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29 settembre

Oggi Silvio Piola avrebbe compiuto 109 anni

La storia di un mito del calcio mondiale

Piola Silvio

Silvio Piola con la maglia della Pro Vercelli

Oggi avrebbe compiuto 109 anni un mito del calcio mondiale.

Silvio Piola nasce il 29 settembre del 1913 a Robbio. Viene battezzato Gioacchino Italo Piola, il nome Silvio gli fu aggiunto dopo la leva anche se era già ormai suo a tutti gli effetti. Ancora non sapeva che quello sarebbe stato il nome dei record del calcio italiano. La carriera di Piola comincia nella Pro Vercelli nel 1930. In quel periodo la Pro era una delle squadre di punta del campionato, erano gli anni del quadrilatero Vercelli-Novara-Casale-Alessandria che si contendevano con Juventus, Genoa e Milan la vetta della Serie A. Seppur abbia appena 17 anni ancora da compiere, la personalità non gli manca e non mostra timori nel trovarsi nella massima categoria, dopo essersi ambientato infatti arriva il primo gol in carriera inflitto alla Lazio.

Ancora non lo sa ma è quella stessa Lazio che gli ha già messo gli occhi addosso e con cui vivrà i migliori momenti della sua carriera. Silvio Piola era vercellese come oggi è difficile spiegare. Amava la sua terra, amava i suoi simboli, qui aveva la sua famiglia e gli amici di una vita. Le pressioni del Ventennio, la possibilità di giocare in Nazionale e quella di affrontare Meazza, il più grande calciatore del periodo, lo spingono ad accettare di lasciare la sua Vercelli. La sua cessione, tra l'altro, salva la Pro da un drammatico debito di bilancio. Troverà una carriera sfavillante, fatta di gol e di record, da sommare a quelli che già aveva ottenuto con la Pro. Il suo esordio giovanissimo gli ha reso possibile essere uno dei più giovani calciatori a segnare una tripletta in Serie A. Nel 1933 Piola segna 6 gol nella stessa partita, record che resiste ancora oggi eguagliato solo da Omar Sivori 28 anni dopo. Con 30 reti è il terzo marcatore in Nazionale dietro Gigi Riva e Giuseppe Meazza: ancora oggi soltanto loro tre hanno segnato almeno 30 gol in Azzurro.

Nel 1945, dopo un anno di stop per la guerra e l'essere stato dato per morto sotto un bombardamento, Piola torna in Piemonte. Prima, su permesso speciale, al Torino Fiat che disputa il campionato Alta Italia, poi la Juventus a cui viene ceduto dalla Lazio. Sulla sua strada trova il Grande Torino per cui non riesce (e non riuscirà mai) a vincere uno scudetto. A 34 anni la Juve non lo vede più all'altezza e lo cede al Novara. Riporta gli azzurri in A e gioca con loro altre 6 stagioni. Novara-Atalanta, il 7 marzo 1954, è la sua ultima partita ufficiale. Tra i suoi tanti record ce n'è uno curioso e poco conosciuto: nel 1953 viene chiamato come assistente dell'allenatore della Nazionale Lajos Czeizler. Forse unico caso al mondo di giocatore ancora in attività che entra nello staff di una Nazionale come vice allenatore.

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