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Gestione del ciclo idrico

"Il servizio idrico deve servire i cittadini, non i profitti privati"

La replica del Forum dei Movimenti per l’Acqua - Comitato Acqua Pubblica Piemonte

Acqua

Acqua pubblica: “Contro l’ideologia del profitto e del mercato”.

La questione dell’acqua pubblica diventa rilevante con un comunicato del “Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato Acqua Pubblica Piemonte” e per “la gestione pubblica senza scopo di lucro del bene comune acqua”. Nel documento vengono spiegate le motivazioni della posizione del Forum sul perché “il settore idrico Asm va scorporato dalla gestione Iren per tornare a servire la popolazione, non i profitti privati”. Un punto di vista che richiederebbe un confronto sia tecnico, sui dati e i numeri che sulla visione politica della gestione futura anche alla luce del referendum sull’acqua pubblica. Nel 2011 27 milioni di italiani votarono per la gestione pubblica del servizio, con un referendum che raggiunse il quorum del 54% e il 94% dei sì.

Il documento segue le dichiarazioni, a livello locale, di Leonardo Gili, amministratore delegato di Bcv Acque, che spiega quali sono le vie che l’Ato 2 può intraprendere per individuare il gestore unico entro il 30 giugno 2023: «Le scelte di legge sono tre: una gara d’appalto, che pare sia evitabile poiché bisognava indirla 18 mesi prima, l’affidamento “in house” o la società mista. Inoltre, per completezza ricordiamo che il comunicato odierno pone l’accento sulle dichiarazioni del vice presidente dell’Ato2 Davide Gilardino  che nell’ultima conferenza stampa si è reso disponibile ad un confronto sulla questione. Nel comunicato del Forum si legge: “Asm Vercelli: gestione pubblica senza scopo di lucro del bene comune acqua contro l’ideologia del profitto e del mercato. Il prossimo 30 giugno scade il termine per rinnovare l’affidamento del Servizio Idrico di Vercelli e mantenere la gestione pubblica dell’acqua. Comune e Provincia di Vercelli vogliono invece privatizzare il servizio idrico. Lo conferma il vice presidente dell’Autorità d’Ambito - Ato2 in una recente intervista, rivelatrice della sua concezione mercantile dell’acqua: non una parola sulla recente siccità che le successive piogge non bastano ancora a rimediare; non un accenno allo spreco idrico nell’Ato2 che nel 2020 era di 3.708.718 mc all’anno, pari al 40,79 % dell’acqua prelevata. Forse è andata ancor peggio nel 2021 visto che l’Autorità d’Ambito - Ato2 non pubblica nemmeno più questo dato nella sua Relazione sull’andamento tecnico gestionale del servizio idricointegrato dell’anno 2021; vanta a merito di Asm le tariffe più basse dell’Ato2 come se non sapessimo che la tariffa idrica copre per legge tutti i costi di gestione e di investimento: significa che più la tariffa è bassa minori sono gli investimenti in impianti, manutenzione e personale; e tenta di gettare discredito sui gestori pubblici del servizio idrico continuando l’azione demolitrice già compiuta contro Comuni Riuniti srl. Ma quel che più colpisce dell’intervista al vice presidente di Ato2 è il suo totale silenzio sugli oltre 3.000.000 di profitti sottratti ogni anno al bilancio Asm – e alle tasche degli utenti vercellesi - per regalarli al socio privato Iren spa. Altro che ideologia! Questa è moneta sonante, prelevata dalla nostra bolletta dell’acqua, che deve essere destinata al Servizio Idrico pubblico e non all’azionista privato. Ecco perché il settore idrico Asm va scorporato dalla gestione Iren per tornare a servire la popolazione, non i profitti privati”.

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