La fotogallery
di Giorgio Morera
17 Gennaio 2023 16:14
Come ogni 17 gennaio, a Vercelli si è rinnovata la decennale tradizione religiosa di onorare Sant’Antonio abate con la celebrazione delle messe durante le quali sono stati benedetti diversi animali domestici.
Anziché nell’omonima chiesa confraternita, ripetendo quanto già avvenuto lo scorso anno, la memoria del grande eremita egiziano è stata organizzata nella concattedrale di Santa Maria Maggiore per consentire una maggior affluenza di fedeli e devoti. Grazie al costante impegno portato avanti dai membri della Confraternita di Sant’Antonio abate, presieduta da Giulio Pretti, è stato anche distribuito il sempre apprezzato pane benedetto.
Nella messa solenne delle ore 11, animata dal coro della classe 5ª primaria delle “Scuole Cristiane” (sotto la direzione della maestra Francesca Borsetti), l’Arcivescovo di Vercelli, monsignor Marco Arnolfo, ha focalizzato la propria omelia sul rapporto tra fede e natura, ivi compresi gli animali. «Nelle nostre stalle di un tempo, su ogni uscio e porta, c’era l’immagine di Sant’Antonio a protezione degli animali, i quali erano sì al servizio dell’uomo, ma non dell’uomo come una proprietà, erano di Dio perché si sapeva benissimo che la vita era di Dio (…) La disponibilità ad entrare in relazione con la natura, le piante e gli animali è qualcosa di innato che viene dall’impronta di Dio che ci ha creati per vivere insieme». Oltre alla distribuzione del pane benedetto, al termine di ogni messa (ore 9, 11 e 17.30) sono stati benedetti anche numerosi animali domestici.
Presenti anche il sindaco Andrea Corsaro, il prefetto Lucio Parente e il questore Maurizio Di Domenico.
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