Edizione 2022
di Mariella Massa
9 Dicembre 2022 14:00
Il gruppo dei premiati e delle autorità (foto Stefania Piccoli)
“Nulla è dovuto ma tutto è donato”.
Il motto che caratterizza i volontari degli oratori riuniti di Vercelli Ovest è anche il simbolico filo conduttore della giornata dedicata ai Premi di Bontà de La Sesia. Un pomeriggio, quello di giovedì 8 dicembre al Teatro Civico, durante il quale allegria e storie a lieto fine si sono intrecciate a vicende dolorose e a lacrime di commozione. Tredici storie uniche, tredici esempi di bontà (più un premio speciale), presentate dal direttore de La Sesia Roberto Ponte con la giornalista Francesca Siciliano. A curare gli stacchi musicali, i bravissimi Giuseppe Garavana (chitarra e voce) e il maestro Simone Tercallo (tastiera).
A colpire l’occhio, sono stati i mille colori della bontà: il rosa delle sciarpe delle “donne guerriere” contro il cancro, i “Petali di Loto”; il blu scuro delle divise dei poliziotti della Squadra volante che hanno salvato un anziano da un incendio; i camici bianchi e i nasi rossi dei Pagliacci nel cuore con la presidente Simona Bernardini; le magliette rosse dei preziosi volontari degli Oratori riuniti Vercelli Ovest; le divise azzurre degli infaticabili scout; il velo grigio e l’umiltà delle suore del Ciofs-Fp che hanno affiancato sul palco suor Egidia Casale.
Ad aprire i cuori, le edificanti storie di chi sta dedicando parte della sua vita agli altri: Danjela Bermeta che si occupa dei profughi pakistani; Barbara Ferraris che ha ospitato una mamma ucraina e le sue due bambine. Giorgio Guala, per 37 anni guida dell’Anffass con i “suoi” ragazzi, i Piccoli cuori che aiutano, da cardiopatici, i pazienti e le famiglie con i loro stessi problemi; i numerosi volontari e le tante volontarie della San Vincenzo de Paoli.
A far scendere le lacrime, le “mamme coraggio”: come Maria Di Natale, mamma di “Seba” Dipietro, giovane morto a seguito di un incidente in moto, che ha acconsentito a donare gli organi del figlio rispettandone così la volontà. Straziante il suo abbraccio con Domenica, la mamma di Alby Dalmasso. Poi, l’infermiera del reparto Dialisi delle Molinette Sabina Semeraro: lei non ha esitato a donare una parte di sé, un rene, al figlio di 27 anni, e ha chiamato al proprio fianco la stessa Maria Di Natale: «Sono onorata di condividere questo palco con lei, abbiamo in comune una storia di coraggio, ma Maria è stata molto più coraggiosa di me», ha detto.
A strappare una risata, l’eterno giovanotto Mimmo Catricalà, destinatario di un premio speciale per la sua forza, morale e fisica, la forza dei valori che hanno lasciato il segno: «Sono più emozionato oggi su questo palco che su quello di Mediaset dopo il bacio di Belen - ha detto tra l’ilarità generale - Sono felice per questo premio prestigioso, che arriva dalla città che ha accolto mio padre, uno dei primissimi immigrati calabresi arrivati qui».
Infine i ringraziamenti de La Sesia: alla professoressa Lella Bassignana con le ragazze della 5E Cavour-Lanino Federica Fontana e Rachele Luciano, che si sono occupate dell’accoglienza; a Maria Vittoria Siciliano, che ha curato la consegna dei diplomi. A Saettone e Dosio per l’assistenza tecnica. E, naturalmente, a tutto il pubblico che ha partecipato numerosissimo, facendo onore ancora una volta a Vercelli e ai “suoi” Premi di bontà.
Sabato 10 e domenica 11 pubblicheremo tutte le foto dei premi di bontà con le relative motivazioni
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