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Comune e Aci

La Mille Miglia passerà da Vercelli

La celebre corsa toccherà il capoluogo venerdì 16 giugno

Mille Miglia

Per la prima volta nella storia, ovvero nelle sue precedenti 40 edizioni con l’attuale configurazione storica, la Mille Miglia (che nel 2023 compie 96 anni) transiterà dalla città di Vercelli.

Definita “The most beautiful race in the world” (la corsa più bella del mondo, che dal 1927 al 1957 fu ‘competizione automobilistica stradale di granfondo’, attualmente destinata ad auto d’epoca), nella edizione 2023 si snoderà lungo il Centro-Nord Italia (Brescia-Roma-Brescia) per le cinque giornate di gara che, dal 13 al 17 giugno, impegneranno le 405 auto ammesse al via da Brescia. La prima tappa di martedì 13 giugno, con il via dal Viale Venezia di Brescia – città patrona e ideatrice assoluta della corsa - e aver accarezzato il Lago di Garda, attraversato Verona, Ferrara, Lugo e Imola, il convoglio concluderà la prima tappa a Cervia-Milano Marittima. Il giorno dopo (seconda tappa) di mercoledì 14 giugno le vetture snoderanno a San Marino, Senigallia, Macerata con sosta pranzo, Fermo e Ascoli Piceno e dalla sfilata finale in via Veneto a Roma. Terza tappa (giovedì 15 giugno) ripartirà dalla Capitale sino ad arrivare all’ora di pranzo in gara nella spettacolare Siena, proseguendo poi verso Pistoia, il Passo dell’Abetone, Modena e Reggio Emilia e per terminare a Parma.

La Tappa 4 è quella che ci riguarda direttamente: venerdì 16 giugno, dopo aver toccato Stradella e Pavia, la Corsa raggiungerà il Piemonte con pranzo ad Alessandria, per poi toccare Asti e attraversare nel primo pomeriggio le vie storiche di Vercelli, dove – parallelamente – sarà accolta da una costellazione di eventi collaterali. Quindi, superata Novara, si dirigerà verso il centro di Milano che ospiterà l’ultima notte di gara. L’ultima giornata (quinta tappa), dopo il saluto a Bergamo, città gemella di Brescia quale Capitale della Cultura 2023 e il transito dalla Franciacorta, Ospitaletto e Gussago, la 1000 Miglia 2023 si concluderà a Brescia in tarda mattinata con un circuito cittadino prima della passerella finale sulla pedana di Viale Venezia e del pranzo di chiusura. In serata, nel cielo della Leonessa d’Italia l’arrivederci al 2024 con la notte bianca della Freccia Rossa, la ‘1000 Miglia The Night’ che concluderà l’intensa settimana.

Si tratta per Vercelli di un evento assolutamente straordinario, realizzato grazie al frenetico e appassionato lavoro sinergico tra il sindaco di Vercelli, il settore e l’Assessorato agli Eventi dell’Amministrazione Comunale e la direzione dell’Aci di Vercelli. All’ombra del Sant’Andrea, oltre alle 405 meravigliose, uniche, affascinanti auto d’epoca (tuttora non solo funzionanti, ma altamente performanti) spesso guidate da ex piloti e vip, impreziosiranno il lungo e invidiatissimo torpedone più di 100 Ferrari, oltre a una cinquantina di auto elettriche. La nascita della Mille Miglia si deve all’estro, passione e munificenza di Giovanni Canestrini, Franco Mazzotti, Aymo Maggi e Renzo Castagneto, i “Quattro Moschettieri” che la idearono. Una storia iniziata a Milano, con l’accensione della prima scintilla nell’inverno del 1926, e cresciuta nel tempo attraverso evoluzioni e momenti straordinari, per arrivare ai giorni nostri. Grazie ai fondatori, dal 1927 i luoghi e il nome della città di Brescia sono in maniera indissolubile legati alla mitica “Freccia Rossa” (simbolo della corsa) a dal prossimo giugno anche Vercelli ne farà orgogliosamente parte.

Il legame tra Vercelli e Brescia (come già ricordato da ‘La Sesia’ lo scorso 7 aprile 2022, ndr) risale in realtà a quasi cento anni fa. Grazie alla fitta rete di amicizie che caratterizzarono alcuni protagonisti della vita sociale, culturale e sportiva dell’Italia “Bene” di fine Anni ’20. Tutto parte dal presidente del Brescia, il sopracitato conte Franco Mazzotti Biancinelli Faglia, detto “Kino”, già grande pilota automobilistico e sopraffino pioniere dell’aviazione, ma anche giornalista e presidente del Raci di Brescia. Il padre di Franco, Lodovico Mazzotti, fu un grande imprenditore e – tra l’altro – presidente della “Rolls Royce italiana”, la famosa Isotta Fraschini. Il figlio Franco sarà appunto co-fondatore della Mille Miglia, competizione nata come risposta alla mancata assegnazione del titolo di Gran Premio d’Italia al circuito di Brescia, che ne aveva ospitato la prima edizione nel 1921. Il conte Mazzotti (che negli Anni ’30 vivrà insieme all’aviatore e progettista vercellese Francis Lombardi, avventure e raid arditi e pionieristici, a bordo di velivoli a dir poco rudimentali) fu grande estimatore del pilota vercellese (di auto) più grande di tutti i tempi, Carlo Salamano, vincitore del GP di Monza del 1923, ma anche grande amico del vercellese Iginio Bodo.

Fu proprio Bodo a presentargli il dirimpettaio presidente della Pro Vercelli Luigi Bozino, che arriverà a concedere al Brescia Calcio due tra i suoi giocatori più illustri – Mario Ardizzione e Mario Zanello - al nuovo e illustre amico bresciano per una storica trasferta negli Stati Uniti delle Rondinelle (dal 23 luglio al 13 settembre 1928), di cui Mazzotti fu presidente sino al 1931. Morirà a 37 anni, scomparendo con il suo aereo, un Savoia-Marchetti S.M.75 abbattuto da caccia inglesi, nelle acque del Canale di Sicilia il 14 novembre 1942, mentre riportava in Italia civili e militari italiani che abbandonavano la Libia, pilotando con il grado militare di tenente e nel ruolo di “capitano-pilota”, nel gruppo Sas, i Servizi Aerei Speciali durante la II Guerra Mondiale. Relazioni - quelle tra Vercelli e Brescia - antiche, preziose ed affascinanti che erano andate perse nel tempo e che ora, un secolo dopo, grazie alla lungimiranza di Comune e Aci di Vercelli possono finalmente riaffiorare come l’apparire emozionante delle silhouette in testa a questa gara che – davvero – non ha eguali al mondo. 

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