Serie C
di Alex Tacchini
26 Marzo 2023 20:30
Una fase della gara (foto di Gabriella Biasone)
Dopo appena sei minuti arriva la doccia fredda per i Leoni: Sangiuliano in avanti grazie al colpo di testa di Alcibiade su calcio di punizione tagliato dalla destra di Morosini (1-0), è il gol che deciderà la partita – 22’ pt: Vergara atterrato in area, ma il referee dice di no – Nella ripresa i vani, copiosi attacchi (ma anche i pochi tiri) dei ragazzi di Gardano non riusciranno minimamente ad impensierire la porta del Sangiuliano City, che era (e rimane) diretto avversario per evitare la zona spareggi retrocessione: con la sconfitta per 1-0 di Seregno, invece, la Pro Vercelli si ritrova sorpassata e a dover fare i conti con l’amara realtà di una squadra che, laconicamente impantanata a quota 39 punti, non sa più segnare e che dovrà cercare il miracolo nelle prossime 4 gare (Arzignano, Pordenone, Mantova e Lecco) per uscire dai playout.
Serie C/Girone A 2022-23: 34.a giornata (15.a di ritorno)
Domenica 26 marzo 2023
Seregno, stadio “Ferruccio” – ore 18:00
SANGIULIANO NOVA CITY-PRO VERCELLI 1-0
SANGIULIANO NOVA CITY (4-3-3): Grandi; Zanon, Alcibiade, Serbouti, Zugaro; Fusi (91’ Baggi), Salzano (86’ Bruzzone), Morosini (73’ Saggionetto); Volpicelli (73’ Floriano), Miracoli, Metlika. A disp.: D’Alterio, Cocilovo, Ippolito, Qeros, Cogliati, Casali, Pascali, Firenze. All.: Carmine Gautieri.
PRO VERCELLI (4-2-3-1): M. Rizzo; Iezzi (58’ Emmanuello), Cristini, N. Rizzo, Anastasio; Calvano (70’ Louati), Saco (74’ Rojas); Vergara, Laribi (59’ L. Gatto), Iotti; Guindo (59’ Arrighini). A disp.: Valentini, Lancellotti, Perrotta, Corradini, Comi, Costanzo, Contaldo. All.: Massimo Gardano.
Arbitro: Leonardo Mastrodomenico di Matera (Andrea Cecchi di Roma 1 e Luca Chiavaroli di Pescara; IV: Fabio Franzò di Siracusa).
MARCATORE: 6’ pt Alcibiade (S).
Ammoniti Sangiuliano: 3’ st Zugaro, 87’ Grandi.
Ammoniti Pro: 18’ pt Coli Saco; 51’ Cristini, 83’ Anastasio.
Corner: 2-16.
NOTE - Giornata con cielo variabile e leggera brezza (17°). Sangiuliano in gialloverde, Pro in divisa classica. Rec.: 1’+4’.
Era una gara da non sbagliare e invece forse non si sarà anche sbagliata, ma incontrovertibilmente persa. La Pro Vercelli esce maledettamente (e forse anche ingiustamente) ko di misura dal “Ferruccio” di Seregno con l’incubo di trovarsi in zona playout (piuttosto matematico, dopo tre sconfitte consecutive), non essendo stata in grado di rimontare la rete in fase di avvio dell’ex Alcibiade che ha deciso l’esito del match a favore dei padroni di casa (e diretti concorrenti) Sangiuliano Nova City, che con gara lineare e giudiziosa, hanno operato il fatal sorpasso in classifica. Quello che lascia più l’amaro in bocca è il dato stridente dei 16 complessivi calci d’angolo a favore del team eusebiano, rispetto alla laconica penuria di tiri realmente scoccati nello specchio della porta dei gialloverdi di casa da parte dei Leoni generosi, sì, ma anche troppo spreconi, arruffoni e zero concreti. È su questo aspetto che si dovrà lavorare (se si vorrà continuare a giocare nei Professionisti nella prossima stagione: eventualità questa, da incubo sino a poche settimane fa, che invece ora è diventata minaccia reale).
TATTICAMENTE, nel 4-3-3 del San Giuliano di mister Carmine Gutieri (reduce da due risultati utili consecutivi, 23 punti totalizzati sui 38 sin qui a disposizione ma anche il record negativo delle 17 sconfitte in campionato) e di capitan Salzano, il tridente offensivo è composto da Volpicelli, Miracoli e Metlika. In difesa opera l’ex Raffaele Alcibiade; l’altro ex dei tempi della Serie B, Marco Firenze, è invece in panchina. Nel 4-2-3-1 (o 4-5-1) della Pro Vercelli (che arriva da due ko consecutivi), invece, c’è Guindo (e non Arrighini) a sorpresa come unica punta in avanti, supportato a turno dai trequartisti Vergara (a destra), Laribi tuttofare (meno efficace del solito) e Iotti gladiatore. In difesa il quartetto è composto da Iezzi, capitan Cristini, Nicholas Rizzo e Anastasio, a proteggere i pali in cui opera Matteo Rizzo. Davanti a lui, in mediana dinamica, il duo Calvano e Saco (entrambi ugualmente sottotono). Senza gli squalificati Clemente e Gheza, la rosa bianca ha in Comi che torna in panca dopo un mese e mezzo i riflettori puntati. La caviglia di Gianmario, però, non è certamente ancora al top per poter essere rischiato, se non per brevi scampoli di match. Che, comunque, saggiamente non avverranno.
LA GARA. Al 6’ pt la squadra gialloverde del presidente Andrea Luce è già in gol, grazie ad un bel colpo di testa in mischia di Alcibiade su calcio di punizione tagliato dalla destra di Morosini a sorprendere la retroguardia bianca. Non è solo il momentaneo 1-0 ed il classico gol dell’ex, ma anche l’ennesimo gol subito su calcio piazzato dalla squadra vercellese (indipendentemente da chi la alleni in panchina: piuttosto, su 34 partire, sarà la 32.a formazione diversa). 8’ pt: con la squadra bianca sbilanciata in avanti, Nicholas Rizzo salva in extremis (e in corner) su Fusi lanciatissimo davanti a Rizzo. Vercellesi sfortunati al 12’ pt: Guindo in area tira in porta a botta sicura, ma trova il corpo di Serbouti a deviare la sfera (vane le proteste dell’attaccante bianco per un presunto tocco con il braccio del difensore): dopo la doccia fredda dello svantaggio, i bianchi sono comunque vivi e la gara ancora bella lunga. 16’ pt: pregevole il corner dalla destra di Anastasio, che costringe Grandi all’uscita di pugno. 17’ pt: veloce combinazione Iezzi-Iotti sulla destra, ma il colpo di testa verso la porta del City è blando. 18’ pt: imperdonabile, ingiustificabile ed inutile il fallo da ammonizione comminato a Saco sulla mediana, che così pregiudica parte del suo rendimento nella gara. 20’ pt: ci prova Laribi, il mancino rasoterra è ben letto da Grandi. Poco dopo Matteo Rizzo si complica un po’ la vita, rinviando male. Da qui in poi Leoni in pressione, ma senza la necessaria precisione e coordinazione. 22’ pt: Vergara atterrato in area (spinta da tergo) da Zugaro, il referee, signor Leonardo Mastrodomenico di Matera dice di no (e secondo noi, ma siamo di parte, sbaglia: il ‘ralenti’ confermerà però la nostra sensazione in diretta). Servirebbe la spizzata, l’episodio, ma anche il classico pizzico di buona sorte. 26’ pt: Coli prova a farsi perdonare per il giallo, ma il suo mancino è fiacco. In questa fase, Sangiuliano tutto chiuso in difesa, costretto da una Pro che pressa forsennata. 28’ pt: ci prova Guindo, senza esito. 34’ pt: Vergara serve centralmente Iotti, il cui tiro è deviato in angolo, sul cui sviluppo il mancino di Anastasio si spegne lontano dalla porta. 36’ pt: provvidenziale la marcatura di Iezzi su Morosini cher stava per caricare il destro in area per battere a rete. 38’ pt: Vergara rischia il rosso per reazione. Occorre tenere i nervi ben saldi. 39’ pt: insidioso il cross da calcio di punizione di Laribi, che però dopo un ‘sanguinoso’ batti e ribatti in area partorisce solo un corner. È una buona Pro, quella che ha saputo reagire dopo lo svantaggio (1-5 gli angoli a favore piemontese), a cui è però mancato il colpo vincente. Insomma, niente di nuovo sotto al (timido) sole sul “Ferruccio”. Anche se è vero che i padroni di casa vale il cinico assunto “un tiro, un gol”. Azionissima bianca al 45’ pt: Calvano, Laribi, cross su cui il colpo di testa di Iotti non è vincente, poi è Guindo a riprendere, ma la (grande) azione sfuma ancora una volta.
Ripresa e i leit-motiv tattici non variano di un millimetro. Semmai, affiora una certa dose di inevitabile “consumo di energia” da parte dei giocatori di mister Gardano, intenti come sono a cercare di azzannare ogni pallone, dato lo svantaggio. Il Sangiuliano gioca invece al gatto col topo, lasciando manovrare l’avversario, per poi cercare di approfittare di ogni svarione in contropiede (da cui gli ospiti purtroppo, non possono essere umanamente esenti). 53’: ne è la riprova la botta a rete di Morosini, ben controllata da Rizzo, su calcio di punizione. Ora sono i gialloverdi a tentare la stoccata del potenziale 2-0 (che non arriverà): la gara in questa fase è una inevitabile, ulteriore, sofferenza per chi abbia la Pro nel cuore. 56’: ennesima, incredibile mischia nell’area difensiva del Sangiuliano, con i tiri ribattuti dei giocatori della Pro, a cui sfugge ancora una volta il tocco micidiale e decisivo a rete. La nuova sensazione è che il primo a cui finirà la benzina, perderà la sfida. Tra il 58’ e il 59’ (stesso slot) Gardano sostituisce Guindo, Iezzi e Laribi, con Emmanuello, Gatto ed Arrighini, con Iotti che dunque scala in difesa e Saco a giocare più arretrato. 64’: Emmanuello si presenta con un fendente che però viene contrato dal muro gialloverde di casa. La squadra bianca impressiona da un lato per la mole di gioco e la volitività, ma anche per la scarsa precisione e cura al momento topico di ogni iniziativa offensiva, offuscata da troppa foga. Occorre ammetterlo: i guantoni del portiere Grandi, non è che siano poi così sgualciti. E così finiranno al 94’. L’imbuto in cui si sono conficcati i Ragazzi è preoccupante. Al 70’ è Louati a rilevare Calvano. Al 71’ i corner sono 2-9 a favore Pro, che – nell’osservarla – fa affiorare una certa rabbia nel constatare come non abbia davvero nulla di inferiore agli ultimi avversari incontrati. E invece, eccoci qui. Dal 74’ con l’ingresso Rojas per Saco in campo la Pro gioca teoricamente ad una punta (o mezzapunta) in più. Insomma: mister Gardano le ha provate tatticamente (e non solo) tutte. 79’ Ssggionetto mette alto, su cross dalla mancina di Salzano. I tre angoli consecutivi a favore Pro (ora sono 2 a 12) intorno all’80’ non partoriscono alcun effetto. 81’: lo spunto di Leo Gatto determina l’ennesimo angolo. Per fortuna che sulla ripartenza gialloverde il direttore di gara ravvede gli estremi di un off-side. Schemi saltati, ora è assedio e il tentativo di Gatto determina un altro tiro dalla bandierina. 83’. Zanon in contropiede è fermato da Anastasio, che si becca il giallo. All’85’ i corner sono arrivati a quota 15. 85’: il diagonale di Anastasio (che ha almeno il merito di effettuare un tiro in porta) è larghissimo fuori. 86’ Sangiuliano ora “a 3” dietro con l’ingresso di Bruzzone per Salzano. I minuti passano e per le mani, non abbiamo più nulla da mangiarci: occorrerebbero idee chiare e semplici, palla a terra e provarci a livello di tiri cattivi, invece di cross a casaccio e controlli inutili. A cantare nel deserto è la gran botta di Nicholas Rizzo al 91’, deviata nel 16°, improduttivo, angolo. Al 93’ Vergara poi spedisce alle stelle un pallone invitante, ma toccato troppo male in piena area: è la metafora, netta, precisa, spietata di un match che non andava perso e che invece fa risvegliare Vercelli nei playout. Al momento, non è posizione che sportivamente si possa minimamente recriminare dalle parti di via Massaua.
Copyright © 2020 FONDAZIONE LA SESIA via Quintino Sella 30, 13100 Vercelli Reg. Imprese VC C.F. 00146700026 - P.IVA IT 00146700026 - R.E.A. VC44243
Powered by Miles 33
Commenti
Condividi le tue opinioni su La Sesia