Osservatorio SosTariffe
di Sabina Schiavon
4 Settembre 2022 15:30
È entrato in vigore il 30 giugno scorso il provvedimento che rende obbligatorio il Pos per tutti gli esercenti e i professionisti in genere. Non senza polemiche, i commercianti si sono trovati quindi a dover far fronte all’obbligo pena una sanzione pecuniaria di 30 euro che viene aumentata del 4% del valore della transazione per chi rifiuta un pagamento con carta.
Le spese per i commercianti fisici tendono quindi ad aumentare anche se, stando all’osservatorio di SOStariffe.it e ConfrontaConti.it, le spese per la gestione del Pos (canone e commissioni) sono in netto calo rispetto a cinque anni fa. In particolare, la spesa media iniziale da sostenere per il Pos è di 22,82 euro con un calo del 66,5% rispetto ai dati del 2017. C’è una differenza di poco più di 7 euro per quanto riguarda la spesa iniziale per un Pos Mobile (26,53 euro) e quella per un Pos Fisso (19,11 euro). In diversi casi, inoltre, il Pos non prevede alcuna spesa iniziale: spesso, infatti, gli esercenti possono ottenere il dispositivo senza alcun esborso ma sottoscrivendo un abbonamento mensile.
Sostanziale calo anche per quanto concerne i canoni mensili rispetto ai dati raccolti dalla precedente rilevazione. Nel corso del 2022, infatti, il canone mensile medio del Pos che professionisti e esercenti devono sostenere è di 6,60 euro, dato notevolmente inferiore rispetto a quello registrato nel 2017. Nel corso degli ultimi 5 anni, infatti, il canone mensile del Pos si è ridotto del 63,6%. La scelta più conveniente per gli esercenti è quella del Pos mobile, con un canone medio pari ad appena 5,11 euro al mese che conferma la praticità dell’utilizzo di questa particolare tipologia di metodo per accettare i pagamenti. La spesa iniziale per il Pos è inferiore di circa 44 euro mentre il canone mensile si è ridotto di circa 12 euro rispetto a cinque anni fa. Munirsi di un POS per poter accettare pagamenti, quindi, è diventato molto meno costoso, sia considerando l’investimento iniziale che i costi di mantenimento.
L’entrata in vigore dell’obbligatorietà del Pos ha portato con sé numerose polemiche, molte delle quali legate agli alti costi di commissione a cui sono soggetti i pagamenti con carte. Nonostante ciò, però, negli ultimi cinque anni sembrano essersi abbassati notevolmente i costi di commissione sia per i liberi professionisti sia per i negozianti così come per i ristoratori, ovvero le tre principali categorie prese in esame dallo studio.
L’osservatorio ha infatti evidenziato come per i liberi professionisti si sia registrato un calo sostanziale della spesa legata al Pos. Tale calo va da un minimo del 31,2% (utilizzando un dispositivo mobile ed effettuando solo transazioni tramite circuito PagoBancomat) ad un massimo del 49,15% (con Pos fisso e transazioni effettuate con “altre carte”). Percentuali simili anche per negozianti che registrano un taglio della spesa compreso tra il 25,3% e il 44,15%. Si riducono in modo significativo anche le spese per i ristoratori: In questo caso, il taglio della spesa legata all’utilizzo del Pos è compreso tra il 25,7% ed il 44,49%.
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