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Regione Piemonte

Post Covid: aumenta il disagio psicologico tra i giovani

L'audizione in Commissione Sanità

Salute mentale psicologo

Emerge un significativo aumento del disagio psicologico, attribuibile a lockdown e pandemia. Un fenomeno che interessa tutta la popolazione generale, compresi gli operatori sanitari.

Ma a patire è stata soprattutto la popolazione dei giovani adulti, particolarmente nella fascia tra gli 11 e i 17 anni. Lo hanno spiegato oggi, lunedì 3 ottobre, in audizione alla Commissione regionale Sanità, il presidente e la vicepresidente dell’Ordine degli psicologi del Piemonte, Giancarlo Marenco e Georgia Zara, con Lorys Castelli professore associato del Dipartimento di psicologia dell’Università di Torino e Alessandro Bonansea dirigente psicologo dell’Asl To3.

“Il contributo di questa mattina, che evidenzia l’aumento del disagio psicologico post Covid, è importante per la futura programmazione dei servizi sanitari regionali”, così ha sintetizzato il presidente della quarta Commissione, Alessandro Stecco, su quanto emerso nel corso dell’audizione relativa all’indagine conoscitiva sul disagio psicologico post Covid.

Dati pesanti - commenta ancora Stecco - che vedono le donne più a rischio nelle conseguenze long Covid e un alto tasso di suicidio tra i giovani. Dettagli numerici, quelli esposti oggi, che parlano di una sintomatologia che vede un adolescente su quattro soffrire di depressione, il 16% degli adolescenti affetti da disturbi alimentari e una aumentata tendenza all’ideazione suicida, un incremento della casistica di tentato suicidio, di suicidio e degli episodi di autolesionismo. Crescono anche i numeri dei giovani che lamentano alterazioni del ritmo sonno-veglia, che si sono rassegnati a forme di ritiro sociale o che subiscono forme di violenza come cyberbullismo e sexting, con un trend drammatico rispetto al consumo di alcol e di droghe”. I dati parlano "di 413 suicidi e 348 tentativi di togliersi la vita dal primo gennaio 2021 al 31 agosto 2022, di 30mila ragazzi tra i 14 e i 19 anni che, nel 2021, si sono detti insoddisfatti della loro vita e di un tasso di mortalità in Piemonte per gesto anticonservativo tra i 15 e i 29 anni di 5 soggetti ogni 100 mila", conclude Stecco.

A parere degli psicologi, che hanno illustrato tre relazioni, sarebbe necessario intervenire investendo nei servizi pubblici di psicologia ed anche nella scuola. Importante, poi, promuovere la ricerca scientifica.

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