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Asl Vercelli

L'ospedale Sant'Andrea è ufficialmente "amico del bambino Unicef"

Si è svolta la cerimonia di consegna della pergamena

Ospedale amico del bambino

La consegna della pergamena Unicef

"Se dovessi descrivere con una parola la mia esperienza di pre e post parto all'ospedale Sant'Andrea, la parola sarebbe 'stupore'".

Questa la testimonianza di Sofia, mamma di due bimbi di cui una, Matilde, nata durante la pandemia, nel corso della cerimonia di assegnazione della pergamena Unicef al nosocomio vercellese, che diventa così ufficialmente "ospedale amico delle bambine  e dei bambini", trentunesimo in Italia su 440 punti nascita e secondo in Piemonte dopo Verbania. Con lei un'altra mamma, Chiara, che ha dichiarato: "Sono diventata una "mamma facilitatrice" perchè qui sono stata accolta e non mi sono mai sentita sola".  La cerimonia si è svolta nell'aula magna del Sant'Andrea nella mattinata di oggi, lunedì 21 marzo.

La cerimonia ufficiale, introdotta dal direttore generale dell'Asl Vercelli Eva Colombo, ha visto il susseguirsi di numerosi interventi: dall'assessore regionale alla sanità Luigi Icardi alla presidente di Unicef Italia Carmela Pace (in videocollegamento), al presidente della Commissione regionale Sanità Alessandro Stecco. Per Unicef presenti anche Elise Chopin, technical officer del programma "Insieme per l'allattamento", la presidente del Comitato Piemonte Maria Costanza Trapanelli e la past president del Comitato Vercelli Laura Greppi Scagliotti.

Ad illustrare il percorso del Sant'Andrea per diventare "ospedale amico" sono stati il direttore sanitario Fulvia Milano e il direttore della struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia Nicoletta Vendola; sono poi intervenuti Alessandra Turchetti, coordinatore infermieristico dei consultori familiari Asl Vc, Elena Uga e Marta Maggio, rispettivamente pediatra e ostetrica referenti del progetto e Gianluca Cosi, primario di Pediatria, che ha voluto che fossero le stesse Uga e Maggio, insieme alla caposala di Pediatria Michela Braghin e all'anestesista Katia Gaboli, a ricevere il prestigioso riconoscimento dalle mani delle rappresentanti del Fondo delle Nazioni unite per l'infanzia. "Tanti operatori hanno fatto il loro dovere - ha detto Cosi - Loro sono andate ben oltre: ci hanno messo l'anima, l'impegno e la passione".

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