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Serie C

Pro Vercelli: più gamberi che Leoni

Sconfitta per 0-1 al Piola con la Juventus Next Gen

Pro Vercelli

Una fase dell'incontro (foto cortesia FC Pro Vercelli/Marco Lussoso)

Primo tempo assai tattico e falloso, in cui l’unica emozione è il rosso per sciagurato fallo di reazione comminato a Clemente al 37’ pt – Le uniche due occasioni da rete avevano portato la firma in avvio di Rojas e Cerri – Al 3’ della ripresa Juve NG in rete su colpo di testa di Cerri, bravo a sfruttare l’assist al bacio (ma da lunga distanza e quindi ‘leggibile’) di Besaggio (0-1) – Il resto della seconda frazione sarà vissuta sul forzato leit motiv di una Juve a cercare il raddoppio (ma senza premere poi così tanto) e su qualche sporadica, generosa e difficoltosa iniziativa bianca alla ricerca di un pareggio che non arriverà – Non ha certo pagato il contemporaneo turn over ed il cambio di modulo in casa bianca.

 

Serie C/Girone A 2022-23: 32.a giornata (13.a di ritorno)

Mercoledì 15 marzo 2023

Vercelli, stadio “Silvio Piola, ex L. Robbiano” – ore 18:00

3584. PRO VERCELLI-JUVENTUS NG 0-1

PRO VERCELLI (3-5-2): M. Rizzo; Perrotta, Cristini, N. Rizzo; Clemente, Iotti, Saco (9’ st Anastasio), Corradini, Iezzi (83’ Guido); Laribi (67’ Vergara), Rojas (9’ st Arrighini). A disp.: Valentini, Lancelotti, Emmanuello, L. Gatto, Costanzo, Seck, Ghetta, Louati, Vergara, Macanthony, Contaldo. All.: Massimo Gardano.

JUVENTUS NEXT GEN (3-5-2, poi 3-4-3): Daffara; Riccio, Poli (1’ st Da Graca), Huijsen; Savona, Sersanti, Bonetti, Besaggio, Cudrig; Sekulov (62’ Yildiz), Cerri (83’ Lipari). A disp.: Vinarcik, Stramaccioni, Muharemovic, Nzouango, Nonge, Cotter. All.: Massimo Brambilla.

Arbitro: Dario Madonia di Palermo (Leonardo Tesi di Lucca ed Edoardo Maria Brunetti di Milano; IV: Gianluca Li Vigni di Palermo).

MARCATORE: 3’ st Cerri (J).

Ammoniti Pro: 7’ pt Saco, 36’ pt M. Rizzo, 37’ pt mister Gardano; 63’ Cristini, 84’ Iotti.

Ammoniti Juve NG: 18’ pt Besaggio;

Espulso Pro: 37’ pt Clemente per fallo di reazione.

Corner: 3-4.

NOTE - Giornata con cielo terso, ma leggermente ventosa (14°). Terreno in manto sintetico in ottime condizioni. Spett.: 740 (620 abbonati). Incasso: 5.204 euro. Pro in divisa classica, Juve NG in maglia “”pink” e pantaloncini bianchi. Prima del match, premiato Leonardo Gatto per le sue 100 partite in casacca bianca. Rec.: 1’+4’.

 

Una gara che con tutta probabilità sarebbe terminata sui binari di un insipido (ma tutto sommato utile) 0-0 e che invece, complice un clamoroso harakiri di Clemente, ha fatto incamerare tre punti ai rosa torinesi senza sudare troppo e che per questo ringrazieranno sotto la doccia e sotto alla classifica. TATTICAMENTE, senza Comi e i giovani Febbrasio e Vaccarezza (lesione di primo grado al flessore destro), mister Gardano dispone i suoi ragazzi con un inedito 3-5-2 o 3-1-4-2 (palese figlio del turn-over), tutto sommato speculare a quello della Juve (ma giocoforza molto meno rodato). Tornate a vincere con l’Albinoleffe dopo 6 turni a secco (3 sconfitte e 3 pareggi) le Bianche Casacche scendono in campo tre giorni dopo con Teo Rizzo tra i pali coperto da una difesa a 3 composta da Cristini, Perrotta e Nicholas Rizzo; in mediana, dopo la botta al capo rimediata a Zanica, Calvano non ce l’ha fatta e non è neppure in distinta. Quindi il reparto bicciolano è a 5, con Corradini playmaker, Clemente (che stringe i denti) sulla destra ad agire sulla fascia (ma anche a fare il quinto basso), Saco libero (teoricamente) di inventare incursioni offensive (ma troppo ingenuo e dire che per lui era una prova d’appello) Nicholas Rizzo e Iotti più centrali e Iezzi sulla mancina; in avanti l’inedito duo Laribi-Rojas (che a conti fatti non stava funzionando granchè). Gatto, Vergara, Anastasio e Arrighini partono dunque dalla panca.

La Juventus NG di coach Massimo Brambilla da Vimercate (reduce da tre sconfitte, un pareggio ed una sola vittoria negli ultimi 5 turni e ad appena +2 lunghezze dai Leoni), privo dello squalificato portiere Raina, gioca con il consueto 3-5-2, in cui le due punte sono Sekulov e Cerri e una mediana più efficace. Occorre ricordare come le scelte del tecnico bianconero siano inoltre penalizzate dalle molte delle sue giovani pedine, partite alla volta di Friburgo, per l’impegno degli uomini di Max Allegri in Europa League.

LA GARA. 4’ pt: Rojas si fa vedere smarcandosi benissimo in serpentina da Poli e andando al tiro in area (preda facile per Daffara), ma è pochi secondi dopo, al 5’ pt che - servito al bacio dal rasoterra di Sekulov sulla macina - Cerri colpisce in porta a botta sicura. Matteo Rizzo - a tu per tu a mezzo metro - ci mette però la “prima pezza”, deviando in angolo. Difesa bianca che è dunque stata sorpresa in questo frangente. 7’ pt: Saco si fa ammonire ingenuamente (e si pregiudica parte della gara). Anche perché poco dopo commette nuovamente (e scioccamente) fallo su Sekulov e si becca un avvertimento verbale dal referee. La Pro non sembra esser partita granché bene: è la Juve a manovrare certamente di più, con il gioco che spesso si dipana dall’out destro. Le trame sono comunque confuse e spezzettate. Annotazione scenografica: è davvero desolante vedere sempre (ormai è una costante indipendente da clima, calendario, orario e avversario) gli spalti del “Piola” così deserti. 18’ pt: lo juventino Besaggio ricambia il fallo ingenuo su Coli e si becca anch’egli il giallo. 19’ pt: su corner di Laribi, Coli la spizza sì, ma senza fortuna, poi l’azione sfuma. 21’ pt: Cerri cerca la girata in area, palla che però carambola in una porzione dell’area bianca senza alcun compagno zebrato. La giovane Juve è bravissima a vincere quasi ogni duello in mediana (o ad agire con la tattica dell’off-side), impedendo di fatto ogni pensiero offensivo eusebiano. Dopo 22’ la gara – assai tattica - è ben lungi dal decollare. In particolare, Laribi nel ruolo più offensivo appare sin qui avulso dal gioco. La sensazione (ovviamente parziale) è che questo 3-5-2 non sia stato sin qui troppo ben digerito dai ragazzi di Laribi. 28’ pt: Corradini da 25 metri ci prova all’olandese. Fuori mira. Le due compagini comunque si temono e rispettano a vicenda. Mezz’ora di gioco e farebbe gran comodo un cuscino per schiacciare un bel pisolino post-pomeridiano e pre-aperitivo. 35’ pt: Cristini forse ci ha letto e così si addormenta su una bella incursione di Sekulov, che però si trascina la sfera sul fondo. Intanto, come a Zanica, Matteo Rizzo si becca un giallo (assai fiscale, per la verità) causa perdita di tempo su rinvio dal fondo. 37’ pt: Clemente, sin qui tra i migliori della Pro (insieme a Iotti), si fa maledettamente espellere per fallo di reazione, che consiste in una stupida gomitata su Besaggio mentre gli era alle spalle in marcatura (‘giallo’ anche per coach Gardano, che protesta in panchina). La gara ora cambia (e si complica, in chiave bianca) completamente. Ora la Pro è un inevitabile 3-5-1, con Iotti sulla fascia destra e Laribi più in mediana. Certo che si stava assai meglio, poco prima, sul cuscino. 44’ pt: fraseggio Besaggio-Cudrig, tiro ampiamente sballato. 45’ pt: con Cristini a terra, Teo Rizzo di ginocchio mette in angolo, su iniziativa di Sersanti. 46’ pt: il signor Madonia richiama verbalmente Teo Rizzo per perdita di tempo. La sensazione è che per il portierino azzurrino di casa, così come per Saco, non ci saranno altre chance disciplinari nella ripresa.

Secondo tempo: Juve NG ora più offensiva col 3-4-3 dopo l’ingresso di De Graca per Poli. 2’ st: Sekulov, tiro fuori mira. 3’ pt: Juve improvvisamente in vantaggio con Leonardo Cerri che incorna a due passi da Rizzo, grazie al gran cross di Besaggio da lunga distanza (e quindi ‘leggibile’), dalla destra (0-1 ed ora per le Bianche Casacche si fa durissima). Leoni ora ‘piantati’ (come nella prima frazione). Non si intravede come possa cambiare l’inerzia della gara. Occorrerebbero ripartenze fulminee, o tiri dalla lunga distanza. Insomma, si impongono cambi che infatti arrivano al 9’ st (Anastasio ad agire sul consueto out mancino ed Arrighini – ideale per scattare in avanti o a cercar falli, facendo rifiatare - per Rojas e Coli). Anche perché ora la sensazione (inevitabile, data la superiorità) che gli ospiti possano entrare in area ancor più facilmente. Un vero peccato aver regalato un uomo alla Juve, perché il match - senza pericoli reciproci - appariva alla portata ed in perfetta parità tecnico-tattica. Era, insomma, una gara proprio da non perdere. Comunque: Juve in controllo e ancora nessun pericolo per la porta ospite difesa da Daffara, che in fondo è dal 4’ del primo tempo a far ragnatele. 62’: Brambilla inserisce il mediano classe 2005 turco (ma nato a Regensburg) ex Bayern München Kenan Yildiz (per Sekulov, che comunque il suo lo stava facendo). Gara tra le più brutte (e tristi) della stagione, con i rosa di Brambilla che si prendono anche il lusso di abbozzare un pressing. 66’: Cerri al tiro, Perrotta in angolo. 67’: Riccio strozza la palla, Rizzo respira. Poco prima, Vergara “in”, Laribi “out”. 68’: Rizzo ancora bravo in uscita su Da Graca. Next Gen che pressa, Pro in affanno molle. Gara comunque caratterizzata da molti errori tecnici su ambo i fronti. Insomma, no: non è serata. 71’: Rizzo gran parata su Besaggio, poi - qualche secondo dopo - erroraccio di Cerri, su assist di Da Graca. Non si intravedono soluzioni per i Leoni, ma il calcio - si sa - è strano. “Ci vorrebbe un amico” (episodio), canterebbe Venditti. Come, guarda caso, potrebbe essere quello al 72’, su cross dalla destra conquistato confezionato da Vergara e con quasi spizzata di Arrighini che non ci arriva per due soli centimetri. 74’: a gioco fermo, in attesa di corner, Rizzo spazza inspiegabilmente lontano la sfera. Il referee usa il famoso buonsenso, facendo finta di accusare un’improvvisa e momentanea cataratta. 76’: Arrighini, generoso, almeno conquista un corner. Una vera rarità, in casa bianca, questa sera. La trasformazione, però, è in linea con la giornata-no dei Leoni. 78’: bravissimo Cristini ad immolarsi su Yildiz. 79’: su corner, stavolta i Ragazzi di casa sono pericolosi (e appaiono ora più tonici). Vergara, ubriacante, cerca in area un contatto falloso, che però non arriva. Ora si alza, forte, il “Forza Pro” dagli spalti (ed era ora). Poi l’arbitro si complica un po’ la vita, inventando falli un po’ così a Iotti e Vergara (ma poi grazia Guindo su trattenuta di maglietta). 88′: ci prova De Graca, ma il fendente è di quelli da dimenticare.

La Pro termina comunque il match in fase offensiva, giusto per far capire che abbia dato (veramente) tutto. Optare contemporaneamente per il turn-over forse necessario, ma con un modulo diverso senza gli esiti sperati, oltre allo sciagurato handicap dell’uomo in meno: fu così che la Juve NG riuscì a passare sulla gloriosa pelouse di via Massaua, inguaiando nuovamente la Pro Vercelli (ferma a 39, a -2 dai playout) sempre più in versione gambero. O, per chi amava Carosello, in versione Cimabue: “Fai una cosa, ne sbagli due”.  

 

 

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