Riforma del codice stradale
di Sabina Schiavon
19 Dicembre 2021 09:00
L’esame per l’ottenimento della patente di guida cambia forma. La riforma del codice stradale prevede infatti che, a partire da lunedì 20 dicembre, l’esame di teoria diventi “mini”; ai futuri conducenti verranno poste meno domande ma gli sarà dato altresì meno tempo per rispondere.
Addio alle 40 domande, per molti temutissime, dell’esame di teoria per il conseguimento della patente di guida. A partire dal 20 dicembre, la riforma del codice stradale introduce una nuova prova teorica. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 dicembre, il nuovo decreto del Ministero delle Infrastrutture, dei Trasporti e della Mobilità Sostenibile prevede che l’esame di teoria si riduca a sole 30 domande da completare in massimo 20 minuti. Cambia anche la tolleranza del numero di errori, pur mantenendo il rapporto del 10% rispetto all’intero quiz: l’esame sarà infatti considerato superato solamente in presenza di un massimo di 3 errori.
La parte teorica dell’esame per il conseguimento della patente rimane lo scoglio più difficile da superare, anche per chi guida già da qualche anno. È quanto emerso da uno studio condotto da AutoScout24 ed Egaf edizioni su un campione di quasi 3100 utenti a livello nazionale che hanno ottenuto la patente B da più di cinque anni. In particolare, la simulazione del test ha previsto la somministrazione di 20 domande a quiz, selezionate tra quelle convalidate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e utilizzate in sede di esame. Per superare la simulazione gli utenti non devono aver commesso più di 2 errori su 20 domande (10%), considerando lo stesso rapporto dell’esame ufficiale che prevede attualmente al massimo 4 errori per un quiz da 40 quesiti o, come anticipato, dal 20 dicembre 3 errori per 30 quesiti.
Ciò che emerge è che i cittadini piemontesi sarebbero in parte rimandati nonostante si siano rivelati i più bravi a livello nazionale. Gli utenti intervistati hanno risposto in media correttamente a 16,6 domande su 20 (contro la media nazionale di 16,4), solo il 15,2% dei piemontesi oggi supererebbe quindi l’esame a pieno titolo. Il 34,2% sarebbe invece bocciato. Medaglia d’argento per i pugliesi (13,3% dei promossi) e di bronzo per i cittadini del Trentino Alto Adige con il 12,9% dei promossi. Ultimi classificati i conducenti di Friuli e Abruzzo con rispettivamente solo 6,7% e il 6,1% di promossi. Tra gli errori più comuni si segnalano i quiz su segnaletiche, incroci e limiti di velocità.
Sono state tre le domande in cui i piemontesi hanno avuto più difficoltà con, al primo posto, un quesito inerente un segnale di divieto di sosta e fermata. Quasi sei piemontesi su dieci sono stati invece tratti in inganno dall’affermazione: “Il limite massimo di velocità per un'autovettura sulle strade extraurbane principali è ordinariamente di 110 km/h”, la cui risposta corretta è “Vero”. Il 49% degli automobilisti piemontesi intervistati si è infine arenato su un quesito relativo alle precedenze.
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