Openpolis
di Sabina Schiavon
2 Ottobre 2022 14:30
Il cambiamento climatico preoccupa gli italiani. È quanto emerge dal report di Openpolis che, sulla base tra gli altri di dati Istat, evidenzia come tra gli abitanti del Belpaese stia aumentando progressivamente la preoccupazione verso i fenomeni atmosferici estremi e il peggioramento delle condizioni di vita dovuto al cambiamento climatico.
Dalle rilevazioni Istat, scrive Openpolis, «emerge che quella per i cambiamenti climatici è una preoccupazione fortemente sentita nel nostro paese, pur con lievi differenze regionali, ma che nel complesso sta progressivamente aumentando la soddisfazione per la situazione ambientale del proprio luogo di residenza».
La rilevazione Istat presa in esame è quello chiamato rapporto Bes ovvero quello che misura ogni anno il benessere equo e sostenibile così da avere una rappresentazione più profonda e dettagliata del progresso della nostra società.
«Alcuni degli indicatori analizzati si occupano di misurare la sensibilità dei cittadini alle problematiche ambientali e la loro percezione di come esse impattano la qualità della propria vita - spiegano ancora da Openpolis - Nel complesso, è elevata tra i rispondenti la consapevolezza degli effetti nocivi dei cambiamenti climatici. Due persone su 3 esprimono preoccupazione a riguardo».
Sebbene in diminuzione rispetto al periodo pre-pandemia, in cui si attestava intorno al 71%, la preoccupazione per i cambiamenti climatici rimane alta. All’interno del campione preso in esame, infatti, ben il 66,5% degli intervistati si dice preoccupato per i cambiamenti climatici. «Nel 2021 il livello di interesse per queste tematiche torna a quello registrato nel 2018 (66,6%), evidenziando un aumento di attenzione in concomitanza con i movimenti di protesta a livello globale del 2019-2020. Inoltre, è ragionevole ipotizzare che le preoccupazioni per la pandemia e di conseguenza per la crisi economica siano state preponderanti» si legge nel rapporto Bes, a spiegazione della lieve diminuzione del dato.
La differenza di percezione del cambiamento climatico varia sia in base alle regioni prese in esame sia al livello di istruzione. In particolare è al nord e al centro del Paese che si riporta la maggiore preoccupazione; le quote più basse si registrano invece nel meridione. In tutte le macroregioni si osserva però lo stesso andamento negli anni, con due picchi in corrispondenza del 2013 e del 2016 e un calo piuttosto consistente tra il 2019 e il 2021. Soprattutto nelle isole, dove è diminuito di quasi 9 punti percentuali.
«Più dell'appartenenza geografica - spiega Openpolis - è il titolo di studio a determinare una maggiore o minore preoccupazione per le problematiche ambientali. Nel caso delle persone con un livello di istruzione alto, oltre il 72% degli intervistati si dichiara preoccupato, mentre per chi ne ha uno basso la percentuale scende di circa 10 punti percentuali». In tutta la penisola va però aumentando il grado di soddisfazione che i cittadini esprimono per la situazione ambientale della propria zona di residenza. Le regioni con il più basso tasso di soddisfazione per la situazione ambientale sono Campania, Sicilia e a seguire la Puglia. È invece in Valle d’Aosta, in Friuli Venezia Giulia e nelle province autonome di Trento e Bolzano che i cittadini sono più soddisfatti delle condizioni ambientali.
Copyright © 2020 FONDAZIONE LA SESIA via Quintino Sella 30, 13100 Vercelli Reg. Imprese VC C.F. 00146700026 - P.IVA IT 00146700026 - R.E.A. VC44243
Powered by Miles 33
Commenti
Condividi le tue opinioni su La Sesia