Arte a Vercelli
di Redazione La Sesia
26 Luglio 2025 16:52
Il 27 luglio al Museo Borgogna di Vercelli si festeggia un compleanno speciale. Quello Antonio Borgogna (1822 - 1906), il suo fondatore. Il Museo, prima di essere aperto al pubblico nel 1908, è stato la casa-museo del filantropo vercellese. Un po' di storia. Antonio Giacomo Francesco, come si legge nella storia del Museo Borgogna, nacque a Stroppiana il 27 luglio 1822. Terzogenito di cinque figli, Antonio Borgogna, fresco di una laurea in Giurisprudenza a Torino ottenuta nel 1846, affiancò il fratello Domenico nella gestione delle vaste tenute agricole della famiglia. Di ideologia liberal-progressista, Antonio Borgogna entrò a far parte della classe politica vercellese; nel 1860, non ancora quarantenne, venne eletto consigliere comunale, rimanendo in carica per il decennio successivo. Dal 1870 si ritirò a vita privata, iniziando una lunga serie di viaggi in Italia e all’estero, visitando le esposizioni universali e le mostre d’arte, partecipando a numerose aste antiquariali, coltivando la sua passione per l’arte in parallelo il suo interesse per la modernizzazione delle tecniche agrarie. Nel 1882 acquistò Palazzo Ferreri, in via San Francesco a Vercelli, che fece ampliare e ridecorare. Il palazzo venne destinato ad ospitare la sua collezione, con l’intenzione di farne un museo. Finanziò a Vercelli la creazione di istituzioni socio-assistenziali quali convitto, opere pie, asili infantili, ospedale, case operaie, società di mutuo soccorso. Convinto della necessità sociale dell’istruzione promosse e sostenne istituzioni didattiche per la formazione professionale dei ceti meno abbienti e delle donne. Fu promotore della riqualificazione del lavoro artigianale, fondò la “Scuola Professionale e Filologica Francesco Borgogna” di Vercelli e la Scuola di Pizzi e Merletti; finanziò borse di studio per il perfezionamento presso le Accademie Albertina e Braidense degli allievi meritevoli dell’Istituto di Belle Arti di Vercelli. Antonio Borgogna, celibe e senza figli, morì nella sua casa a Vercelli il 19 gennaio 1906.
"In occasione dell'iniziativa del 27 luglio - sottolineano dal Borgogna - racconteremo il Museo di oggi, attraverso le fasi principali della sua storia: dalla genesi come casa-museo, agli ampliamenti degli spazi e agli incrementi delle collezioni voluti e
sostenuti da chi lo ha guidato e fatto crescere in più di 100 anni di storia dalla sua apertura. Il percorso si svolgerà in modo autonomo. L'iniziativa promuove l'attività e la formazione delle giovani Alessandra Orrico e Marta Rossini, volontarie del
Servizio Civile 2025 - 2026 con il progetto Mus-on, che accoglieranno i visitatori e li orienteranno nella fruizione del percorso".
Il 1 agosto in occasione della festa di Sant'Eusebio, patrono di Vercelli, il Museo Borgogna rimarrà chiuso. Apertura domenica 3 agosto dalle 11 alle 17. La chiusura estiva al pubblico è prevista da martedì 5 a domenica 31 agosto 2025.
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