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Nuovo Dpcm, scelta rigorista: no all'apertura di piscine e palestre

Le indiscrezioni del primo provvedimento del premier Draghi

Palestre

Conferma della chiusura di palestre, piscine e quella di bar e ristoranti alle 18 se non si è in fascia bianca. Queste le indiscrezioni per il nuovo Dpcm che andrà in vigore dal 6 marzo. La linea adottata dal Governo Draghi, in questa fase, sarà rigorista: spaventano le varianti e la conseguente possibilità di una terza ondata Gli esperti chiedono massima cautela: l’ipotesi più probabile è rinviare la decisione su eventuali riaperture alla fine di marzo o addirittura alla seconda settimana di aprile, dopo le festività pasquali. Tutte le aree dove più alta è la circolazione del virus andranno in lockdown. Per le zone ritenute ad alto rischio ma con dati più confortanti, viene istituita la fascia “arancione scuro”.

Palestre e piscine

Nessuna buona nuova per lo sport: palestre e piscine potranno riaprire solamente nelle regioni in zona bianca, ossia con 50 contagi ogni 100.000 abitanti. Niente da fare, quindi, per le attività in zona gialla nonostante la richiesta di un parere sulla ripartenza delle attività sportive presentata al Comitato tecnico scientifico.

Ristoranti e bar

L’apertura di bar e ristoranti dopo le 18 al momento sembra destinata a rimanere ancora vietata nelle fasce gialle, nonostante il pressing di Salvini e di alcuni governatori come Bonaccini. La discussione rimane comunque aperta e non è escluso che possa esserci una rivalutazione per quelle aree che - pur non avendo ancora i parametri da fascia bianca - mostrino una condizione favorevole sia per quanto riguarda l’andamento dei contagi, sia per la tenuta delle strutture sanitarie.

Cinema e teatri

Ci sarà un incontro tra il Cts e il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini: l’obiettivo è quello di fissare un calendario di apertura di cinema e teatri e valutare le aperture nei musei nel weekend. Nonostante i protocolli rigidi preparati dalle associazioni dei lavoratori del settore, sarà difficile ottenere un risultato positivo nell’immediato.

Le zone rosse e arancione scuro

Viene istituita una zona arancione rafforzata, come già avvenuto in alcuni Comuni della Lombardia e dell’Emilia Romagna. In questa particolare fascia, oltre al divieto di non andare nelle seconde case, si prevede la chiusura di tutte le scuole. Rimangono invece invariate le restrizioni in zona rossa: istituti scolastici e negozi restano chiusi ad eccezione di alimentari, farmacie, edicole e tabaccai. È inoltre vietato uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute o urgenza.

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