Università del Piemonte Orientale
di Sofia Gennaro
2 Luglio 2022 14:00
Marchese, Bottrighi e Terenziani
“Ad oggi non esiste, in Italia, un Corso di laurea sull’Intelligenza artificiale altrettanto ricco e articolato come quello che l’Università del Piemonte Orientale proporrà ai suoi studenti a partire dall’anno accademico 2022/23”.
Queste le parole di Paolo Terenziani, docente del Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica, venerdì 1° luglio, nell’ambito della presentazione del nuovo Corso di laurea magistrale in “Intelligenza artificiale e innovazione digitale”. Che l’intelligenza artificiale - Ai e l’internet delle cose - Iot stiano sempre più pervadendo la nostra quotidianità è un dato di fatto incontrovertibile ormai da parecchio tempo: “Negli ultimi anni - ha spiegato Leonardo Marchese, direttore del Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica - l’informatica è passata dallo sviluppo metodologico a quello pratico e attuativo di sistemi di Ai e Iot, in particolare in ambito medico, tanto che collaboriamo strettamente con le Aziende ospedaliere di Alessandria e Vercelli”.
“Negli ultimi tempi abbiamo cominciato a indagare le parti sociali, quindi le aziende del territorio - ha continuato Terenziani - per capire quale fosse l’effettiva richiesta di figure professionali specifiche ed è emersa una crescita esponenziale dell’Ai nel mondo del lavoro. Da qui il bisogno di formare nuove figure professionali, dotate di competenze multidisciplinari, che rappresentino un ponte tra l’informatica e l'intelligenza artificiale in senso stretto. Dalle piccole imprese alle multinazionali, tutte le aziende prese in esame hanno dichiarato di essere interessate all’Ai e il 66% di queste assumerà lavoratori in questo campo”. Le stesse aziende prenderanno parte ai laboratori del corso di laurea, proponendo casi concreti su cui lavorare, ed è proprio “il dialogo fra le parti che ci ha portato a individuare i quattro profili su cui articolare il corso di laurea” ha affermato Terenziani.
Quattro infatti i curricula, con una base di partenza comune: il curriculum Tecnologico-informatico (l’unico nella sede di Alessandria), quello Socio-giuridico-politico, quello Economico-aziendale e quello Bio-medicale (questi tre tutti nella sede di Vercelli). “L’obiettivo è quello di richiamare studenti anche da altre sedi - ha fatto sapere ancora Marchese - tenendo conto del fatto che la maggior parte dei laureati triennale in Informatica cerca lavoro subito dopo la laurea, senza iscriversi alla magistrale. Per incentivare gli studenti a proseguire gli studi è necessario che le aziende manifestino il loro interesse nella ricerca di dipendenti che abbiano un livello di preparazione superiore. In questo l’integrazione tra Università e strutture del territorio è un asset fondamentale”. Conseguendo questo titolo di laurea magistrale, gli studenti “potranno fare il loro ingresso in aziende ed enti pubblici per mansioni ad alto contenuto tecnologico informatico ed innovativo, lavorare in istituti di ricerca, concorrere per l’insegnamento, far parte di startup, inseguendo le loro più concrete aspirazioni” ha sottolineato Alessio Bottrighi, docente e coordinatore del Corso di laurea magistrale.
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