Covid 19
di Sabina Schiavon
13 Febbraio 2022 14:00
Mancano poco più di 48 ore all’introduzione delle nuove regole previste dal governo per contrastare la diffusione del covid-19. La data da segnare è infatti quella del 15 febbraio, giornata in cui scatta l’obbligo di green pass rafforzato per accedere ai luoghi di lavoro. L’obbligo varrà esclusivamente per i lavoratori over 50, in linea con la recente introduzione dell’obbligo vaccinale per tutti i cittadini con un’età maggiore o uguale a 50 anni.
A partire da martedì, quindi, tutti i lavoratori con più di 50 anni dovranno essere in possesso di super green pass, la certificazione verde rafforzata che si ottiene esclusivamente dopo aver effettuato il vaccino. In particolare, sebbene venga reso disponibile dopo 24 ore dall’inoculazione della prima dose, il green pass rafforzato sarà valido a partire dal 15° giorno dopo la prima somministrazione e fino alla seconda dose; dopo quest’ultima la validità sarà estesa a 6 mesi. A seguito della dose booster, invece, la durata è (stando alle regole attuali) illimitata.
Ma cosa succede ai cittadini che non adempiono all’obbligo? Come anticipato dal governo qualche settimana fa, tutti gli over 50 hanno l’obbligo di vaccinarsi pena multe e sanzioni. In particolare, i lavoratori non in possesso di super green pass rischiano multe da 600 a 1500 euro, oltre quella una tantum da 100 euro per la mancata vaccinazione. Non solo però: i lavoratori che per più di quattro giorni, anche non consecutivi, vengono trovati senza super green pass potranno essere sospesi con conseguente sospensione anche dello stipendio e dell’erogazione dei contributi. Il posto di lavoro, invece, verrà mantenuto. Sono previste infine sanzioni anche per i datori di lavoro che non controllano i propri dipendenti, collaboratori, visitatori esterni, ecc… In questo caso, le multe vanno dai 400 ai 1000 euro; il datore di lavoro è altresì obbligato ad allontanare il lavoratore non provvisto di super green pass e fare segnalazione alla prefettura di competenza. Le aziende non sono invece obbligate a richiedere la certificazione verde rafforzata ai propri dipendenti e/o collaboratori che lavorano in smart working. Per i lavoratori in possesso dell’esenzione da vaccino, invece, non sono ovviamente previste multe; starà al datore di lavoro, infatti, assegnare loro altre mansioni, possibilmente in smart working. Queste misure, ricordiamo infine, sono valide fino al 15 giugno 2022; non è ancora chiaro se l’obbligo vaccinale per over 50 verrà prorogato o meno.
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