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Regione Piemonte - Assessorato alla sanità

Asl Vercelli: attivato il servizio dello psicologo delle cure primarie

Un supporto in tempi rapidi contro malesseri e sofferenze

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Gli psicologi in servizio con il direttore sanitario Fulvia Milano e il primario Patrizia Colombari

L’Asl di Vercelli ha attivato il Progetto innovativo dello Psicologo delle Cure primarie: un servizio che offre la possibilità di avere in tempi rapidi un colloquio con un professionista, su richiesta del proprio medico curante o del pediatra, per dare supporto in situazioni di malessere psicologico.

«Il Piemonte è stata la prima Regione a utilizzare il finanziamento erogato dal Ministero della Salute per questa iniziativa. Nella nostra Asl è diventato operativo da alcune settimane – spiega la dottoressa Patrizia Colombari, direttore della Struttura complessa Psicologia – Con la messa a disposizione di 4 psicologhe per un totale di 38 ore settimanali, distribuite nelle sedi di Vercelli, Santhià e Valsesia. Si tratta di un servizio che può essere attivato dai medici di Medicina generale o dai pediatri per offrire risposte in tempi rapidi a situazioni di sofferenza e malessere psicologico. L’Assessorato regionale alla Sanità, in stretta collaborazione con l’Ordine degli Psicologi del Piemonte, ha dimostrato particolare attenzione nell’offrire un aiuto a cittadini che soffrono a causa di problematiche di adattamento alle transizioni del ciclo di vita (nascita dei figli, adolescenza, pensionamento, malattia, problemi economici, ecc.) o per la presenza di malattie croniche o di familiari bisognosi di cure  o di lutti».

Come funziona questo servizio? «Il medico prescrive un’impegnativa di colloquio psicologico attraverso cui si accede a un primo colloquio di ascolto e valutazione con lo psicologo – illustra Colombari – che in seguito può valutare come proseguire, fino a un massimo di 8 sedute». Per il colloquio di valutazione è previsto il versamento di un ticket sanitario di 19,40 euro e di 36,15 euro per l’accesso a ciascuna seduta successiva, fino a un massimo di 8.

Referente del progetto per l’Asl di Vercelli è il dirigente psicologo Angelo Crea, che coordina le quattro professionista attive sul territorio: Barbara Alcide e Federica Barnabino a Vercelli, Elisabetta Momo a Santhià e Lara Maria Patrono in Valsesia.

“Cogliendo le sollecitazioni emerse anche durante i lavori della Commissione Sanità - ricorda il vercellese Alessandro Stecco, presidente della Commissione - la Regione Piemonte e questa giunta sono state le prime in Italia a comprendere la necessità di un potenziamento dei servizi di assistenza psicologica, sfruttando i fondi messi a disposizione dello Stato. Nel 2021, nel pieno dell’emergenza pandemica, uno stanziamento di 1,5 milioni di euro ha permesso di rendere operativi 53 nuovi sportelli a favore delle scuole, il che ha permesso di sostenere 7.959 sedute di supporto per i minori e 1.260 riunioni di gruppo. Un primo passo per affrontare in maniera complessiva il tema e per arrivare, grazie a un ulteriore contributo di 1,8 milioni di euro, allo Psicologo delle Cure Primarie”.

“Presiedendo i lavori della commissione Sanità - continua Stecco - ho potuto constatare in prima persona quanto la pandemia, come accertato anche dal nostro gruppo di lavoro sulle sue conseguenze psicologiche, e le incertezze geopolitiche provocate dalla guerra in Ucraina abbiano acuito il disagio della popolazione piemontese, in particolare nelle fasce più deboli. Questo progetto, di cui l’Asl di Vercelli è tra i capifila a livello regionale, permette così di creare una vera e propria rete di assistenza e supporto ‘di prossimità’ perché attivata proprio dalle segnalazioni che arrivano dai pediatri e dai medici di medicina generale. Un servizio quanto mai necessario per contrastare il senso di smarrimento che due eventi epocali come il Covid e la guerra hanno ingenerato in ognuno di noi, andando a sovrapporsi alle criticità che i professionisti coordinati dai dottor Colombari e Crea, che ringrazio per la loro sensibilità e la loro professionalità, dovranno affrontare, dagli adattamenti al ciclo della vita come la nascita di un figlio o la perdita del lavoro, alla malattia propria o di uno dei propri cari fino all’elaborazione del lutto”.

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