco Carrù. La marcia verso la Basilica di Sant’Andrea è stata segnata da una piacevole sosta per un omaggio al bersagliere centenario Giancarlo Ferraris che, su Viale Garibaldi, ha ricevuto gli onori della fanfara e dei suoi commilitoni.
Il bersagliere Ferraris ha vissuto i momenti dell’armistizio in un contesto drammatico che lo ha visto prigioniero, insieme a Fausto Coppi, ad Algeri. Nel racconto di quei giorni traspare ancora il terrore per un viaggio periglioso verso il campo di prigionia attraverso il Mediterraneo pattugliato dai temibili sommergibili nemici. Un momento di grande commozione per tutti coloro che hanno potuto assistere a questa fraterna ricongiunzione tra bersaglieri che, ognuno con il proprio destino e in periodi diversi, hanno affrontato la vita militare e del Paese tra mille sacrifici ma con spirito di dedizione per il bene comune. La Santa Messa si è svolta nella splendida Basilica cittadina con l’omelia curata da Don Marco Allolio che ha trovato nei principi di coesione e di comunità i punti evangelici comuni per un’identità cristiana che caratterizza anche il Corpo dei Bersaglieri. L’augurio implicito è che i bersaglieri possano agire sempre con amore verso il prossimo salvaguardando l’indipendenza e la libertà della nazione e per un mondo “pacifico, solidale e giusto”. Questi due giorni, intensi e ricchi di eventi tipicamente bersagliereschi, non potevano che concludersi con un breve concerto, improvvisato ma piacevole, sul sagrato della Basilica chiudendo quindi con le musiche della fanfara Valdossola.
Di questo fine settimana, certamente unico per tutta la città, rimane la testimonianza dei bersaglieri della sezione, il ricordo elevato ad esempio di patriottismo dei commilitoni ‘andati avanti’ come l’On. Renzo Franzo “Il bersagliere delle risaie”, Giuseppe Paggi M.O.V.M., il Colonnello M.O.V.M. Aminto Caretto e di tutti coloro che hanno dato la vita durante il Risorgimento, nei due conflitti mondiali, e negli scenari di guerra contemporanei come l’Afganistan e il Libano. Ricorderemo, scolpita nella storia cittadina, l’allegria portata dalla fanfara Valdossola nella Casa di riposo e tra le vie cittadine, l’entusiasmo del pubblico durante il concerto in Piazza Cavour e la sfilata delle ‘piume al vento’ che, ancora una volta, dopo il 54° raduno del 2006, hanno colorato di cremisi la nostra città.
Testo e foto di Robertino Giardina
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