Confindustria Novara Vercelli Valsesia
di Redazione La Sesia
7 Giugno 2022 15:36
Il pubblico in sala all'assemblea di Cnvv
Lunedì 6 giugno scorso, nello stabilimento Sambonet Paderno Industrie di Casalino, si è svolta l'assemblea generale annuale di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv).
Dopo il saluto di Pierluigi Coppo, presidente del Gruppo Arcturus, proprietario dei marchi Sambonet e Paderno, sono intervenuti il presidente di Cnvv, Gianni Filippa, il presidente di Elettricità Futura, Agostino Re Rebaudengo, il presidente di Confindustria Piemonte e di Anitec-Assinform, Marco Gay, e il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
«Siamo un Paese che non cresce ormai da molti anni – ha detto Filippa nel suo intervento - e l’aumento di fatturato delle aziende del nostro territorio deriva in grande misura dall’esportazione. La maggioranza delle nostre imprese, inoltre, è di dimensioni medio-piccole, con una governance famigliare e con scarsa propensione al mercato di capitali. Se pensiamo all’enorme liquidità presente nelle banche auspichiamo una politica che favorisca la quotazione delle Pmi». «Ci piacerebbe – ha aggiunto Filippa - che gli abitanti delle nostre province considerassero le aziende come un bene da difendere. I segnali che arrivano dal sistema produttivo nel breve e medio termine cominciano a essere preoccupanti: l’aumento generalizzato dei prezzi sta contraendo i consumi delle famiglie, mentre per le aziende esportatrici il problema sono i costi energetici più alti di quelli di competitor di altri paesi, come la Francia. Per fortuna le nostre imprese più energivore, che sono circa 130, possono contare sul sostegno concreto del Consorzio “San Giulio”».
«Tra le attrattive di un territorio – ha proseguito Filippa - c’è anche quella di avere una sanità efficiente. In questi giorni stiamo dialogando sul futuro dell’ospedale di Borgosesia, che non rispetta i parametri del Governo e della Regione ma serve comunque un’area in cui vivono 62mila persone e un territorio molto vasto, industrializzato e turistico. Dato che siamo a metà del percorso tra Novara e Vercelli, auspichiamo che, grazie all’interessamento della Regione, si possa realizzare in tempi brevi la superstrada che collega le due città». Ricordando il problema della mancanza di manodopera, il presidente di Cnvv ha sottolineato le attività di orientamento scolastico, i corsi di formazione per occupati di vario livello, molti dei quali in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale. Tra le iniziative per avvicinare mondo della formazione e necessità reali delle imprese, Filippa ha ricordato la raccolta fondi per potenziare i laboratori delle scuole tecniche e professionali di Borgosesia, in collaborazione con la Fondazione Valsesia Onlus, e analoghe iniziative che saranno avviate a supporto degli altri istituti tecnici delle due province.
I lavori assembleari sono proseguiti con due colloqui: il primo, tra Filippa e il presidente di Elettricità Futura, Agostino Re Rebaudengo, ha toccato i temi del piano europeo per lo sviluppo delle energie rinnovabili, la relativa roadmap al 2030, le opportunità degli impianti idroelettrici e quelli offerti dalle filiere dell’idrogeno e dal nucleare.
Il secondo, tra Filippa e il presidente di Confindustria Piemonte e di Anitec-Assinform, Marco Gay, ha trattato di start-up e loro sviluppo, di legame fra trasformazione digitale e transizione ecologica, di “reshoring” e della necessità di fare sistema, a partire dai territori, per contribuire alla ripresa della crescita del Piemonte.
Nel suo intervento conclusivo, Bonomi ha trattato la questione del salario minimo e la necessità di politiche strutturali di sostegno a un sistema di welfare «che ci era invidiato in tutto il mondo e andava rinforzato; invece - ha sottolineato il presidente di Confindustria - sono stati fatti solo bonus, che hanno un effetto positivo per i partiti a fini elettorali. Noi abbiamo proposto un taglio del cuneo fiscale di 16 miliardi per chi ha redditi al di sotto dei 35 mila euro, che metterebbe una mensilità in più in tasca ai lavoratori, ma aspettiamo da mesi una risposta».
«Tutte le stime di crescita – ha concluso Carlo Bonomi - sono state riviste al ribasso: il Paese si è fermato e non si stanno dando risposte agli italiani che stanno soffrendo per l'inflazione e per l'aumento dei prezzi dell’energia. Dobbiamo assolutamente fare le riforme per intervenire in modo strutturale sulle diseguaglianze del nostro Paese».
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