Emergenza
di Sabina Schiavon
17 Luglio 2022 16:00
Dopo qualche giorno di pausa, il caldo è tornato ad infiammare le nostre città. Un nuovo anticiclone africano, infatti, dopo essere passato dalla penisola Iberica è arrivato sul nostro Stivale e qui rimarrà per almeno dieci giorni. Caldo, afa e temperature intorno ai 40 gradi andranno quindi ad aggiungersi al grave problema di siccità che stanno affrontando molti territori italiani. Ma come sopravvivere a questo anticiclone africano che ha già fatto scattare l’emergenza in Gran Bretagna?
Fino a che l’escursione termica tra il giorno e la notte rimane considerevole, è bene che le persone più fragili approfittino delle prime ore del giorno per uscire di casa. Visto il forte irraggiamento, è importante coprire sempre il capo con un cappello e il corpo con materiali traspiranti. I bambini più piccoli, in particolare, dovrebbero indossare materiali traspiranti o con protezione dai raggi solari; mai scordarsi anche la protezione solare, da applicare nelle zone scoperte dagli abiti sia ad adulti sia ai bambini, ricordando però di non esporre mai al sole i bambini sotto i 6 mesi.
A qualsiasi età è bene portare con sé dell'acqua per non rischiare la disidratazione ma anche da passare sul corpo qualora si inizi a percepire una sensazione di eccessivo calore. Per mantenere la casa il più fresco possibile è consigliato chiudere vetri e abbassare le tapparelle quando una stanza è totalmente esposta al sole. Chi sceglie di accendere l’aria condizionata, invece, dovrebbe avere l’accortezza di mantenere una temperatura non troppo bassa così da non rischiare lo sbalzo termico eccessivo ogni qualvolta esce di casa. Anche l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella “lotta” alle temperature elevate che ci troviamo ad affrontare. Al bando quindi pietanze troppo ricche di grassi e che richiedono lunghe cotture, favorendo invece un maggior consumo di tanta frutta e verdura.
Il caldo, l’assenza di piogge e la conseguente scarsità d’acqua stanno mettendo a dura prova anche orti, giardini e soprattutto le coltivazioni agricole. Il cambiamento climatico in atto mette quindi tutti davanti alla necessità di adottare piccole abitudini al fine di evitare il minimo spreco di acqua. Fiori e piante da balcone, ad esempio, possono essere bagnate riutilizzando l’acqua con cui si lavano frutta e verdura oppure è possibile riutilizzare l’acqua di condensa del condizionatore per tutti quegli elettrodomestici che richiedono acqua distillata al loro interno. Dalla Fondazione Agrion, invece, arriva un vero e proprio decalogo dedicato ad hobbisti e professionisti del settore agricolo:
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