carabinieri
di Michela Giuliani
8 Maggio 2021 10:16
I carabinieri di Varallo e del reparto Tutela patrimonio culturale insieme al parroco don Roberto Collarini
Le undici stazioni della Via Crucis, rubate nell’estate del 2017 dal santuario di località Frassineto del Comune di Civiasco, sono state riconsegnate ieri, venerdì 7 maggio, al parroco don Roberto Collarini da parte dei carabinieri del reparto Tutela patrimonio culturale e della stazione di Varallo.
I fatti risalgono, precisamente, al 30 agosto del 2017: quel giorno il parroco di Varallo e Civiasco si accorse che era stato perpetrato un furto al santuario: ignoti avevano forzato la porta di ingresso ed asportato tutte le stazioni della via crucis appese alle pareti: quadri lignei risalenti al 1700. I carabinieri di Varallo eseguito un sopralluogo, ricevevano da don Collarini la denuncia di furto unitamente alle schede tecniche, contenenti le immagini e le descrizioni delle opere d’arte. Queste ultime venivano quindi inviate al Comando carabinieri Tutela patrimonio culturale di Roma, per essere inserite nella banca dati dei beni culturali associati a fatti reato: è un archivio elettronico che contiene tutte le immagini e le descrizioni delle opere d’arte provento di furto in Italia. Grazie a questa schedatura, i carabinieri della sezione Antiquariato del Reparto operativo del Comando Tutela patrimonio culturale di Roma, avevano avviato le indagini per rintracciare le opera d’arte e identificare i responsabili del furto.
“Le ricerche - spiega il tenente colonnello Giancarlo Carraro - sono state estese in tutta Italia; nel mese di ottobre dello scorso anno, durante un controllo degli espositori presenti alla manifestazione “Mercante in fiera” a Parma, dove convergono antiquari e collezionisti da tutto il mondo. I carabinieri del Tpc hanno individuato in uno stand 11 dipinti rappresentanti le stazioni della via Crucis. Trattandosi di arte sacra spesso provento di furto nelle chiese, i dipinti sono stati immediatamente fotografati e comparati con le immagini contenute nella banca dati, che dopo poco forniva un riscontro positivo. Sono stati, quindi, sequestrati al venditore che è stato denunciato per ricettazione di opere d’arte alla Procura della Repubblica di Parma, che ha disposto la restituzione”.
Don Roberto Collarini ha ringraziato calorosamente i carabinieri a nome dell’intera comunità di Civiasco, per l’epilogo positivo della vicenda.
Copyright © 2020 FONDAZIONE LA SESIA via Quintino Sella 30, 13100 Vercelli Reg. Imprese VC C.F. 00146700026 - P.IVA IT 00146700026 - R.E.A. VC44243
Powered by Miles 33
Commenti
Condividi le tue opinioni su La Sesia