Malattie infettive
di Redazione La Sesia
1 Dicembre 2022 15:34
Oggi, giovedì 1° dicembre, è la Giornata mondiale contro l’Aids.
L'Asl Vercelli ha deciso di "ricordarla con i numeri, perché sono l’unico dato che permette di avere un’idea dell’entità del problema mondiale e calato nelle realtà locali". All’Ambulatorio di Malattie Infettive di Vercelli, diretto dal dottor Silvio Borrè sono al momento seguiti 292 pazienti (nel 2021 erano 275), la modalità principale di trasmissione dell’infezione è il rapporto sessuale.
I pazienti attualmente seguiti hanno un'età media di 57 anni e sono in prevalenza di sesso maschile (95 femmine; 197 maschi). Nell'ultimo anno sono stati registrati 3 decessi (tutti maschi rispettivamente di 70, 57 e 48 anni dei quali il più giovane per patologia AIDS correlata).
Nel 2022 sono state 8 le nuove diagnosi, come mostrato nella tabella.
“Il 99.9 % dei nostri pazienti è in terapia antiretrovirale attiva con buona risposta viro-immunologica e soppressione della carica virale nel 96% dei casi – spiegano Maria Esposito, Federica Poletti e il direttore Silvio Borré - Oltre alle nuove diagnosi afferiscono al nostro ambulatorio nuovi pazienti provenienti da altre regioni/Asl: rispettivamente 3 maschi e 3 femmine nel 2022. Anche per quanto riguarda le altre infezioni a trasmissione sessuale quelle che riusciamo a diagnosticare costituiscono sicuramente la punta dell’iceberg perché a tutt’oggi sussistono reticenze nel rivolgersi ai Centri Mst (Malattie Sessualmente Trasmissibili) e in alcune fasce di età scarsa informazione”.
Dopo lo stop causato dall’emergenza pandemica i dati suggeriscono un incremento dei pazienti che afferiscono all’Ambulatorio divisionale dedicato. Da gennaio 2022 le infezioni sessualmente trasmesse diagnosticate sono state:
"Ai pazienti cui sono state diagnosticate la sifilide e/o la gonorrea è stata somministrata la terapia nell’Ambulatorio divisionale mentre sono stati prescritti e distribuiti i farmaci da assumere per curare le altre infezioni - proseguono dall'Asl - Per quanto attiene la prevenzione è in atto una stretta collaborazione con il Sisp e l’Ufficio vaccinazioni in particolare per la coperturasoggetti a maggior rischio (Msm – uomini che fanno sesso con uomini), di Hpv (Papilloma virus) e Mpx (Monkey Pox – vaiolo delle scimmie).
“Questi dati – commentano Esposito, Poletti e Borrè - mostrano che, nonostante gli sforzi dei Sistemi Sanitari e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il problema delle infezioni da Hive delle malattie sessualmente trasmissibili non è ancora stato superato. L’infezione del Monkeypox è la conferma che non si deve abbassare la guardia sulle infezioni sessualmente trasmissibili e che la corretta informazione e la disponibilità dei Centri di Malattie Infettive possono contribuire a far emergere il sommerso e ridurre i nuovi casi. Un sondaggio in corso nelle scuole superiori della città potrà sicuramente fornirci dati utili sul reale grado di conoscenza della problematica e aiutarci a pianificare nuovi interventi. Per i più giovani, in particolare, ricordiamo ad esempio che 1.5 milioni di nuove infezioni (diagnosticate nell’ultimo anno) a livello mondiale equivalgono a tutti gli abitanti della regione Marche oppure poco più del numero di abitanti della città di Milano"..
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