Golden boy 2022
di Alex Tacchini
22 Novembre 2022 16:17
Il rigore sbagliato da Miretti (foto Alex Tacchini)
Sembra una vita fa e invece è trascorso solo un anno.
Serie C/Girone A 2021-22: 4.a giornata. In quella domenica di fine estate (19 settembre 2021), al “Giuseppe Moccagatta” di Alessandria, dalle ore 17:30 si sta giocando Juventus Under 23-Pro Vercelli. Le Bianche Casacche di mister Beppe Scienza (in all white per l’occasione contro i tutto-neri sabaudi), reduci dai precedenti 3 successi iniziali di campionato (a spese di Lecco, Pro Sesto e Seregno) stanno meritatamente conducendo per 0-2, grazie ai gol di Macchioni (17’ pt) e al 57′ di Rolando. Venti minuti dopo (77') i Leoni sono vicinissimi alla terza marcatura. Su azione di contropiede della Pro, Israel evita lo 0-3 con un grande intervento su botta insidiosa di Della Morte: ne esce solo corner per gli ospiti. 80': Nella JuveU23 escono Soulè, per Brighenti e Leone, per Zuelli. Quando tutto lasciava pensare ad un finale tranquillo, ecco che all’89' viene concesso un (giusto) rigore per la Juve a causa di un atterramento in area del neo entrato Pecorino da parte dell’altrettanto subentrato (su sponda opposta) Vitale: i giovani bianconeri di Lamberto Zauli avrebbero dunque la possibilità di riaprire il match.
Sul dischetto si porta un ragazzotto lungo e affilato nato il 3 agosto del 2003 a Pinerolo. In lui scorre anche del sangue dell’isola più bella del mediterraneo, da parte di madre (il nonno paterno, di Riola Sardo - piccolo centro dell'Oristanese - si chiamava Peppino Scanu, ma in paese era noto come “Padella”: il nipote ne è praticamente la copia perfetta). Ha l’aria concentrata e simultaneamente preoccupata il giusto. Di fronte a sé ha Nicola Tintori, l’estremo vercellese (ora al Piacenza di Scazzola, ndr), di cui però non sembra soffrire particolare timore reverenziale, né processi ipnotici in atto. Parte, scocca il tiro piatto e potente, ma il fendente trova solo il legno, sancendo di fatto l’esito favorevole ai vercellesi dell’incontro. Che restano capolista a punteggio pieno, appaiati a quota 12 al Padova di Pavanel, uniche due squadre nei tre raggruppamenti di C. Per la Pro Vercelli non è un successo banale perché si tratta dell’ 8° ottavo poker iniziale nella sua storia. Quella sliding door non porterà però bene alle Bianche Casacche, che da lì in poi riusciranno a vincere solo una volta e pure a fatica (in casa, con la Giana Erminio) nelle successive 13 prestazioni, sino ad arrivare all’esonero di trainer Scienza, che non si darà pace per questa improvvisa e impronosticabile involuzione.
Sorte diametralmente diversa e opposta tocca invece per il lungagnone bianconero, le cui performance da lì in poi cresceranno a vista d’occhio, sino ad approdare alla prima squadra della Juve di Massimiliano Allegri. Meno di tre mesi dopo (l'8 dicembre 2021), a 18 anni, esordirà in prima squadra e contestualmente in Uefa Champions League, nel successo casalingo per 1-0 contro il Malmö FF, subentrando all'89'. Seguirà, il 20 marzo 2022 il debutto in Serie A, entrando in campo allo scadere della vittoria interna per 2-0 contro la Salernitana. La sua prima gara da titolare in bianconero arriva il successivo 1° maggio 2022, nella gara interna contro il Venezia vinta per 2-1, concludendo la stagione con 6 presenze in massima serie. L’inizio del 2022-23 non è da meno. In poche settimane dall’inizio della stagione (7 novembre), il centrocampista vincerà prima il prestigioso “Golden Boy” (una sorta di Pallone d’Oro per gli Under 21, patrocinato da Tuttosport, nel cui Albo d’Oro compaiono - tra gli altri - nomi del calibro di Pogba, Haaland, ma anche Rooney, Fabregas, Pato, de Ligt e Mbappè), quindi, nella serata di domenica 20 novembre 2022, al Prater “Ernst-Happel-Stadion” di Vienna contro l’Austria (2-0 per i danubiani), il prestigioso debutto sognato da una vita con la maglia della Nazionale Italiana Campione d’Europa in carica (ma non qualificata ai Mondiali iniziati qualche ora prima in Qatar) di ct Roberto Mancini. Non sappiamo, al momento, quanta strada ancora percorrerà il ragazzo classe 2003. Di sicuro, da quel rigore fallito di un soffio contro i gloriosi Leoni di Vercelli nell’altrettanto storico impianto sportivo di spalto Rovereto ad Alessandria, che un tempo fu la ‘casa’ di Gianni Rivera, qualcosa di buono deve aver pur imparato: il suo nome è Fabio Miretti.
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