Sangalli: 'Si chiude un anno drammatico per il nostro settore'
28 Dicembre 2020 15:00
Chiusura di 390.000 imprese del commercio non alimentare e dei servizi di mercato nel 2020 a fronte di sole 85.000 aperture, con una riduzione, quindi, del tessuto produttivo nei settori considerati che ammonta a 305.000 imprese (-11,3%). Questo il bilancio sulla nati-mortalità delle imprese del commercio non alimentare, dell'ingrosso e dei servizi dell'Ufficio studi di Confcommercio. L'effetto della pandemia e del crollo dei consumi del 10,8% viene quantificata in una perdita di circa 120 miliardi di euro rispetto al 2019.
Secondo l'Ufficio studi di Confcommercio, delle 240.000 imprese sparite dal mercato esclusivamente a causa della pandemia, 225.000 si perdono per un eccesso di mortalità e 15.000 per un deficit di natalità. Una riduzione del tessuto produttivo che risulta particolarmente accentuata tra i servizi di mercato, che si riducono del 13,8% rispetto al 2019, mentre nel commercio rimane più contenuta, ma comunque elevata, e pari all'8,3%. Tra i settori più colpiti, nell'ambito del commercio, abbigliamento e calzature (-17,1%), ambulanti (-11,8%) e distributori di carburante (-10,1%); nei servizi di mercato le maggiori perdite di imprese si registrano, invece, per agenzie di viaggio (-21,7%), bar e ristoranti (-14,4%) e trasporti (-14,2%). C'è poi tutta la filiera del tempo libero che, tra attività artistiche, sportive e di intrattenimento, fa registrare complessivamente un vero e proprio crollo con la sparizione di un'impresa su tre. Confcommercio stima la chiusura per circa 200.000 professionisti tra ordinistici e non ordinistici, operanti nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi, attività artistiche, di intrattenimento e divertimento e altro
"Il 2020 si chiude con un bilancio drammatico per il nostro sistema produttivo colpito dal Covid. Quasi mezzo milione tra imprese e lavoratori autonomi potrebbero chiudere l'attività. Oltre all'indispensabile vaccino sanitario, c'è bisogno del vaccino economico, cioè indennizzi finalmente adeguati al crollo dei fatturati e l'utilizzo di tutte le risorse europee per rimettere in modo l'economia del nostro Paese", ha commentato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
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