Ministero dell'Istruzione e del Merito
di Mariella Massa
14 Gennaio 2023 14:13
Esami di maturità 2023. Emanata dal Ministero dell’Istruzione e del merito una nota con le linee guida informative per scuole e studenti.
La pandemia ha modificato, negli ultimi tre anni, anche le modalità di svolgimento dell’esame di Stato. Nei giorni scorsi è stata diramata una circolare che contiene informazioni sintetiche sullo svolgimento dell’esame di maturità 2023, che tornerà a svolgersi secondo le norme vigenti prima del Covid. Una possibile eccezione potrebbe riguardare solo i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), «per i quali la pandemia ha determinato difficoltà nello svolgimento delle attività e, in taluni casi, il mancato raggiungimento del target orario previsto – evidenzia il Ministero - Per tali ragioni potrebbe in seguito venir meno, previa emanazione di specifica norma di legge, il vincolo dello svolgimento delle attività Pcto per l’ammissione all’esame di Stato 2023». Rimarrà, invece invariata la previsione dello svolgimento, durante il corrente anno scolastico, delle prove Invalsi come requisito di ammissione. Ricordiamo che la normativa non prevede comunque connessioni fra risultati delle prove Invalsi e gli esiti dell’esame di Stato.
L’esame sarà costituito da due prove scritte a carattere nazionale e un colloquio. La prima prova scritta accerterà la padronanza della lingua italiana o della diversa lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Questa prova sarà comune a tutti gli indirizzi di studio e si svolgerà con modalità identiche in tutti gli istituti, con durata massima di 6 ore. I candidati potranno scegliere tra tipologie e tematiche diverse. Verranno proposte sette tracce, trasversali a tutti gli indirizzi di studio, che potranno fare riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. La seconda prova scritta avrà per oggetto una o più discipline caratterizzanti il corso di studio. «Con apposito decreto ministeriale saranno individuate, entro il mese di gennaio 2023, le discipline oggetto della seconda prova scritta – fanno sapere dal dicastero guidato da Giuseppe Valditara - Verranno inoltre fornite specifiche disposizioni circa la declinazione di tale prova relativamente ai percorsi dell’istruzione professionale interessati dal recente riordino».
«Il colloquio si svolgerà in chiave multi e interdisciplinare al fine di valutare la capacità dello studente di cogliere i nessi tra i diversi saperi collegandoli opportunamente tra loro e sarà finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale», è la sintesi del Ministero. In dettaglio, il decreto legislativo 62/2017 prevede che “il colloquio abbia la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale della studentessa o dello studente. A tal fine la commissione propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera. Nell'ambito del colloquio il candidato espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta nel percorso di studi”. Si tratterà in sostanza di verificare la capacità del candidato di collegare le conoscenze acquisite in una prospettiva pluridisciplinare. Le “Linee guida per l’orientamento”, emanate nei giorni scorsi in attuazione della riforma prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), pongono l’accento sulla valenza orientativa del colloquio dell’esame di Stato che consentirà a ciascun candidato di approfondire aspetti delle aree disciplinari a lui più congeniali. A tal fine, nello svolgimento dei colloqui, la commissione d’esame terrà conto delle informazioni contenute nel “Curriculum dello studente”.
La valutazione finale verrà definita con il riparto dei 100 punti a disposizione della commissione, con il seguente criterio: credito scolastico massimo 40 punti; primo scritto massimo 20 punti; secondo scritto massimo 20 punti; colloquio massimo 20 punti. Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame di Stato è di sessanta centesimi. Le commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione torneranno ad assumere l’ordinario assetto e saranno composte da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre membri interni all’istituzione scolastica e tre membri esterni.
Copyright © 2020 FONDAZIONE LA SESIA via Quintino Sella 30, 13100 Vercelli Reg. Imprese VC C.F. 00146700026 - P.IVA IT 00146700026 - R.E.A. VC44243
Powered by Miles 33
Commenti
Condividi le tue opinioni su La Sesia